PAGINA d’APERTURA Pubblicazioni 7 Calendario Solare invariabile |
Si suggerisce di visionare
direttamente su scarica-stampa libretto/copertina,
così vede subito com’è
realmente, poi, se vuole, può copiare o no –
Riflessioni
e nota
personale
-Tutti ci lamentiamo per i mali causati
dall’egoismo umano, e tutti abbiamo due potentissimi mezzi per
combatterli e ridurli al minimo; “il compiere i nostri doveri secondo
le regole dell’onestà, del rispetto, della verità e della giustizia,
e il contrastare i malfattori come meglio possiamo”, ma quasi
tutti pretendiamo che siano gli altri a farlo mentre noi facciamo sempre
ciò che più ci conviene o ci soddisfa – e allora !? - -Come alla fine di ogni viaggio si lascia tutto e ci
restano solo i ricordi piacevoli e/o spiacevoli la cui memoria ci darà
gioia o dispiacere, così al termine della vita lasceremo tutto e
porteremo con noi solo i ricordi di ciò che abbiamo fatto o non
fatto di positivo e negativo in parole, opere e omissioni,
e saremo giudicati secondo le nostre inclinazioni, doti e insegnamenti
ricevuti, quindi ci sarà attribuito un premio, una punizione o una
condanna a secondo i meriti e demeriti accumulati. Considerando, pertanto,
che in quel luogo non vi possono essere assolutamente i nostri trucchi (prescrizioni,
sanatorie, condoni e similari) ci conviene sicuramente agire con
rispetto e amore, e come prescritto da religione, leggi e buone usanze. Che
ci attende, poi, un’altra vita dopo la morte si deduce anche dal
semplice ragionamento logico, in quanto, se così non fosse, la vita
dell’uomo non avrebbe senso e se essa non avesse dovuto avere alcun
senso ci sarebbero state attribuite solo doti simili a quelle degli
animali, né avremmo avuto alcun profeta e fatto o evento misterioso. Qualche volta ricordati di queste
cose, specie quando ti senti abbattuto e sfiduciato o troppo sicuro di te.
(L’autore, prima di andare in pensione, ha lavorato
per 47 anni - 41 riconosciuti e pagati 40 -
47 anni con lavori alterni, di cui 35 nello Stato in luoghi e
ambienti diversi, ma ovunque facendo costantemente in pieno il proprio
dovere e sempre nell’interesse dell’utente e del datore di lavoro,
pensando che da questi era pagato per quello, onorandosi di ciò e
biasimando apertamente il comportamento opposto - Inoltre ha sempre
cercato e cerca di rendersi utile anche agli altri come crede e può). Pubblicazioni
dello stesso
autore Titolo e nòcciolo del
contenuto
1)
Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo > Vera Democrazia -
(può nascere solo da: -Sezioni comunali sempre attive -Elezioni
circoscritte a Sezioni e Consigli -Liste con tutti gli aventi diritto
-Elezioni a eliminatoria in tre turni - Voto Pro e/o Contro -Rinnovo
annuale di un terzo di Deputati -Fuori dai Partiti e da ideologie); 2)
Scopriamo-Impariamo La Vera Democrazia
- (formula di vera democrazia neutrale ed equa); 3)
Giustizia -Legge -Magistrati - (ipotesi innovative: attivazione d’ufficio,
gratuità, rapidità, corresponsabilità); 4)
Religioni Unità e Governo Civile - (insegnamento pratico dell’amministrazione
della cosa pubblica e dell’educazione morale e civile); 5)
Scuola e Riforma - Attestati Integrali - (titoli di studio
completi di tutte le materie con voti specifici e cumulativi differenziati
-mai più esami -mai più concorsi); 6)
Il Maxi Errore nel Codice Stradale - (l’attuale codice è costituito con le due
norme fondamentali in contrasto tra loro e ciò determina intasamenti e
favorisce incidenti - molti segnali sono incoerenti); 7)
Calendario Solare Invariabile - (i giorni dell’anno, del mese e della settimana
coincidono sempre, perciò calendari e agende potranno essere perenni); 8)
Sanità e Etica - (diritti del paziente e affini); 9)
Sistema Operativo per Enti e Società - (il solo sistema direzionale gestionale che
può garantire dignità, giustizia e serenità negli ambienti di lavoro e
sociali); 10)
Riflessioni varie - (brevi riflessioni di un anziano in pensione); 11)
Poesie, Strofette e Preghiere; 12)
Il Vero e Puro Amore - (breve storiella sceneggiata). Puoi trovare il tutto nel
sito web www.uomonuovo.eu
|
Si suggerisce di visionare
direttamente su scarica-stampa libretto/copertina,
così vede subito com’è
realmente, poi, se vuole, può copiare o no –
O P
U S C O L O C I R C O L
A R E
S o
n o p e r t u t t i a
n c h e p e r t e
Se
vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato/a solo di trattarmi con
cura e di non seppellirmi in uno scaffale o peggio, ma di passarmi poi, al più
presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (idealisti, cercatori di verità, di giustizia e di
logica – ti saranno grati), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul
tavolo di qualche importante sala d’aspetto), affinché anche altri abbiano la stessa occasione.
Grazie -
(se
si vuole davvero pace e serenità)
Autore
Bruno
Giuseppe Fioravanti
TERZO
MILLENNIO DELL’ERA
CRISTIANA
UOMO
NUOVO -
VITA NUOVA
Idee originali per un sistema di vita sociale veramente democratico ed equo.
Quasi tutti voi, dopo aver letto questo libretto, penserete che la formula politica qui descritta sia utopia, ma utopia non è ciò che è difficoltoso realizzare solo perché contrasta con un certo egoismo umano. Utopia è solo ciò che è impossibile; come “il credere che l’uomo possa continuare ad avvelenare, distruggere e stravolgere l’ordine naturale della propria casa-terra senza doverne, poi, subire e sopportare le gravissime conseguenze”.
Per
migliorare le cose devi riflettere con neutralità, partecipare e,
all’occasione, parlare e agire, sempre però con onestà e rispetto verso
tutti e tutto; se ti trovi male e non
fai nulla per cambiare, non hai neppure il diritto di lamentarti perché la
colpa è anche tua.
Mi auguro che leggere questo
libretto sia, per te, interessante e utile; possa ampliare i tuoi orizzonti
intellettuali, farti sognare e ridarti carica, fiducia e speranza nel futuro.
Pace e
bene –
(Regola della gioia - Semina e opera sempre il bene, con amore e giustizia, e,
pur senza vederne i frutti, sarai contento d’averlo fatto).
D
e d i c a
Agli
uomini di buona volontà e a tutti coloro che con impegno e sacrifici si sono
adoprati ovunque e comunque per il vero bene umano, ma soprattutto a quelli che
hanno pagato col sacrificio supremo o in altro grave modo per difendere dignità,
verità e giustizia; a tutti loro perenne gratitudine, lodi e onori.
Fin da ragazzo, quando mi resi conto delle ingiustizie e dei soprusi
perpetrati in ogni maniera (in apparenza anche legalmente), da persona o da
gruppi, sulla singola persona o sulle masse, nacque in me il desiderio di ideare
una formula organizzativa sociale che potesse impedire il perpetrarsi di simili
misfatti. A tale scopo ho dedicato molto tempo per cercarne delle buone
soluzione, e, tramite innumerevoli e sofferte meditazioni, sono riuscito a
ideare e progettare una vera e autentica Democrazia che è pluralismo,
neutralità, rinnovo, continuità, rispetto, giustizia equa e solidarietà;
sistema che, superando ogni forma di dispotismo, riesce a prevenire e
ovviare la quasi totalità degli abusi, soprusi e violenze più o meno
manifesti. Dato, poi, che la formula ideata può ripetersi similmente
all’infinito ho esteso il progetto al governo di tutta la Terra.
Le idee esposte in questo elaborato perseguono il vero
bene sociale e tendono a far coesistere sempre la libertà con il rispetto, e la
giustizia con la solidarietà, come in una grande famiglia patriarcale in cui si
vive in piena armonia.
Inizialmente avrei voluto pubblicare solo il progetto
politico-amministrativo, ma poi, non riuscendo proprio a concepire l’illogicità
e l’incoerenza umana, non ho potuto fare a meno di sfiorare altri settori
della vita sociale e in particolare quelli della convivenza, del lavoro
e della Giustizia.
Introduzione
Ho
sempre ritenuto che il caos in cui versa il mondo per motivi
socio-politico-economici sia da attribuire maggiormente alle vecchie leggi e ai
principi e sistemi nazionali e internazionali con cui i popoli si governano; e
finché tali principi e Leggi, basati sull’egoismo, non saranno sostituiti con
altri fondati sul rispetto e sulla solidarietà, nel mondo non vi sarà mai
pace, ma vi saranno sempre guerre tradizionali, commerciali e monetarie; e
queste ultime riaccenderanno sempre le prime.
Divisioni
e differenze hanno sempre ostacolato e sempre ostacoleranno i buoni rapporti tra
i popoli.
I popoli
inizialmente, quando le comunicazioni erano molto difficoltose, si costituirono
come gruppi sociali, in territori definiti da confini alquanto naturali,
organizzandosi ciascuno autonomamente, stabilendo la propria identità
culturale, codificando regole di vita cui attenersi (lingua, costumi, valori,
ecc.); gli esterni erano considerati nemici da depredare, schiavizzare o
sfruttare.
Oggi
con lo sviluppo tecnologico delle comunicazioni e dei trasporti, i confini delle
Nazioni, di fatto, non esistono più; tutta la Terra è divenuta come un unico
Stato, per cui è indispensabile abbandonare i vecchi sistemi di rapporti tra
popoli e realizzare un unico Governo Federale Mondiale onde risolvere i grossi
problemi sociali, di disparità e neo schiavismo causati dagli attuali rapporti
commerciali internazionali.
Quasi tutti auspicano la soluzione
dei problemi politici e sociali e qualcuno prova anche a dire che partiti e
sindacati ormai hanno concluso il loro tempo, ma poi sembra che nessuno abbia il
coraggio di avanzare ipotesi o progetti per organizzare un nuovo sistema sociale
di vita.
Questo breve elaborato, invece,
costatato che le negatività sono generate soprattutto dall’egoismo e dal
comando totalitario di singole persone o di gruppi, teorizza una formula di
governo e di vita sociale sostanzialmente modificata in senso pienamente
democratico, dal livello locale a quello statale e mondiale, nel rispetto e
nella solidarietà, nel convincimento che indistintamente tutti (sia singoli che
Nazioni), abbiamo bisogno gli uni degli altri.
Nella
certezza, quindi, che tra tutti i popoli si dovrà cercare un assetto politico
amministrativo mondiale, perché solo questo potrà tendere ad annullare guerre
e contrasti, moltiplicando anche le risorse a beneficio dell’intera umanità,
si prospetta, col presente elaborato, una nuova organizzazione sociale, dalla
piccola comunità locale a quella mondiale.
Gli
Stati, pertanto tra l’altro, dovranno istituire, tra popolo e Comuni, un nuovo
ente sociale super attivo “la Sezione” e l’ONU dovrà prendere
l’iniziativa e, eliminando ogni diritto di veto, col consenso e il sostegno
della maggioranza di almeno l’80% dei Paesi aderenti, auto-nominarsi Organo
Sovrano Mondiale e, in virtù della forza della concordia, dovrà essere dotato
di un adeguato territorio ove stabilire la Capitale del Globo e di una forza
materiale di pace e soccorso attestata in vari punti strategici della Terra;
dovrà ergersi ad arbitro tra tutti i popoli, promuovendo un nuovo modello di
vita e di governo politico neutrale da quello locale, Statale a quello mondiale,
nel rispetto delle identità Nazionali.
L’ONU
dovrà quindi iniziare col rinnovare radicalmente la propria istituzione,
secondo i principi della citata vera e autentica democrazia stabilendo
Leggi e regole neutre di vita sociale, relative ai principali problemi
comuni Locali e Mondiali (moneta, retribuzione, prezzi, lingua, alfabeto,
scrittura, calendario, commercio, produzione, tasse, governo, lavoro, utilizzo
delle risorse naturali, ecologia, valori materiali e morali, unità di
peso-misure e quant’altro); Leggi che ogni Nazione, pur conservando la propria
identità, dovrà adottare e rispettare (almeno quelle dichiarate fondamentali).
Gli
stati che a parità di diritti e doveri non intendessero far parte dell’ONUM
(Organizzazione Nazioni Unite Mondiali), si auto-escluderanno e saranno
rispettati fino a che essi rispetteranno gli Stati dell’Unione stessa e, al
loro interno, i diritti naturali e umani; diversamente l’ONUM cercherà, in
ogni maniera, di farli desistere da comportamenti contrari a detti principi e di
renderli innocui (iniziando con la forza delle sanzioni).
Il
sistema, pur se progettato a livello mondiale, con le opportune varianti, può
essere attuato anche da singole Regioni autonome, Stati e Confederazioni di
Stati.
(Finché
non sarà attuata la formula di governo descritta in questo libretto o una del
tutto simile, non vi sarà mai pace sulla terra, perché le formule ideate dalle
associazioni laiche (partiti), sono basate più sulla libertà (egoismo) che sul
rispetto (onestà), e quelle delle dottrine religiose anche sull’infallibilità
e la staticità).
P A
R T E P R I M A
Il Sistema è basato sui principi di
Democrazia vera, Ordine, Rispetto, Disciplina, Giustizia, Onestà, Impegno,
Coerenza e Solidarietà controllata, senza i quali nessun progetto di vita
collettiva, potrà mai dare, nella realtà, buoni risultati.
La
persona, a qualsiasi nazionalità appartenga, dovrà avere pari diritti, doveri
(e dignità); e finché tale principio non sarà attuato e raggiunto, nel mondo
non potrà mai esservi una vera pace.
L’uomo
per acquisire e maturare la propria personalità e dignità, ha bisogno di
essere trattato con ogni rispetto, affrancato dalle necessità primarie,
dall’ignoranza e da ogni forma di soggezione materiale e psicologica.
La
persona dovrà essere soggetta soltanto ai doveri del proprio stato stabiliti
con Leggi semplici, chiare e precise, Leggi che possono essere riunite in questa
piccola norma:
“Compiere
onestamente, con coerenza e impegno, i doveri del proprio stato, nel miglior
modo e nel più breve tempo possibile, nel giusto interesse proprio e comune,
trattando tutti e tutto con rispetto, giustizia e solidarietà, adoperandosi
sempre per il bene e contrastando ogni forma di male”.
Per
pervenire ad una vita sociale veramente accettabile e positiva, la libertà dovrà
essere sempre condizionata al rispetto, specie nei confronti del prossimo e non
si dovranno neanche ledere i beni naturali oltre l’indispensabile e
necessario.
(Nessun essere ragionevole è mai libero completamente).
Se
prendiamo ad esempio la natura notiamo che gli animali che vivono in gruppo si
sono dati un codice di comportamento che limita la libertà individuale per
favorire e rendere possibile la vita di gruppo, vita che rende, poi, più facile
anche quella individuale; ne consegue perciò che più si limita la libertà
individuale e settoriale, a beneficio di quella collettiva, più si eleva il
tenore di vita sociale e personale.
Tale
riflessione va ribadita soprattutto a coloro che enfatizzano la parola libertà
(di agire), come se si trattasse di abolire lo schiavismo e non si rendono conto
che oggi è proprio la libertà egoistica di pochi, sia a livello locale che
mondiale, ad impedire il progresso e il benessere di tanti (anche quello di loro
stessi).
Per
prima cosa si dovrà, quindi, procedere alla riforma delle Leggi basandole sulla
logica della verità, della neutralità, del rispetto dell’uguaglianza e
dell’amore verso tutti e tutto; in secondo luogo, esse dovranno essere fatte
rispettare con una vera disciplina mantenuta tramite stretti e capillari
controlli e, in caso d’infrazioni, i responsabili dovranno essere perseguiti
immediatamente e giustamente, sia pure nel pieno rispetto della loro dignità.
La
Giustizia dovrà essere amministrata gratuitamente e applicata d’ufficio il più
tempestivamente possibile; ciò costituisce sicuramente un fortissimo incentivo
a far sì che le persone si comportino in modo onesto.
Visto
il sistema di vita sempre più complesso e socialmente concatenato sia a livello
locale che globale, la politica dovrà tendere a risolvere i vari problemi a
tutti i livelli, nel modo ideale, cercando di individuare i punti d’equilibrio
ove interessi personali e sociali, locali e mondiali, materiali e morali, siano
protesi al miglioramento delle condizioni di vita comunitaria onde pervenire a
una pacifica e serena convivenza tra tutti e tale principio dovrà essere
perseguito anche a scapito di privilegi e di libertà personali, settoriali,
locali e Nazionali.
Si
dovrà costituire perciò l’unità federale mondiale, cosa che oltre a
comportare la scomparsa delle guerre, darà anche la possibilità di stanziare
enormi risorse da dedicare alle necessità umane, alla cultura, alla spiritualità
e alla ricerca in ogni direzione, così da saper scegliere meglio anche le vie
che portano verso evoluzioni positive e giuste.
Tra
le prime cose da fare, dovrà essere fissato il valore convenzionale
universale della moneta rapportandolo alla retribuzione dell’ora
lavorativa, che dovrà essere uguale in tutti i luoghi della Terra e dovrà
anche avere pari potere d'acquisto ovunque, perché data la globalizzazione
sviluppatasi negli ultimi tempi, sono soprattutto le differenze di retribuzioni,
costi e guadagni a determinare i più gravi squilibri con i susseguenti dissidi
mondiali (contrasti, attentati e guerre).
Gli
Stati non dovranno avere più Colonie
e se in seno ai loro territori ci fossero delle realtà locali o etnie diverse
che, non comprendendo i vantaggi derivanti dall'unione, volessero rendersi
autonome, dovranno favorire in seno ad esse l’espletamento di referendum, e se
il 67% dei votanti optassero per l’indipendenza, questa dovrà essere loro
concessa.
Tutti
gli Stati che in passato hanno avuto delle Colonie a scopo d’interesse, ora
dovrebbero essere tenuti a promuoverne lo sviluppo, aiutandole ad emanciparsi
anche con forti investimenti di denaro, elargito a fondo perduto o quasi, a
condizione che loro si impegnino a rispettare e a far rispettare i diritti e la
dignità dell’uomo e a limitare le procreazioni; questo stesso principio dovrà
essere praticato anche nel concedere i benefici previsti dall’ONUM.
Il
sistema pone al bando ogni forma di violenza o di guerra a scopo d’interesse
lucroso; molti sostengono però che essa può essere doverosa in caso di difesa,
ma difesa di cosa? (degli abusi o dagli abusi?).
E’
noto che la guerra generalmente è causata da 3 motivi: 1° perché qualcuno
vuole appropriarsi gratuitamente o quasi dei beni altrui; 2° perché qualcuno
non vuole cedere a prezzo equo beni naturali, invenzioni, scoperte e simili; 3°
perché lo sfruttato e oppresso non vuole più essere tale.
Nelle
ribellioni e negli attentati si pensa sempre e solo alla repressione e mai a
cercare di rimuovere le cause che li hanno scatenati; come se coloro che li
hanno compiuti fossero dei pazzi invasati che si divertono a fare del male al
prossimo, alle cose e a mettere in pericolo la vita propria e quella dei loro
cari.
Se
chi possiede beni indispensabili e necessari in abbondanza, anziché usarli per
sfruttare e opprimere il prossimo, li condividesse cedendoli a un prezzo equo,
si eliminerebbe certamente uno dei principali motivi di guerra.
E’
dimostrato, pertanto, che anche la presunta guerra di difesa è una guerra di
prepotenza, o perché non si vuole cedere ciò che si possiede in abbondanza a
un prezzo equo, o perché si pretende di continuare a sfruttare il prossimo
opprimendolo direttamente o indirettamente.
Nessuno
ha il diritto di ergersi a padrone di persone, cose, invenzioni, scoperte e
simili, ma tutti hanno il dovere-diritto di condividere col prossimo i beni
naturali e le scoperte tecnico scientifiche a prezzi equi.
L’unica
guerra giusta
potrebbe essere quella rivolta a fermare dei pazzi che stanno massacrando
persone o distruggendo beni o ambiente senza alcun giustificato motivo, vedi
certi massacri o incendi, fatti solo per sfregio, sadismo, per prostrare il
prossimo o per snidare qualcuno.
Il
sistema prevede anche la soluzione dei problemi di convivenza tra Etnie diverse.
Per prima cosa, nelle Sezioni (nuovi organi base, di cui si parlerà tra breve),
si stabilirà che nessuna Etnia abbia, nei consigli, meno di un terzo dei seggi
che gli spetterebbe per diritto in rapporto al numero delle proprie persone.
Se
poi le varie Etnie, pur vivendo insieme, non volessero integrarsi appieno,
ognuna avrà la propria Sezione ed eleggerà i propri delegati all’organo
Comunale, mentre negli organi Superiori saranno rappresentate come anzi detto e
dovranno perciò risultare unite per Governo, Leggi e quant’altro, perché
nello stesso territorio non possono convivere più etnie con leggi diverse.
Se,
invece, le varie Etnie volessero vivere totalmente separate, il Governo della
Confederazione di Stati cui esse appartengono provvederà alla divisione equa
del territorio tra loro, tenendo conto della popolazione, della superficie
territoriale dei suoli e della relativa ricchezza e produttività, sui quali
dovranno sistemarsi le parti.
Nel
caso di divisione, i confini, nei territori aperti, saranno costituiti da
un’adeguata fettuccia di terra cuscinetto e nei centri abitati si erigeranno
barriere idonee a far sì che il popolo non possa entrare in conflitto.
La
sorveglianza su tali confini dovrà essere assicurata da forze neutrali e
pertanto sarà espletata da forze del Governo mondiale.
Infine,
nel caso di popoli ancora allo stato primitivo, se questi non volessero essere
contattati, dovranno essere rispettati e lasciati in pace nel loro territorio
che non dovrà essere invaso in alcun modo, rispettando a monte anche i fiumi
che li traversano.
Per garantire la effettiva uguaglianza
e libertà tra i popoli, il patto del diritto di Veto tra Stati, che
costituisce e sancisce un accordo alla sottomissione e alla supremazia, quasi
una vera schiavitù di Stato e situazione indegna e inammissibile tra popoli
civili, dovrà essere abolito.
Il
principio di favorire
il più forte, il più grande, il più bello, il più furbo, dovrà essere
abolito, perché ciò è causa di antagonismi e di mali; si dovranno invece
favorire l’educazione, il rispetto nonché l’impegno nel lavoro, nella
giustizia e nella solidarietà.
Si
faranno leggi che incentivano, anzi, obbligano alla solidarietà verso i propri
simili e alla salvaguardia di tutto ciò che cade sotto i nostri sensi
(similmente alla Legge sul soccorso negli incidenti stradali).
Con l’attuale sistema politico, basato su
interessi, clientelismo e compromessi, i paesi che si dicono liberi e
democratici, in effetti non lo sono affatto, perché l’arrivismo dei
delegati, la lotta tra partiti per governare, gli interessi dei potenti e quelli
dei proletari posti tutti insieme nel calderone, generano e determinano
pressioni, influenze e situazioni di totale guazzabuglio, ove ciò che più
conta è comunque la potenza e la vera giustizia è sempre calpestata e ignorata
da tutti in ogni circostanza e pertanto in questa proposta il sistema politico
amministrativo è stato radicalmente riformato e rinnovato.
Regole
fondamentali del sistema
I
Governi e le direzioni di tutti gli organi e di qualsiasi apparato sociale non
dovranno mai decadere,
né avere repentini cambiamenti di programmi, perciò sono previsti Governi e
Consigli perenni, con graduale ricambio annuale di un terzo dei suoi membri, così da aversi il rinnovo totale in tre
anni; con tale sistema, tra l’altro, si ridurranno o si elimineranno
indirettamente anche tanti problemi connessi a stasi di Governo, a sterili
contrapposizioni, accordi tendenziosi tra Delegati e quant’altro.
Per
rendere possibile e attuabile un tal modo di governare, è stato riorganizzato
tutto il sistema politico elettorale e amministrativo in tanti organi e livelli
similmente a una piramide a gradoni con otto livelli (sei di Stato), ove ogni
organo base sarà rappresentato in quello superiore da 18 delegati divisi in 3
gruppi di 6 membri ciascuno, così che ogni anno possa esserne rinnovato un
terzo; perciò i Delegati avranno un incarico triennale e non potranno rimanere
nello stesso organo per oltre 3 anni e, dopo essere decaduti, per il principio
di alternanza, non potranno essere rieletti prima che siano trascorsi almeno 3
anni. La scandalosa professione del Delegato politico a vita sarà così abolita
di fatto.
Le elezioni dei Delegati ai vari Organi si svolgeranno
in modo totalmente democratico e perciò: liste di candidati con tutti gli
aventi diritto, elezioni a eliminatoria in tre turni, voto pro e contro i vari
candidati sempre conosciuti direttamente o per tramite.
I
delegati, nello stesso organo relativamente al sesso, non dovranno mai
differenziarsi per oltre un terzo, salvo che per irreperibilità di altri.
Nessuno
dovrà mai ricoprire doppi incarichi, specie se, per qualche aspetto, possono
essere in relazione tra loro per conflitto d’interesse.
Tutti
gli organi socio politici amministrativi dovranno essere basati su principi di
giustizia, democrazia, continuità e rinnovamento, pertanto, onde garantire tali
principi, qualsiasi settore e ogni posto, compreso quello/i di Presidente,
dovranno sempre essere ricoperti da tre membri operatori alla pari e
intercambiabili, con incarico triennale a scalare e senza poteri decisionali.
Si è stabilita, per principio, la norma di
conferire incarichi triennali, di incaricare, per ogni settore e posto, tre
membri, con pari poteri, provenienti da organi diversi e di annualità
diversa, di eleggere e sostituire annualmente 1/3° di Delegati, perché ciò
induce nel triennio il totale rinnovo di essi, riduce al minimo il rischio di
errori, e assicura un servizio continuo e perpetuo con risanamento dei costumi; la
singola persona potrà svolgere solo lavori esecutivi e secondo chiare e
precise regole che dovranno includere anche la compilazione del diario orario
personale di lavoro.
Il potere decisionale sarà una facoltà
riservata esclusivamente all’assemblea dei Consiglieri
e le risoluzioni dovranno avere il consenso di almeno l’80% dei presenti
calcolati però tra favorevoli, altre soluzioni e contrari al problema, con
esclusione degli astenuti e delle schede nulle.
I ristretti gruppi di delegati
addetti ai vari Settori operativi (Ministeri), non avranno mai alcuna facoltà
decisionale ma avranno solo il compito di studiare, coordinare, proporre ed
eseguire.
Il progetto è architettato in modo che agli
Organi politici superiori possano giungere solo persone che possiedono altissima
preparazione, competenza e onestà, in quanto la strada da percorrere è
lunghissima e super-selettiva, infatti il sistema prevede:
1)
elezioni sempre a eliminatoria;
2)
liste con tutti gli aventi diritto;
3)
candidati ed elettori si conosceranno sempre direttamente;
4)
voto pro e/o contro i vari candidati;
5)
ai livelli superiori potranno accedere solo i membri provenienti dagli
organi inferiori;
6)
per passare da un livello inferiore a quello superiore occorreranno 3
anni e sarà necessario aver superato molte votazioni a eliminatoria.
E
precisamente (comprese
quelle interne per Ministri), si potrà diventare:
a) Consigliere di Sezione solo dopo aver superato
3 votazioni;
b) Consigliere Comunale
idem da
6
a 15 “
c) Deputato Distrettuale
“
“
9
“ 27 “
d) Deputato Provinciale
“
“
12 “ 39 “
e) Deputato Regionale
“
“
15 “
51 “
f) Senatore di Stato
“
“
18 “
63 “
g) Senatore Confederale
“
“
21 “
75 “
h) Senatore al Governo Mondiale
“
“
24 “
87 “
i) Presidente Mondiale
“
“
27 “
99 “
Il
sistema antepone gli Interessi Sociali a quelli privati e settoriali, e il
Potere delle Assemblee a quello di singole persone e di gruppi ristretti;
se da un lato la cosa potrebbe sembrare limitante, per la persona, dall’altro
invece la libera da soggezioni e compromessi assicurandole una completa
indipendenza da qualunque soggezione e potere, favorendo così anche un sicuro
risanamento morale e sociale.
I
raggruppamenti chiusi o riservati a determinate categorie sociali tendono sempre
a perseguire fini utili agli interessi propri e di settore; mentre quelli
liberi, aperti e indipendenti tendono a fare gli interessi della grande
maggioranza del popolo ed è per questo che si deve favorire indipendenza e
fluidità e avversare i raggruppamenti di delegati formatisi in associazioni
particolari.
Il
sistema risolve, tra l’altro, anche i problemi determinati da alleanze
faziose, temporanee o fisse, rendendo tutti i Delegati sempre e totalmente
liberi e indipendenti di parlare e votare secondo coscienza.
Col
vecchio sistema, molti onesti ben pensanti rifuggivano dal proporsi o
dall’accettare incarichi politici o direzionali perché avrebbero dovuto
accettare, con essi, anche gli ovvi compromessi; con la presente formula,
invece, gli stessi saranno certo molto più propensi, per cui sarà più facile
coinvolgerli e fruire delle loro doti e capacità.
Tenuto
presente che ogni corpo di una certa grandezza per ben funzionare deve essere
ripartito in tanti settori, scomparti e particelle, ognuno parzialmente
autonomo, ma tutti interdipendenti e coordinati da un centro superiore che
riceve e trasmette continue informazioni e ordini, si è elaborato similmente un
progetto suddividendo il territorio e organizzando la popolazione, dal punto di
vista logistico e di raggruppamento, in otto grandi ordini o livelli (sei
di Stato); dal livello locale a quello mondiale.
La
base, o 1° livello, ovviamente è costituita dal popolo riunito e organizzato
nelle nuove e fondamentali unità sociali, chiamate Sezioni Comunali o di
Settori cittadini e i vertici saranno costituiti dai Governi di Stato e/o
Mondiale, come in seguito descritto.
Livello Organi
formati da
organi base
minimo massimo
1°
Sezione
“
(persone.circa)
500
1000
2°
Comune e Sett. cit. “
Sezioni
6
12
3°
Distretto
“
Comuni e Sett. citt.
6
12
4°
Provincia
“
Distretti
6
12
5°
Regione
“
Province
6
12
6°
Stato
(tutte le proprie) Regioni
9
18
7°
Confederazioni di Stati formate da Stati
9
18
8°
Governo Mondiale tutte le Confederazioni di Stati
9
18
Numero approssimativo di persone per organi e livelli
Livello Organi
persone da minimo
a massimo
1° Sezione Comunale
“
500
1.000
2° Comune e Settore cittadino
“
3.000
12.000
3° Distretto
“
18.000
144.000
4° Provincia
“ 108.000 1.728.000
5° Regione
“ 648.000 20.736.000
6° Stato
“ 5.832.000 373.248.000
7° Confederazione di Stati
“ 52.488.000 6.718.464.000
8° Governo Mondiale
“472.392.000 120.932.352.000
Si
dovranno istituire, come detto, le Sezioni Comunali o di Settori cittadini,
quali Organi politici di base e Centri socio culturali polivalenti sempre
funzionanti, nei quali attivare servizi sociali, assistenziali di base e
rapporti sociali d’ogni genere.
L’istituzione
delle Sezioni prevede la ripartizione del territorio Comunale e relativa
popolazione in Sezioni che per numero di persone non siano troppo esigue, da non
potervi istituire le predette attività socio culturali e assistenziali, né
troppo numerose da essere dispersive e non favorenti per l’instaurarsi di
conoscenze e relazioni tra gli stessi componenti.
Per
un buon funzionamento pratico, si ritiene opportuno quindi formare le Sezioni
suddividendo il territorio Comunale in un numero di circoscrizioni o Sezioni che
va da 6 a 12, e ciascuna di esse con un numero di residenti che va da 500 a 1000
persone. Le Sezioni saranno individuate nel ristretto agglomerato urbano, nel
borgo, nella parrocchia o nel piccolo circondario rurale (contrada o frazione).
Il
numero di abitanti per Comune, di conseguenza, dovrebbe aggirarsi tra 3.000 e
12.000 e le grandi città dovranno essere ripartite in Settori cittadini
equiparati in tutto ai Comuni e tutti saranno riuniti in Distretti ugualmente
composti da 6 a 12 Comuni o Settori cittadini e questi a loro volta saranno
analogamente riuniti in Province e così via come da prospetto, in modo da
organizzare e distribuire razionalmente i vari servizi sociali su tutto il
territorio. Comuni viciniori con
meno di 3.000 abitanti dovrebbero fondersi tra loro o conglobarsi come borghi al
Comune adiacente più opportuno e similmente dovrebbero fare anche tutti gli
altri Enti che non raggiungono il numero di abitanti previsti nella relativa
tabella.
Nelle
Sezioni, come detto, si terranno anche tutte quelle attività aggreganti che
favoriscono l’approfondimento dei rapporti di parentela, amicizia e
conoscenza; aspetti fondamentali per una
scelta più consapevole dei propri Delegati.
La
Sezione rappresenterà perciò la più piccola unità sociale organizzata dopo
la famiglia e costituirà il fulcro della vita collettiva in ogni senso, a
livello territoriale.
Le
Sezioni Comunali, i Settori cittadini (nuovi Comuni) e i Distretti, inizialmente
saranno stabiliti, secondo una ripartizione logica del territorio e popolazione,
dalle attuali amministrazioni Comunali e Provinciali, successivamente potranno
anche essere variati.
Le
Sezioni saranno distinte da un numero e avranno una sede organizzata con una
Direzione avente personalità giuridica con autonomia limitata e saranno
auto-gestite sotto il patrocinio del Comune; esse si daranno un proprio simbolo,
stemma o distintivo, i quali saranno posti anche nelle piazze del popolo dei
Comuni di appartenenza ad indicare il numero delle Sezioni di cui sono formati e
i punti d’incontro dei relativi appartenenti.
Realizzazione
degli Organi Consiliari
Così come per il territorio e la popolazione, si
ritiene che, per il buon funzionamento amministrativo, i Consigli dei vari
Organi debbano essere formati da un numero di Delegati dei loro Organi inferiori
non troppo esiguo perché poco coinvolgente e rappresentativo, né troppo
numeroso, perché superfluo e poco pratico, però sempre divisibile in tre
gruppi per il rinnovo annuale di una terza parte di loro, per cui sono stati
costituiti tutti con 18 Delegati per ciascun organo inferiore, e dato il
prospetto strutturale del sistema, i loro Consigli saranno formati da un numero
di Delegati che va da un minimo ad un massimo come dal prospetto che segue (più
3 Presidenti).
Numero
dei Deputati nei Consigli dei vari Organi
Livello
Organi
minimo
massimo
1° Sezione
da
54 a
81
2° Comune
e Sett. citt. “
108 “
216
3° Distretto
“ 108
“
216
4° Provincia
“ 108
“
216
5° Regione
“ 108
“
216
6° Stato
“
162 “
324
7° Confederazioni
di Stati “
162 “
324
8° Governo
Mondiale
“
162 “
324
Si
ritiene, altresì, opportuno costituire il Consiglio Direttivo della Sezione con
un numero di membri che va 54 a 81, secondo che il suo numero di persone sia
entro 500 o maggiore, e dividerli, per l’avvicendamento annuale, in 3 gruppi
da 18, 21, 24 o 27 consiglieri ciascuno, più 3 Presidenti; sono previsti
inoltre 9 membri, esterni al Consiglio, per il Comitato di Pace.
I
Consigli Direttivi degli organi superiori saranno formati invece da 18 delegati
per ciascun organo inferiore di cui essi sono formati più 3 Presidenti, perciò
in modo indipendente dal numero di abitanti dei rispettivi organi base.
La
cosa potrebbe sembrare non giusta proporzionalmente, ma non lo è in quanto
nella vera democrazia i problemi non vanno risolti con la regola del più grande
o del più forte, ma col ragionamento logico teso ad individuare il punto
d’equilibrio ove le soluzioni corrispondano al meglio, per quanto si
possa concepire al momento delle decisioni, e per fare ciò occorre solo
riflessione e imparzialità, prerogative garantite dallo stesso sistema.
I
vari Delegati saranno tenuti a fare anche da ponte di raccordo tra i due organi
d’appartenenza, pertanto i temi da trattare nell’organo superiore, nel
limite del possibile, dovranno prima essere discussi in quello inferiore, così
da essere meglio preparati e più rappresentativi.
Come
già detto i delegati saranno divisi in 3 gruppi paritetici, in modo da
effettuare il rinnovo annuale di 1/3 di loro, e ciò sarà fatto in ogni organo,
livello, settore e posto di governo.
Uno
Stato può dirsi veramente democratico soltanto se tutti i suoi cittadini
hanno almeno la possibilità virtuale di accedere alle varie cariche di governo
e di eleggere i propri rappresentanti, tramite votazioni libere, tra persone che
si conoscono e non già tra candidati sconosciuti proposti da partiti o da
altri; in tal modo anche i Delegati saranno poi pienamente liberi, nei Consigli,
di decidere cosa dire e come votare. Il sistema, pertanto, prevede l’elezione
dei delegati per conoscenza diretta e l’abolizione delle liste proposte dai
partiti.
Per
rendere possibile tutto ciò è indispensabile effettuare elezioni ad
eliminazione, per gruppi contenuti di persone e ciò può essere effettuato solo
con elezioni interne a ciascun organo o Consiglio, dove elettori attivi e
passivi, avendo lavorato insieme da 1 a 3 anni, si conoscono personalmente e
potranno quindi scegliere più consapevolmente.
Con
tale sistema il popolo eleggerà solo i Delegati alla direzione della propria
Sezione e gli stessi Delegati (grandi elettori), tramite elezioni interne ai
Consigli, formeranno graduatorie in base alle quali si aggiudicheranno i 6 posti
di delegati all’organo superiore e i posti di rilievo (Ministeri), nel proprio
Consiglio; e così sarà fatto anche in tutti gli Organi fino ai vertici di
Stato e mondiale.
Nelle
Sezioni, pertanto, si svolgeranno le elezioni, previa un'adeguata informazione e
l'esposizione di elenchi nominativi con i dati personali più significativi
dell'elettorato attivo e passivo compreso tra i 40 e gli 80 anni, residenti in
loco da almeno tre anni; tutti gli altri residenti, dai 18 anni in su faranno
parte solo dell’elettorato attivo.
Per
una più profonda conoscenza tra Delegati ed elettori e una migliore
distribuzione dei Delegati sul territorio, le Sezioni potranno essere divise in
6, 7, 8 o 9 Cellule e queste rappresentate da nove Delegati ciascuna nelle
Sezioni; Delegati da rinnovarne, poi, 3 ogni anno. (Le Cellule sarebbero così
formate da circa 90-100 persone, e un Delegato ogni circa 9-10 persone).
Saranno
esclusi dall’elettorato passivo tutti coloro che hanno gravi precedenti o
pendenze penali, e civili concernenti l’inganno, e coloro che hanno un reddito
personale annuo superiore a € 100.000,00 o che possiedono un capitale
superiore a € 10.000.000.
Tuttavia gli
operatori economici, che per alto limite di reddito, sono esclusi dalla carriera
politica, ma che incidono, in qualche modo, per l’1% sull’economia di un
ente locale, saranno dichiarati membri opportuni del
rispettivo Organo locale e avranno la facoltà di partecipare, con diritto di
sola parola, alle relative assemblee consiliari.
Nell’ambito
dei Consigli invece tutti saranno elettori attivi e passivi, pertanto tutti
potranno votare per tutti, e più precisamente ognuno sarà, però, membro
passivo solo nell’ambito del proprio gruppo annuale di appartenenza; nella
fattispecie:
-il gruppo di consiglieri uscenti come delegati
all’organo superiore e come presidente restante;
-il 2° gruppo per i posti di coordinatore nei vari
Ministeri;
-il 3° gruppo per i posti di segretario
idem;
-il gruppo entrante per i posti di aiuto
" .
Per
realizzare quanto previsto dal progetto, ai fini dell’avvicendamento annuale
di 1/3 dei Delegati, ogni anno si dovranno tenere elezioni
politico-amministrative in tutti gli organi e livelli; cosa molto utile perché,
insieme ai previsti incontri tra le basi e i relativi rappresentanti e la
partecipazione delle basi elettorali al Consiglio mensile aperto del rispettivo
organo, serve ad interessare e coinvolgere il popolo e i Delegati, a tenersi
sempre attivi e aggiornati sui vari problemi sociali, con la possibilità,
quindi, di parlare e di influenzare anche il relativo andamento amministrativo.
In
tal modo il popolo, mettendo l’attività socio politico amministrativa al
primo posto tra tutte le espressioni socio culturali collettive potrà avere,
finalmente, anche voce in capitolo.
Nelle
elezioni, gli elettori passivi che desiderano essere eletti, potranno far
pubblicare dal rispettivo organo una brevissima nota riportante la propria
biografia, curriculum e intenti, e potranno disporre di 3 (tre) minuti ciascuno,
per presentarsi all’elettorato.
Il
giorno e l'orario d’intervento per presentarsi all’assemblea degli elettori
sarà tirato a sorte, così da escludere ogni intrigo per l'accaparramento dei
minuti di maggiore ascolto e il tempo di intervento sarà controllato e
interrotto automaticamente, con 40 secondi di preavviso; il tempo orario
cumulativo, per le presentazioni dei candidati, non dovrà protrarsi per oltre 3
ore a seduta.
Le
elezioni di base, nelle Sezioni, si dovranno svolgere in tre turni eliminatori
intervallati ciascuno da sei giorni e dopo ogni turno dovrà essere pubblicata
la graduatoria dei risultati; al 1° turno, come candidati, saranno ammessi
tutti gli aventi diritto dai 40 agli 80 anni, al 2° turno sarà ammesso un
numero di candidati pari al triplo del numero di delegati da eleggere e al 3°
turno sarà ammesso solo il doppio.
L'elettore,
nell'esprimere il voto, potrà votare sia pro che contro le singole persone che
desidera o non desidera siano elette; un voto contro ne annullerà uno a favore, così che, fin dal
principio, possano emergere solo le persone ritenute più idonee e degne, e
possano essere estromesse le altre; l’elettore potrà esprimere tanti voti
pro e tanti contro per quanti sono i Delegati da eleggere.
Il sistema garantisce così l’elezione di Delegati
che rispecchiano la vera volontà popolare, perché conosciuti personalmente e
scelti, per le qualità proprie, liberamente e direttamente dal popolo o dai i
suoi Delegati, negli organi superiori.
Il
detto sistema elettorale,
per il popolo, sembra riduttivo e limitante, ma non è così, anzi il contrario,
questo infatti è l’unico modo per far sì che l’elettore possa votare, sia
pure tramite procura, sempre per persone che conosce davvero e fino al vertice,
e ciò è fondamentale perché il voto costituisce una vera delega e questa non
va mai fatta a chi non si conosce bene (oggi l’elettore non conosce bene
neanche i candidati al proprio comune).
Dovendosi
provvedere ad istituire al completo fin dal primo anno i Consigli di tutti gli
organi e livelli, una volta stabilite le Sezioni, i Settori cittadini, i
Distretti e le Confederazioni di Stato, si procederà alla elezione dei Consigli
di gestione delle Sezioni e degli Organi superiori, nel modo descritto di
seguito.
All’inizio
del 1° anno, nelle Sezioni, il popolo eleggerà da 66 a 93 membri, secondo che
il loro numero di persone sia entro 500 o maggiore, per costituire il proprio
organo dirigenziale, più 23, 22 o 21 membri da inviare, come Delegati al Comune
(a seconda che a formare quell’organo siano 6, 7, 8, o da 9 a 12 Sezioni), per
costituirvi il proprio gruppo di rappresentanza (18 membri) e dare ad esso la
possibilità di fare altrettanto col suo organo superiore e così via, di organo
in organo fino a formare tutti i livelli compreso quello Mondiale.
Quindi,
una volta svolte le votazioni popolari, nei Consigli delle Sezioni si
effettueranno votazioni interne in base alle quali i delegati potranno scegliere
l’incarico disponibile preferito tra: l’Organo Superiore, come sopra
specificato, e, nel proprio Direttivo, 1 Coordinatore, 1 Segretario e 1 Aiuto
per ciascun Settore operativo, + 3 Presidenti (+ 9 membri esterni per il
Comitato di Pace nelle Sezioni); i restanti Consiglieri senza incarichi
specifici oltre al normale lavoro Consigliare saranno a disposizione anche per
incarichi collaborativi (progetti, ricerche, collaudo e quant’altro).
Si
farà però in modo che in ogni organo rimangano almeno 18 Consiglieri delegati
per ciascun organo inferiore di cui esso è formato.
Nel
1° anno si potrà generare, rispetto al normale organico, un surplus di membri
Delegati i quali saranno però dimessi a fine anno insieme al gruppo degli
uscenti (gli ultimi 6 di ogni organo base - nelle Sezioni da 18 a 27).
Inizialmente
per eleggere i Consiglieri di tutti gli organi, considerati i tempi per le
votazione eliminatorie (3 per livello), per giungere all’elezione del
Consiglio Mondiale, saranno necessari 3-4 mesi.
Successivamente
invece le elezioni si svolgeranno quasi tutte in simultanea in meno di 30
giorni; il popolo eleggerà con 3 settimane i delegati (da 18 a 27) della
propria Sezione e i Consigli dei vari Organi e livelli effettueranno 2 turni
elettorali ravvicinati di 6 giorni ciascuno, ogni anno:
-il
1° turno, a fine anno Consiliare, contestualmente a quello delle Sezioni,
servirà per fare le graduatorie dei 3 gruppi, in base alle quali, il gruppo
uscente avrà da scegliere tra 6 posti all’organo superiore e 1 Presidente
nello stesso organo (+ 3 membri, nelle Sezioni, per il Consiglio di Pace), e i 2
gruppi che restano avranno da scegliere rispettivamente i posti di Coordinatore
e di Segretario nei vari Ministeri;
-il
2° turno, a inizio d’anno, giunti i nuovi Delegati, per fare la
graduatoria di questi in base alla quale sceglieranno i posti di Aiuto.
Precisando
meglio, inizialmente, alla fine del 1° anno, dato che i 3 gruppi di delegati
non sono ancora distinti, si terranno elezioni comuni con unica graduatoria in
base alla quale si sceglieranno gli incarichi previsti (6 all’organo superiore
- 1 Coordinatore e 1 Segretario per ogni Settore e 1 resterà come Presidente a
surroga di quello uscente + 3 membri nelle Sezioni per sostituire gli uscenti
dal Comitato di Pace); gli ultimi 6 di ogni organo base (da 18 a 27 nelle
Sezioni), insieme ai membri eccedenti, saranno dimessi, facendo in modo che, nel
Consiglio, rimangano sempre 12 delegati per ogni organo base e da 36 a 54 nelle
Sezioni.
Nelle
elezioni relative alla fine del 2° anno si faranno 2 graduatorie per la scelta
delle cariche; la 1^ relativa agli anziani formata ancora da 2 gruppi
indefiniti, in base alla quale potranno scegliere 6 posti all’organo
superiore, 1 coordinatore per ciascun settore e 1 Presidente restante; gli
ultimi 6 membri di ogni organo base decadranno; la 2^ relativa ai Consiglieri
del primo livello, i quali potranno aggiudicarsi le cariche di Segretari di
Settore.
Nelle
elezioni della fine del 3° anno e successivi, invece, i 3 gruppi sono
esattamente distinti e pertanto si farà una graduatoria per ciascun gruppo in
base alle quali i membri del 3° gruppo uscente sceglieranno tra 6 posti come
Delegati all’organo superiore e 1 come Presidente, mentre gli altri
decadranno; quelli del 2° gruppo sceglieranno i posti di Coordinatore per
ciascun Settore e quelli del 1° gruppo si aggiudicheranno i posti di
Segretario.
Nelle
votazioni interne ai Consigli, per formare le varie graduatorie, anche se queste
sono fatte per gruppi di Consiglieri annuali, sarà sempre l’intero Consiglio
ad esprimere il voto sui membri di ogni gruppo e si svolgeranno similmente a
quelle popolari, in 3 turni eliminatori, con la differenza che, in queste, il
tempo tra una votazione e l’altra sarà ridotto a soli due giorni.
L’avvicendamento
dei Deputati avverrà contestualmente, nello stesso giorno, in tutti gli organi
e livelli; tuttavia i posti di aiuto, rimarranno scoperti per 7/8/ giorni, il
tempo necessario per svolgere i 2 turni di votazioni.
I
6 membri da eleggere annualmente nei vari Organi per inviare agli organi superiori saranno eletti tra i Consiglieri
uscenti che sono la terza parte e considerato che rientra tra i candidati anche
il presidente uscente essi saranno scelti rispettivamente tra un numero di
membri come segue:
-nelle Sezioni tra
19 e 28 (secondo la grandezza del Consiglio);
-nei Comuni, Settori cittadini, Distretti, Province e
Regioni da un numero che va da 37 a 73 (secondo la grandezza);
-negli Stati e Confederazioni di Stati da un numero
che va da 55 a 109;
-nel Governo Mondiale, invece, dal gruppo dei
Senatori uscenti (da 54 a 108 membri), meno i 12 membri dei due Organi dei
Presidenti che proseguono, sarà eletto solo un Presidente;
-il popolo, invece, nelle sezioni eleggerà da 18 a
27 membri da delegare al Consiglio di Sezione tra un numero di circa 350/700
persone, a seconda della grandezza della Sezione.
Le
basi elettorali di ogni organo
(anche a fini referendari), sono costituite da tutti i Consiglieri, degli organi
inferiori da cui essi sono formati (compresi i relativi Presidenti), perciò
visto lo schema progettuale base, esse saranno formate come da prospetto
seguente:
-Sezioni (500/1000
persone) votanti circa da 350
a
700;
-Comuni (delegati o grandi elettori)
minimo 342
massimo 1.008;
-Distretti, Province e Regioni
idem
666
“ 2.628;
-Stati
“ 999
“ 3.942;
-Confed.ni di St. e Governo Mondiale
“ 1.485
“ 5.886-
Ovviamente
nei primi anni l’iter della carriera politica dei membri Delegati sarà
fortemente anomalo sia per celerità che per brevità; infatti, sia pure con
tutte le votazioni previste, la maggior parte dei Delegati all’inizio farà
delle carriere lampo; per il raggiungimento in appena qualche mese dei più alti
livelli, compreso quello mondiale e per brevità di permanenza negli organi
stessi, perché alla fine del primo anno 1/3 di delegati perderanno l’incarico
per il normale avvicendamento annuale, fino quasi all’esaurimento di tutti i
primi entrati.
Ipotesi di realizzazione graduale del sistema, in tre anni
Volendo
passare invece gradualmente, in tre anni, dal vecchio al nuovo sistema per
rendere meno traumatico il cambiamento, nel primo anno bisognerebbe formare al
completo solo i Consigli delle Sezioni e da questi e da tutti gli altri Organi e
livelli, anziché inviare all’Organo superiore da 21 a 23 membri se ne
invieranno soltanto 8.
In
pratica, per realizzare quanto detto, considerato il progetto strutturale, nel 1°
anno il popolo dovrà eleggere 66 o 93 rappresentanti per costituire il proprio
Organo Direttivo al completo, più 8 membri, per inviare al Consiglio Comunale
per costituirvi un terzo (6 membri), della propria rappresentanza e dare a
quello la possibilità di fare altrettanto col suo Organo Superiore e cosi via,
di livello in livello fino a quello Mondiale.
In
tal modo, nel primo anno, sarà formato e inserito un terzo di Delegati del
nuovo sistema in tutti gli Organi e livelli, fino all’O.N.U.M. e ripetendo
tale operazione per 3 anni, all’inizio del terzo anno sarà completata la
sostituzione dei vecchi deputati con i nuovi.
Contemporaneamente
i Consigli degli Organi attualmente esistenti (Comuni, Province, Regioni, Stati,
Confederazioni di Stati e O.N.U.), tramite votazioni interne, dovrebbero
auto-ridurre i propri membri di 1/3 nel 1° anno, della metà nel 2° e nel 3°
dovrebbero essere dimessi tutti i rimanenti; in tal modo per 2 anni vecchi e
nuovi Consiglieri potrebbero operare insieme.
Così
facendo nei Consigli degli organi superiori, nei primi 3 anni, si potrà
verificare una eccedenza di nuovi membri rispetto all’organico previsto e
questi naturalmente, al termine di ogni anno, saranno dimessi insieme a quelli
che dovranno cedere il posto per il previsto avvicendamento.
Si
potrebbe adottare anche il sistema di realizzare un livello politico
amministrativo ogni anno, nel qual caso si invierà all’organo superiore solo
il numero esatto dei propri rappresentanti cioè 18 (diciotto), formando così
quelli di Stato al sesto anno e quello Globale all’ottavo.
Funzionamento
Amministrazione Ordinaria
Le
assemblee Consiliari ordinarie, negli organi base (Sezioni e Comuni), di norma,
dovranno essere tenute almeno mensilmente in un giorno prefissato nel
regolamento (si consiglia il pomeriggio o la sera dei giorni prefestivi); esse
non dovrebbero protrarsi per oltre 3 ore.
Solo
in casi eccezionali ed improrogabili i Presidenti potranno convocare il
Consiglio in seduta straordinaria e stabilire o cambiare l’ordine del giorno.
Le
assemblee per essere validamente costituite dovranno essere formate almeno dal
75 per cento dei Delegati.
Gli
argomenti da trattare all’ordine del giorno, oltre quelli fissi, saranno
stabiliti in seno all’assemblea consiliare e potranno essere proposti da
qualsiasi Delegato, il quale avrà 15 minuti di tempo per dichiararne le
ragioni, quindi il problema sarà posto a votazione per l’accettazione e la
categoria di importanza in cui inserirlo, e se riportasse meno del 15% dei
consensi sarà respinto e non potrà essere ripresentato prima di un anno,
altrimenti sarà messo all’o.d.g. della successiva seduta consiliare.
Nelle
riunioni Consiliari, gli argomenti, posti in discussione, dovranno essere
illustrati con pochi minuti (max 15) dal presentatore; poi potranno intervenire
nella discussione, per un max di 5 minuti a testa, 3 porta-voce delegati per
ogni eventuale gruppo di pensiero (favorevoli - soluzioni diverse - contrari al
problema), e le votazioni, precedute da altro simile dibattito, saranno
espletate nella seduta successiva; ciò per consentire una riflessione con
decisione il più ponderata possibile.
Per
la designazione degli oratori ammessi a relazionare, qualora tra i candidati a
farlo non si raggiungesse un accordo, si procederà tramite sorteggio.
Le
proposte di soluzione degli argomenti discussi nelle assemblee, per essere
approvate dovranno riportare il consenso dell’80% dei Consiglieri presenti,
calcolati tra favorevoli, contrari e altre soluzioni, con
esclusione degli astenuti e degli errati, e più precisamente rispetto alle
prospettate tre categorie di importanza, come segue:
1^ leggi utili (per l’approvazione occorrerà
minimo l’80% dei consensi);
2^ leggi necessarie ……………….. idem
………….. 80% ……. “ ……;
3^ leggi indispensabili e urgenti .….. ” ..….
80% -
67% - 55% …”…,
le
Leggi della prima categoria se non raggiungessero la prevista maggioranza, dopo
la terza votazione, saranno respinte e non potranno essere ripresentate prima
che siano trascorsi due anni, quelle della seconda categoria non prima di un
anno, invece quelle della terza dovranno essere approvate e se non si
raggiungesse la quota dell’80%, dopo la terza votazione, la maggioranza sarà
ridotta a 67% e dopo la sesta al 55% (mai al di sotto), e la seduta con relative
votazioni sarà protratta ad oltranza fino al raggiungimento del detto quorum.
Se fosse indispensabile prendere una decisione
immediata, ciò dovrà essere fatto congiuntamente dai tre presidenti
dell’Ente o da almeno tre membri importanti, i quali ne saranno parzialmente
responsabili.
Nei
Consigli le votazioni dovranno avvenire sempre in modo riservato, con sistema
elettronico o tramite una cartolina intestata al Consigliere con le voci di:
-favorevole -contrario -astenuto -altra soluzione, e posta dentro una busta
neutra con all’esterno le stesse diciture, sarà quindi registrato il voto ma
non il nome del Consigliere; il sistema serve ad evitare qualsiasi tipo di
polemica ed eventualmente, in casi eccezionali e indispensabili, per poter fare
qualche verifica in seguito.
Per
le decisioni si è stabilita la maggioranza di almeno l’80% perché certamente autorevole e pacificante, mentre: la maggioranza
assoluta (la metà + 1), o poco superiore, non corrisponde quasi mai a verità,
in quanto le persone non sufficientemente informate e quelle indecise finiscono
spesso per schierarsi dalla parte di coloro che sembrano i più forti (questa,
tuttavia, potrebbe essere ammessa per delle Leggi che non obbligano); la
maggioranza del 55%, per quanto appena detto non è pienamente autorevole e
pacificante; la maggioranza relativa, poi, non raggiungendo neanche metà degli
aventi diritto va considerata illegale.
Quando il problema posto a scrutinio riguarda
una persona o cosa privata, per non ingenerare risentimenti, sarà obbligatoria
la segretezza del voto e perciò non dovrà essere neanche mai dichiarata
l’unanimità.
La
segretezza del voto si effettuerà esprimendo la votazione tramite una busta
voto e una scheda voto; la scheda sarà compilata e firmata e posta dentro la
busta e questa sigillata, e la busta voto sarà compilata esternamente ma non
firmata. Lo spoglio, sarà poi svolto al semi-segreto, nel senso che se,
scrutinate il 90% delle buste, si delineasse l’unanimità di giudizio, lo
scrutinio sarà interrotto, il risultato sancito e il tutto sigillato.
Contro
le delibere potrà essere presentato un ricorso entro 7 giorni dalla loro
pubblicazione firmato almeno dal 51% dei Delegati o della relativa base; i
problemi dovranno essere poi riesaminati entro 30 giorni e, una volta
ridiscussi, se fosse confermata la risoluzione precedente, essa diventerà
esecutiva e inoppugnabile; se invece fosse annullata, la sua attuazione sarà
sospesa; se poi ci fosse un contro ricorso, il risultato di questo sarà
definitivamente inoppugnabile e posto in atto.
Gli
elettori base di ogni Organo e livello, una volta al mese, avranno la facoltà
di partecipare al Consiglio del proprio organo con diritto di parola per
interrogazioni varie, e nel mese successivo, in analoga seduta, uno dei
Presidenti dell’assemblea Consiliare, o chi per loro, sarà tenuto a dare loro
una risposta esauriente, anche se non soddisfacente.
Le
decisioni del Consiglio, scaduto il tempo per l’eventuale ricorso, dovranno
essere espletate nel più breve tempo possibile, dal Comitato Esecutivo composto
da Ministri del settore, Funzionari di Stato e Presidenti dei Consigli, pena
forti sanzioni ai responsabili fino alla loro destituzione.
Per
problemi importanti che riguardano particolari zone potrà essere consultata
orientativamente la relativa base interessata (i grandi elettori o il popolo).
Le
basi dei vari organi potranno espletare, nell’ambito delle proprie competenze,
dei referendum, i cui risultati dovranno poi essere ponderatamente considerati
dai rispettivi organi superiori. Questi referendum, la partecipazione alle
sedute aperte e i consulti tra basi e relativi Delegati all’organo superiore,
rappresentano le vere possibilità di pressione che il popolo potrà esercitare
legalmente, e con qualche successo, nei confronti dei governi di ogni ordine e
livello.
I
referendum potranno essere sia propositivi, che abrogativi, ma le domande nelle
schede voto dovranno essere poste sempre in modo chiaro e inequivocabile e perciò
così formulate:
-“Tale cosa” - vuoi che possa essere fatta ?
- si
Ċ - no Ċ -
Astenuto Ċ - altro
Ċ
-“tale cosa” - vuoi che sia fatta ?
- si
Ċ - no Ċ -
Astenuto Ċ - altro
Ċ
-così anche per i referendum abrogativi, escludendo
categoricamente la domanda:
-“vuoi che sia abrogata la Legge n. …… del
…… relativa a …………………”
in quanto può essere fraintesa.
Le
sedute consiliari, come gli atti d'ufficio, per la dovuta e giusta trasparenza,
saranno normalmente aperte, senza diritto di parola, alle rispettive basi
elettorali.
Tutti
i membri Consiglieri hanno il dovere di presenziare alle sedute e in caso di
assenteismo, dopo 3 assenze ingiustificate, o ritenute tali dal Consiglio, essi
decadranno automaticamente dall’incarico e saranno sostituiti d’ufficio da
chi segue nella rispettiva graduatoria.
Per
il principio della continuità di governo, i Deputati in attività non dovranno
mai scendere al disotto dell’80% dell’organico, perché il Governo di un
organo o di uno Stato deve essere sempre attivo e il normale lavoro dovrà
essere sempre svolto, in ogni tempo e situazione, perciò tutto dovrà sempre
funzionare almeno con il 75% dei Delegati, in qualsiasi periodo dell’anno.
Ugualmente
dovrà essere fatto anche in qualsiasi altro settore o attività pubblica, così
che tutto funzioni sempre almeno al 75% delle sue capacità, in modo che
l’utente non abbia mai a soffrirne e ogni servizio possa funzionare nel modo
migliore e più uniforme possibile.
P
A R T E S E C O N D A
La
Sezione (formata mediamente da 500 a 1000 persone), costituisce il primo e
indispensabile organo fondante questo nuovo progetto di vita sociale. Essa dovrà
svolgere svariate funzioni sociali, sarà organizzata col patrocinio del Comune
e gestita, per molta parte, tramite il volontariato dei suoi dirigenti e
appartenenti.
Le
Sezioni Comunali fungeranno da Centri polivalenti sempre aperti, attivi e
funzionanti anche e soprattutto nelle festività; centri a cui il popolo farà
continuo riferimento per qualsiasi espressione di vita sociale, assistenza,
cultura di base, passatempi e quant’altro. In esse il popolo dovrà essere
istruito, sensibilizzato e stimolato ad interessarsi di tutti i problemi sociali
e della Sezione stessa, come di seguito indicato:
-amministrazione
degli affari della Sezione;
-attività
e animazione culturali varie;
-consultazioni
elettorali annuali, petizioni e referendum;
-assistenza
sanitaria;
-ordine
e disciplina;
-informazioni
e orientamento;
-iniziative
assistenziali;
-organizzazione
dei soccorsi sociali.
Il
Consiglio direzionale della Sezione costituirà il più attendibile organo consultivo e informativo per
tasse, sussidi e quant’altro; esso, come già detto, sarà costituito da 54 a
81 membri, secondo che il suo numero di persone sia entro 500 o maggiore, e
saranno divisi in 3 gruppi da 18, 21, 24 o 27 consiglieri ciascuno, più 3
Presidenti.
La
Sezione avrà, inoltre, un Comitato di Pace composto da 9 membri esterni al
Consiglio; Comitato di cui si parlerà in seguito.
La
Sezione, nuovo e importantissimo Organo sociale, per il proprio funzionamento,
dovrà poter disporre di proprietà demaniali, come complessi scolastici,
strutture sportive, palazzi, terreni e quant’altro.
Le
persone, nessuno escluso, non vanno mai lasciate a se stesse, ma vanno sempre
interessate a cose utili e positive, pertanto nelle Sezioni si dovranno
svolgere, come già accennato, molti corsi culturali e tutte quelle attività
fisiche, ginniche e ricreative che servono a sviluppare e fortificare il corpo e
lo spirito nel giusto senso, così che tutti possano trovarvi delle interessanti
e piacevoli motivazioni nel frequentarle e trarne benefici vantaggi.
In
particolare, nelle Sezioni si dovranno insegnare, in modo semplice, pratico e
gradevole, tutte quelle materie ritenute fondamentali, necessarie e utili per la
vita, come:
-Educazione e comportamento civile (s’intende tutto
quanto concerne le buone maniere e in particolare,
il rispetto e la solidarietà verso tutti e tutto, ma specialmente verso i più
bisognosi);
-Educazione interiore (valori materiali, morali e
spirituali);
-Cultura socio-politica;
-Legge civile, penale, galateo, usi e costumi;
-Soccorso sociale;
-Basi della Lingua madre, Matematica e Geometria;
-Educazione Sanitaria fisica e psichica;
-Alimentazione e abbigliamento;
-Musica, canto corale e danza di gruppo;
-Artigianato vario;
-Educazione Stradale;
-Lavori domestici d’ogni genere;
-Cultura agricola, flora e fauna.
Nell’ambito
delle Sezioni si attueranno, in modo non agonistico, giochi e sport, come
ginnastica a corpo libero, pallavolo, nuoto, dama e simili; saranno invece
osteggiati ed eliminati gli sport che mettono i contendenti in diretto contrasto
fisico, perché essi ravvivano negli animi lo spirito di sopraffazione e
violenza (in futuro, tali sport saranno considerati alla stregua degli
spettacoli gladiatori oggi).
Si
dovrà quindi por fine a tanti sport, gare e concorsi, di negativa o dubbia
educazione e moralità, tendenti a premiare i più forti, i più belli, i più
furbi e simili; si dovranno invece premiare i più meritevoli per onestà,
altruismo, impegno nel dovere e affini, orientando e trasferendo così
l’attenzione e l’interesse dei giovani dai settori negativi a quelli utili e
positivi.
Ogni
Sezione, a salvaguardia della salute, avrà la sua unità Sanitaria e tutti, sin
da piccoli, dovranno sottoporsi annualmente a visita generale con opportuni
esami ed accertamenti.
Nelle
Sezioni si attueranno anche tutte quelle iniziative idonee a sostituire la
maggior parte delle Associazioni culturali oggi esistenti; le iniziative
culturali di categorie, che a motivo del ristretto numero d’interessati non
potranno essere attivate in tutte le Sezioni, saranno organizzate tra 3 o 4
Sezioni riunite oppure ai livelli superiori.
Si
promuoverà il senso di appartenenza alla comunità incentivando il volontariato
e la solidarietà, in modo che tutti siano portati a dare il proprio contributo,
sapendo che poi, in caso di bisogno, ognuno potrà contare sugli altri, come se
ci si trovasse in una grande famiglia.
Presso
le Sezioni dovranno essere istituiti anche asili per bambini e per anziani e
bisognosi di ogni genere e un centro di reperibilità per lavoratori
disponibili.
Tutti
i giovani appartenenti alla Sezione (inizialmente anche gli adulti), saranno
tenuti a frequentare il proprio centro almeno per partecipare ai corsi
fondamentali di base obbligatori (valori materiali e morali - Educazione civica,
sanitaria e stradale - Legge - soccorso - cultura socio-politica - ecc.), per i
quali sarà istituito un libretto culturale personale su cui saranno registrati
tutti i corsi frequentati, con relativi risultati, e i cui attestati potranno
poi essere utili anche per svolgere alcune attività.
Tutti
i cittadini, a scopo educativo, dovranno iniziare, sin dal 7° anno, i rapporti
con la vita reale di Sezione facendo quei lavoretti, come l’ordine e la
pulizia interna ed esterna della Sezione, della scuola e via via fino ai luoghi
pubblici e ai mezzi di trasporto sociale.
Nelle
Sezioni, inoltre, per incentivare i rapporti di conoscenza, d’amicizia e di
solidarietà, settimanalmente, tra Sabato e Domenica, si celebreranno feste e
ricorrenze sociali esistenti e da inventare, cercando di inglobare in comunità
anche quelle personali che oggi si festeggiano in casa, tra parenti e amici,
facendo in modo che tutte le Domeniche in ogni Sezione ci sia sempre qualche
motivo d’attrazione e passatempo coinvolgente, anche organizzando concorsi e
mostre con assegnazioni di riconoscimenti vari, parimenti si stabiliranno anche
feste annuali a livello Comunale e Distrettuale.
Nella
programmazione delle feste si terrà presente la natura, l’ambiente, il lavoro
e la vita sociale in tutte le sue espressioni più importanti, iniziando dai
neonati, i quali entro il 3° mese di vita saranno presentati ufficialmente al
Centro di Sezione ove, con apposita cerimonia, sarà loro assegnato un
distintivo d’identità e verranno designati un padrino e una madrina (questi
scelti possibilmente tra i fratelli o i cugini dei genitori), i quali si
impegneranno solennemente a collaborare con i genitori alla loro educazione e,
in caso di necessità, a farne anche le veci.
Compiuto,
poi, il 7° anno d’età, previo corso preparatorio e apposita cerimonia, sarà
assegnato un nuovo distintivo attestante la 1^ responsabilità personale pari al
5% della totale, saranno nominati un nuovo padrino o madrina e 2 compagni/e, e
così sarà fatto annualmente per l’assegnazione delle relative responsabilità
fino al compimento del 18° anno, come in seguito descritto.
I
padrini o le madrine e i compagni/e saranno rinnovati però soltanto nel 12° e
nel 18° anno d’età; tutto ciò per favorire lo sviluppo interiore del
giovane insieme ai rapporti d’amicizia e di solidarietà.
Prospetto
di ripartizione e assegnazione delle responsabilità tra minorenni e relativi
responsabili.
La responsabilità per l’operato del
minorenne, fino al compimento del suo 7° anno d’età, sarà totalmente a
carico dell’esercente la patria potestà, poi una certa percentuale passerà
annualmente dal responsabile al titolare, come segue: dal 7° anno al 10°, il
5% e dal 11° al 18°, il 10%, così che al compimento del 18° anno d’età
passerà tutta a carico dell’interessato. Tuttavia, a scopo educativo e deterrente, una certa corresponsabilità
resterà sempre a carico dei conviventi e parenti diretti e acquisiti fino al 4°
grado, come anch’egli sarà corresponsabile degli altri (vedi note sulla
giustizia).
In tali circostanze si potrebbero anche
assegnare mostrine o zucchetti con cerchi e segni di vari colori in relazione
alla Sezione, al Comune, alla fascia d’età, al sesso, allo stato civile e
all’attività svolta; tali zucchetti o mostrine potrebbero addirittura fungere
da simbolico documento d’identità.
In
occasione del compimento del 18° anno, perciò, con una solenne cerimonia
comune, sarà conferita una fedina di bronzo, con attestato e distintivo
significante la raggiunta piena responsabilità, con il dovere di comportarsi da
adulto vero e responsabile e cioè: di difendere la giustizia opponendosi al
male e ai malfattori e di solidarizzare con i deboli, i bisognosi e gli onesti,
principio questo che dovrà essere sempre ribadito in ogni simile circostanza.
Tutti
hanno il diritto-dovere umano e civico di interessarsi a tutto e tutti, specie
per le cose pubbliche e di essere solidali con chi subisce qualche sopruso;
perciò, tutti saranno tenuti ad opporsi al male anche denunciando e
testimoniando contro i malfattori. “Le frasi “mi faccio gli affari miei”,
“fatti gli affari tuoi” non si dovranno più dire, sono già di per sé
un’auto accusa, una dichiarazione di inciviltà e perciò chi le pronuncia
dovrà essere punito con ammenda”.
I
malfattori vanno redarguiti, ostacolati e neutralizzati e, se necessario,
evitati e isolati da tutti, e gli emancipati sono tenuti a farlo, altrimenti
questi sarebbero da ritenere corresponsabili delle loro malefatte; la normale
regola di convivenza deve essere: “Non fare il male, né permettere che
qualcuno possa farlo impunemente in tua presenza o a tua conoscenza”.
Nelle
Sezioni si dovrà educare tutti a difendere gli interessi propri, del prossimo e
della natura, dalle insidie dei malfattori e dai pericoli naturali, nel normale
rispetto generale e se, per detti scopi, la persona subisse qualche infortunio o
fosse costretta ad usare violenza a qualcuno, sarà coperta dall’assicurazione
di Stato e giustificata; e, in entrambi i casi, insignita d’onorificenza al
valore civile e sociale.
Dopo
il 18° anno, a richiesta degli interessati e previo adeguati accertamenti
sanitari, sarà conferita una fedina bicolore con certificazione attestante la
buona salute, certificazione che sarà necessaria per svolgere attività in
proprio o per essere assunti in pubblici impieghi.
Analogamente,
previo accertamenti diagnostici e corso preparatorio al matrimonio e alla
paternità, sarà conferita una fedina tricolore e relativo attestato che
costituirà valido Nulla-Osta per contrarre matrimonio.
Con
tale sistema il popolo, anziché correre di qua e di là in cerca di piaceri
effimeri e negativi e passare tanto tempo a guardare spettacoli insulsi e
diseducativi o a guardare sport competitivi e aggressivi, che non fanno altro
che intorpidire la mente o risvegliare negli animi antagonismo, violenza e
nefandezze, si troverà automaticamente, senza tanti sacrifici e rimpianti,
impegnato, in modo positivo e piacevole, a prendersi cura di sé e a risolvere
importanti problemi sociali, che sono poi le cose che più contano perché
migliorano la qualità della vita. (Oggi pare che festività e tempo libero,
anziché essere dedicati a cose positive, debbano essere riconosciuti
sacrificando, sugli altari dei falsi valori e piaceri, la vita e la felicità di
tante persone).
Con
una Sezione così attiva e vitale la maggior parte delle persone sarà portata a
trascorre, nel suo Centro, il proprio tempo libero come in una grande famiglia,
perché ognuno vi troverà qualche iniziativa coinvolgente, oltre al fatto di
trovarsi sempre in ambiente tranquillo e sicuro.
La
Sezione così architettata e funzionante influenzerà positivamente la vita
sociale, famigliare e personale di tutti i componenti, perché tutti verranno a
conoscenza dei problemi altrui, specie delle persone e famiglie in difficoltà
che dovranno essere discretamente e amorevolmente seguite dal Comitato di
Assistenza. Il tutto servirà come stimolo alla solidarietà e al buon
comportamento, giovando sicuramente all’istituzione stessa della famiglia che,
per tanti aspetti, ha vissuto e vive in modo troppo chiuso, quasi abbandonata a
se stessa, tant’è che in essa sono avvenute e avvengono ingiustizie e
violenze di ogni sorta (compreso forse anche l’omicidio, fatto poi passare per
incidente o suicidio).
La
famiglia, inoltre, per un
migliore e più piacevole modo di vivere,
non dovrebbe mai risiedere isolata, ma sempre in nuclei abitativi tipo villette
a schiera in cui vi risiedano almeno una decina di famiglie.
Nelle
Sezioni, sarà data particolare importanza al Settore preposto all’ordine e
alla disciplina;
il relativo Settore dovrà essere formato almeno da 3 unità (9 membri)
operative fisse, coadiuvate nei periodi di maggiore bisogno dai Consiglieri non
impegnati in altri settori. I responsabili, a turno e secondo le necessità,
sorveglieranno e perlustreranno tutte le zone della Sezione, relazionando, ogni
volta, lo stato di fatto costatato e riferendo eventuali irregolarità o
anomalie rilevate a chi di competenza (Consiglio Direttivo, Comitato di Pace e/o
di Assistenza).
Il Comitato
di Pace, nel caso venisse a conoscenza, in qualunque modo, di irregolarità,
abusi o disaccordi, agirà
direttamente e immediatamente allo scopo
di ristabilire la normalità e risolvere
sul nascere qualunque problema o dissidio, che lasciato a se stesso, potrebbe
degenerare; nel caso
non vi riuscisse, e la cosa fosse importante, riferirà subito al Consiglio di
Sezione il quale provvederà nel modo più opportuno, giungendo, in casi
particolari, anche a prendere immediati e opportuni provvedimenti atti ad
evitare che certe situazioni possano degenerare.
Il
Comitato di Pace potrà trattare solo controversie di lieve entità (calcolate
in moneta non oltre i 1.000 euro) e in casi di una certa gravità avrà il
dovere di sporgere denuncia al Consiglio di Sezione o agli organi superiori di
Giustizia.
Le
penalità che possono essere comminate dal Comitato di Pace alla persona
e di cui si dovrà tenere regolare registrazione sono:
1
- richiamo verbale (fatto congiuntamente da 2 Presidenti);
2
- “ scritto;
3
- denuncia al Consiglio di Sezione;
4
- “
alla Commissione Comunale o alla Corte Distrettuale.
Le
penalità che possono essere inflitte dal Consiglio di Sezione sono:
a)
sospensione
temporanea dal Centro Sociale e/o dall’incarico;
b)
denuncia
alla Commissione Comunale o alla Corte Distrettuale;
c)
esclusione
perenne da tutti gli incarichi;
d)
diffida a
frequentare il Centro di Sezione;
e)
sorveglianza
d’emergenza.
Per
considerare e giudicare una vertenza i membri che hanno qualche conflitto
d’interesse con l’oggetto in discussione o di parentela (fino al 4° grado)
con la persona in causa, dovranno essere esclusi dalla giuria, e sostituiti dai
primi disponibili in graduatoria.
I
Consigli dei vari organi e livelli, a grandi linee, sono tutti similmente
strutturati, ma ci limiteremo principalmente a considerare quelli delle Sezioni
e dei Comuni che sono i più vicini al popolo e per alcuni aspetti
importantissimi; essi sono così ripartiti:
-Gran
Consiglio Generale
-Collegio
Presidenziale
-Ministeri
o Settori (da 10 a 20 circa)
-Comitato
Esecutivo
-Commissioni
ispettive
-Commissioni
di collaudo
-Settore
dell’ordine pubblico (solo nelle Sezioni)
-Comitato
di assistenza sociale
idem
-Settore
di Soccorso sociale
“
-Comitato
di Pace
“
Funzionari
od organi operativi dal livello Comunale in su:
-Funzionari
o Segretari
-Forza
dell’ordine pubblico
-Forza
di soccorso sociale
-Commissione
giudiziaria (solo nei Comuni)
(Tutte
le norme contemplate, se non previsto diversamente, sono da applicare negli
organi di tutti i livelli, per quanto attiene ed esiste nell’ente).
I
Consigli Generali
dei vari Organi e Livelli saranno costituiti da 18 Delegati per ciascun organo
inferiore di cui essi sono formati (nelle Sezioni invece da 54 a 81 membri);
questi saranno i soli ed unici organi politici-amministrativi ad avere il potere
decisionale.
Alcuni
Delegati si assumeranno ulteriori e specifici incarichi, come Ministri nei vari
Settori; (n° 3 membri per ciascun Ministero e con pari facoltà).
Il
Collegio Presidenziale
(super Consiglio e senza diritto di voto) sarà formato da tre membri alla pari
e intercambiabili (anche se individuati come Presidente in 1^, 2^ e 3^); essi
svolgeranno le seguenti funzioni:
-rappresentanza ufficiale dell’Ente (dalla Sezione
all’ONUM);
-presidenza del Gran Consiglio;
-diritto di sollecitare il Gran Consiglio a
considerare taluni problemi;
-firma di Decreti e Leggi con possibilità di
astenersene, nel qual caso il problema dovrà essere riesaminato dal Gran
Consiglio;
-comando di tutte le forze locali e di Stato (Ordine
e soccorso pubblico e Militari).
I
Presidenti, ricoprendo una carica importante e rappresentativa ma con poteri
limitati e diversi da quelli dei consiglieri, saranno scelti (uno ogni anno) tra
il gruppo dei membri uscenti e saranno quindi gli unici a poter restare per 6
anni nello stesso Organo poi, a fine mandato, come premio, sarà loro concessa
la possibilità di concorrere nuovamente, insieme ai consiglieri uscenti, come
delegati all’organo superiore.
I
Ministeri o Settori di studio,
programmazione e lavoro, (da 10 a 20 circa), saranno ricoperti e costituiti da 3
Ministri alla pari per ciascun Settore o gruppo di Ministeri ed eventualmente
potranno essere coadiuvati da ulteriori delegati incaricati.
Si
istituirà un nuovo Ministero,
il quale si interesserà di eticità, spiritualità, informazione e
orientamento; nelle sezioni sarà formato da 3 membri ultrasessantenni con
esperienza e cultura polivalente; nei Comuni o nei Distretti, secondo le
necessità, sarà formato da una Commissione di Stato di 3 membri in possesso di
laurea in psicologia, integrata con almeno 3 esami attinenti la qualifica, ma da
subito dovrà essere istituito un corso di laurea pertinente.
Ogni
Ministero, nel proprio campo, ricerca, programma, coordina, propone, esegue e
sorveglia, ma a decidere sarà sempre l’assemblea generale del Gran Consiglio
dell’organo.
Il
Comitato Esecutivo,
è un organo variabile a seconda della materia interessata e senza alcun potere
decisionale, sarà composto dai 3 ministri del Settore pertinente; da 3
segretari o funzionari di Stato e dai 3 Presidenti di Consiglio i quali avranno
il compito di espletare e attivare le delibere del Gran Consiglio.
Le
Commissioni Ispettive
opereranno per uno o più Ministeri, secondo le circostanze, avranno diritto
dovere di espletare qualsiasi controllo di competenza; quelli ordinari dovranno
essere eseguiti almeno quattro volte l’anno e, all’occorrenza, potranno
avvalersi di consulenti esterni; qualora rilevassero delle irregolarità,
dovranno subito farle presenti al Consiglio Generale dell’ente e/o
all’Organo Giudiziario.
Le
Commissioni di Collaudo
dovranno essere istituite, secondo le necessità e all’ultimo momento e
saranno variate da un’operazione all’altra e incaricate previa estrazione a
sorte tra i membri del Consiglio liberi da incarichi e più conoscitori della
materia; anche queste potranno avvalersi di consulenti esterni.
I
Comitati d’assistenza sociale
(solo nelle Sezioni) saranno incaricati in seno ai Consigli Generali, per
seguire i soggetti bisognosi cui, negli organi superiori, provvederà, invece,
il nuovo Ministero di eticità e orientamento.
La
Forza di Soccorso sociale
- Nelle Sezioni saranno creati centri di Soccorso con attrezzatura leggera e
saranno individuati e attrezzati luoghi d’emergenza per eventuali calamità
naturali; siti che potranno essere usati come spazi verdi, Campeggio, Feste,
Fiere, Mostre, e affini, e tutta la popolazione, a partire dal 7° anno d’età,
sarà istruita, con esercitazioni annuali, ad auto soccorrersi.
I
Comuni,
Distretti, Province e Regioni, relativamente ai Settori di Assistenza Sociale,
Forze dell’Ordine e Soccorso, dovranno essere adeguatamente dotati di tante
unità o gruppi operativi attrezzati in modo da poter sopperire ad ogni bisogno
ordinario e poter fronteggiare eventuali emergenze, entro un tempo
convenientemente ragionevole.
Il
Comitato di Pace,
organo operante solo nelle Sezioni e totalmente esterno al Consiglio
direzionale, sarà formato da nove membri scelti tra il gruppo dei Consiglieri
uscenti, ne saranno rinnovati tre ogni anno e sarà presieduto, con diritto di
voto, dai 3 membri più anziani; all’occorrenza, i tre più anziani o coloro
che conoscono meglio come stanno le cose rispetto ad una contesa o vertenza
dovranno fungere da referenti.
I
Giudici di Pace quindi potranno restare in carica ulteriori 3 anni e, al termine
dell’incarico, avendo svolto una funzione alquanto ingrata, potranno
partecipare alle elezioni anche subito come elettori passivi, a differenza di
tutti gli altri Delegati e Presidenti decaduti, i quali nei successivi 3 anni
non potranno far parte dell’elettorato passivo.
Tutti
i Ministeri, le Commissioni e i posti di responsabilità, a qualsiasi organo e
livello appartengono, dovranno sempre essere formati o ricoperti da una unità
operativa formata da 3 membri e questi dovranno sempre appartenere ognuno a un
gruppo annuale e a un organo di provenienza diversa e tra loro non dovrà
intercorrere relazione di parentela più stretta del 4° grado.
I
3 membri dell’unità operativa
avranno poteri e funzioni paritari e intercambiabili anche se sono individuati
come; Coordinatore quello appartenente al gruppo del 3° anno o anziani, Segretario
quello del 2°gruppo e Aiuto quello del 1° anno.
I
membri preposti alla firma per qualsiasi atto saranno sempre 9 (3 Presidenti, 3
Ministri del Settore e 3 Funzionari o 3 Magistrati dell’organo), generalmente
saranno, però, 2 e non meno di 2 per ciascuna categoria (di solito i
coordinatori e segretari); se mancasse, però, la firma di un Presidente,
di uno dei Ministri interessati o di un Funzionario o Magistrato di Stato,
l’atto sarà rinviato, con debita relazione in 1^ istanza, al Consiglio
emittente per il riesame e se la cosa si ripetesse, in 2^ istanza, sarà rimesso
al relativo Organo Superiore, il quale dovrà prenderlo in esame con precedenza
assoluta e risolverlo entro, massimo 40 giorni; in caso di risoluzione contraria
al parere dei Funzionari di Stato o dei Magistrati il problema sarà demandato
all’organo a questo superiore, la cui decisione sarà poi inoppugnabile.
Per
ricoprire cariche pubbliche importanti quali quelle di Funzionari di Stato,
Giudici, Ispettori, Pubblica Sicurezza, Docenti e simili, sarà necessario aver
compiuto i 35 anni d’età, avere fatto studi ed esperienze appropriate ed
essere in possesso di abilitazione specifica.
Nei
Comuni si dovranno impiegare almeno 3 Funzionari (Economo, Magistrato e
Ingegnere), o più, a seconda delle necessità, e questi con diritto-dovere di
firma congiunta di 2 di loro con quelle di 4 membri eletti, per delibere,
ordini, contratti e pagamenti; firme che, come già detto, tramite relazione,
potrebbero essere negate e costituire veto e impedimento momentaneo
all’attuazione della risoluzione.
Le
Sezioni, all’occorrenza, si avvarranno della consulenza dei Funzionari Statali
del Comune.
Negli
organi superiori e intermedi opereranno 3 Funzionari, similmente al Comune, per
gruppo di Ministeri o per Ministero e comunque, tanti quanti ne saranno
necessari affinché tutto funzioni al meglio.
I
funzionari o ufficiali di Stato ed equiparati avranno il compito di collaborare,
in qualità di subalterni, come consulenti, coordinatori ed esecutori dei
Presidenti e dei Ministri eletti e questi, in caso di loro cattiva condotta,
avranno la facoltà di proporre, tramite il Gran Consiglio, al rispettivo organo
superiore, di applicare le sanzioni previste, fino alla sospensione e al
trasferimento del funzionario stesso, cose che dovranno essere attuate per
direttissima.
Sarà
compito dei Magistrati (3 membri), assegnati dal Consiglio Superiore della
Magistratura agli Enti Locali intermedi superiori, fare da consulenti e vegliare
sulla liceità di Decreti e Leggi che i rispettivi Organi intendono emanare;
a garanzia che le
Leggi approvate e da promulgare
non contrastino con quelle proprie già esistenti, con quelle degli Organi
Superiori e degli Enti confinanti, né con la Giustizia logica (diritti umani,
sociali e rispetto della natura), 2 di
essi firmeranno, insieme a 2 Presidenti e a 2 Ministri del Settore interessato;
firme che potrebbe essere negata come già contemplato.
Negli
organi superiori ogni Ministero o gruppo di Ministeri sarà curato almeno da 3 funzionari di Stato i quali
costituiranno il gruppo motore, non politico, di studio e consulenza interno,
alla cui guida sarà insediata la terna dei Deputati eletti; pertanto Ministri
e Funzionari, con la consulenza dei Magistrati aggregati al Consiglio
dell’organo, costituiranno la struttura portante di ogni Ministero, ove i
Deputati eletti (almeno 3) animeranno e coordineranno i lavori, in assonanza con
l’Assemblea Generale, od anche di propria iniziativa, presentando poi alla
Presidenza le proposte di Leggi per l’eventuale elaborazione comune, come
successivamente illustrato.
I
Magistrati accreditati al Governo Nazionale saranno almeno 9 e cureranno,
analogamente a quelle degli enti locali, la consulenza e la parte legale per le
Leggi in itinere presentando, dopo l’approvazione, la relazione al Consiglio
Superiore della Magistratura (massima autorità garante della legge e della
costituzione di uno Stato), ai cui 3 Presidenti competerà la responsabilità di
firmare le Leggi da promulgare, quale avallo di liceità (ovviamente
insieme ad almeno 2 Ministri del settore e 2 Presidenti dello Stato).
Come
già detto, il settore che detiene ogni potere e cui spetta ogni decisione è l’Assemblea
Generale dei Deputati o
Gran Consiglio, per cui sarà compito suo discutere e stabilire il programma generale e
particolare di lavoro annuale nella prima e seconda seduta che saranno tenute
ogni anno subito dopo l’insediamento dei nuovi delegati, salvo, poi,
successive integrazioni.
A
tempo debito, poi, ugualmente saranno fatti o riesaminati anche i programmi a
lungo termine (quinquennali, decennali e oltre).
Si porrà particolare attenzione e impegno ai problemi
dello sviluppo edilizio residenziale e industriale, dell’Assistenza, dei
Servizi, del Commercio e relativi siti d’insediamento, tenendo presente la
densità della popolazione e il territorio, onde ridurre al minimo il
trasferimento delle merci e la migrazione delle persone, cose che, per certi
aspetti, creano gravi/issimi problemi.
Formazione
delle Leggi
Le Leggi dovranno essere fatte dalle assemblee
Parlamentari e potranno iniziare il loro iter da una proposta avanzata dalla
Presidenza del Parlamento e da importanti organi istituzionali come; Ministeri,
Magistratura, Organo elettorale o anche da un singolo Deputato.
L’organo
o membro interessato dovrà presentare istanza-proposta di legge, con chiari
intendimenti e principi fondamentali, alla Presidenza del Parlamento e questa
avrà l’obbligo di portarla subito a conoscenza dei Deputati e di
inserirla all’o.d.g. dell’assemblea parlamentare entro la 4^ (quarta)
settimana a partire dalla data di richiesta.
Alla
presentazione, della proposta di Legge al parlamento, il relatore avrà 15
minuti di tempo per illustrarne le motivazioni con i principi basilari e lo
stesso tempo avrà anche un eventuale critico oppositore; a questi 2 potranno
seguire altri 4 replicanti (2 favorevoli e 2 contrari), i quali, però,
disporranno solo di 5 minuti ciascuno per farlo, quindi si passerà alla
votazione per l’accettazione e ammissibilità o meno, della proposta di Legge,
alla fase di studio e progettazione. (vedi
pagg. 22 e 23).
Se
la proposta riporterà meno del 15% dei consensi sarà respinta e non potrà
essere ripresentata prima di un anno, altrimenti sarà accettata e posta allo
studio per la sua dettagliata e completa stesura; a tale scopo la Presidenza
della Camera nominerà subito (entro la quinta settimana),
un’apposita Commissione parlamentare, la quale nelle tre settimane successive
appronterà la Legge nei minimi particolari ed entro la quarta (9^
dall’inizio) settimana la presenterà, all’assemblea dei Deputati.
La
Commissione parlamentare incaricata di elaborare la Legge sarà costituita da 9
(nove) Deputati divisi in tre gruppi composti da tre membri ognuno, e opererà
come segue:
-il 1° gruppo, composto dai proponenti ed eventuali
incaricati, curerà lo studio e la messa a punto della Legge;
-il 2° gruppo studierà tutte le eventuali possibili
critiche e opportune variazioni migliorative alla stessa;
-il 3° si occuperà del coordinamento generale.
I
primi due gruppi espleteranno il lavoro in parallelo, ciascuno in un’aula
equamente attrezzata, e per 2-3 ore al giorno, per due settimane, lavoreranno a
porte aperte; cioè in modo che tutti i parlamentari possano assistere,
interrogare e avanzare proposte.
Nella
terza settimana, poi, i tre gruppi, congiunti e a confronto definiranno, nei
minimi dettagli, il progetto di legge da presentare.
Il
disegno di Legge, quindi, nella quarta settimana (9^), sarà presentato
ufficialmente in parlamento, previo consegna a ciascun Deputato del relativo
plico-progetto, e sarà illustrato, con pari tempo, da parte di tre relatori,
uno per ciascun gruppo di lavoro, i quali risponderanno brevemente anche ad
eventuali domande di chiarimento che potranno essere avanzate dai Deputati, e
questi avranno, poi, tutta una settimana (10^), per studiare il progetto,
riflettere e preparare altre eventuali osservazioni e chiarimenti in merito.
Il
disegno di Legge sarà, poi, posto in discussione in Parlamento, nella settimana
successiva (11^), e saranno ammessi a fare osservazioni su di esso, per cinque
minuti a testa, circa dodici Deputati per ciascuna delle due posizioni
(favorevoli e contrari) e tre componenti la Commissione redattrice (1 per
gruppo), cui seguiranno tutte le domande di chiarimento desiderate e relative
brevi risposte.
Nella
settimana seguente (12^) la Commissione, al completo, presieduta dai Presidenti
dell’Organo, metterà a punto il testo di Legge da votare, testo che, nella
successiva settimana (13^), sarà consegnato, in parlamento, a ciascun Deputato
che lo voterà, seduta stante, restituendolo subito alla Commissione la quale
procederà allo spoglio, cui seguirà, entro il minor tempo possibile, la
dichiarazione del risultato finale. (Sembra
il caso appena di accennare che un Parlamento può contestualmente elaborare
molti disegni Leggi ).
Alcune Leggi, dopo
l’approvazione dell’organo interessato, potranno o dovranno essere inviate,
per la convalida, agli Organi base interessati (cosa che dovrà essere fatta
anche se, la richiesta venisse da uno solo di essi, entro i primi trenta giorni
dall’emanazione), i quali avranno trenta giorni di tempo per discuterla e
votarla, e se fosse disapprovata, sarà respinta all’Organo emittente il quale
per imporla dovrà ridiscuterla e riapprovarla.
La
Sezione
costituirà, per il popolo, il Centro sociale formativo e informativo
polivalente e il punto d'incontro e ritrovo più importante, come già
illustrato; vi si svolgeranno tutte quelle attività educative, culturali,
ricreative, utili e fondamentali per la formazione della personalità umana.
Il
Comune,
rispettate le disposizioni degli organi superiori e di quelli adiacenti, sarà
l’Ente locale più importante che, tra l’altro, presiede, con facoltà
decisive, al controllo e alla programmazione per lo sviluppo commerciale e
produttivo locale, nell’interesse del popolo e del territorio.
Gli
enti locali intermedi,
ognuno per il proprio territorio e popolo, faranno analogamente, per quanto di
competenza, espletando soprattutto funzioni di coordinamento generale e
controllo.
Gli
Organi amministrativi dei vari Enti dovranno essere tutti analogamente
organizzati, ovviamente ognuno in relazione alle esigenze del proprio territorio
e popolazione, affinché tutto possa funzionare al meglio per modi, tempi e
convenienza.
Le
maestranze preposte a tutela della Legge, dell’ordine e del cittadino,
svolgeranno le normali competenze agendo autonomamente in modo da tenere tutto
capillarmente sotto stretto controllo e applicando tempestivamente tutte le
soluzioni previste atte a mantenere l’ordine e la disciplina, sempre però nel
pieno rispetto per la persona e la sua dignità.
Le
forze dell’ordine,
per meglio tener tutto sotto controllo, dovranno essere statali, armate, mobili
e riunite sotto tre diversi vertici di comando, con compiti e mansioni
equivalenti, ma utilizzate in zone e settori separati, così che lo Stato possa
contare su tre forze di Controllo totalmente indipendenti, tanto da poterle
impiegare anche per controlli reciproci, incrociati e/o in forma segreta; esse
sono anche tenute ad agire in collaborazione e intesa con i Magistrati e i
Presidenti dei Consigli degli Enti locali in cui operano.
Il
Ministero della Difesa, Ordine e Soccorso è l’organo che, tramite le forze
armate dell’Esercito, della Marina, dell’Aviazione e delle altre forze
dell’Ordine militarizzate, provvede appunto, alla Difesa, all’Ordine e al
Soccorso; esso, per adempimenti ordinari opererà autonomamente e/o dietro
ordini dei Presidenti incaricati, mentre, per fatti o interventi straordinari, i
comandi potranno essere impartiti anche dagli stessi, però, soltanto dietro
esplicite risoluzioni prese dal Parlamento Nazionale o da quello Responsabile.
Lo
Stato, nel rispetto degli Organi Superiori e degli Stati confinanti,
relativamente ai propri cittadini e territorio, è l’Organo Legiferante più
importante di tutti che, in caso di emergenza e tramite il Gran Consiglio, potrà
anche emettere Decreti esecutivi; Decreti che dovranno poi essere subito
perfezionati, senza deroghe, e tramutati in Leggi da promulgare entro massimo 50
giorni.
Il
Governo dello Stato curerà, a livello nazionale, tutti i settori di maggiore
interesse (Forze di Difesa, dell’Ordine e di Soccorso - Giustizia - Estero -
Istruzione - Finanze - Lavoro - Sanità - Informazione - Legislazione generale -
ecc.), in modo che vi sia un armonico andamento e sviluppo generale delle cose
in ogni Regione e angolo della Nazione, lasciando alle Regioni solo un piccolo
margine di autonomia per gli affari locali, perché se fosse troppo ampio si
finirebbe in una situazione generale peggiore di quella passata, e cioè quella
prima della costituzione dello Stato.
I
Ministeri (circa 20 - alcuni settori possono essere accorpati) saranno stabiliti
una volta per tutte, dal Parlamento e non potranno essere creati o soppressi a
piacimento, perché settori importanti della vita sociale non possono sorgere o
sparire da un giorno all’altro e tutti dovranno funzionare perfettamente.
Le Confederazioni di Nazioni, rispetto agli
Stati e al Governo Mondiale, svolgeranno funzioni simili a quelle svolte dalle
Regioni tra gli Stati e le Province.
Il Governo Mondiale
Il
Governo Mondiale sarà l’Organo Supremo della Terra che, per qualunque
problema fondamentale, di rilevanza mondiale, Statale o Locale, come illustrato più dettagliatamente nell’introduzione,
avrà poteri su tutto e tutti, come il Governo di uno Stato rispetto al proprio
territorio e ai propri cittadini.
La Giustizia e la sua Amministrazione
Quando
un gruppo di persone decide di vivere insieme, la prima cosa che dovrà fare è
quella di stabilire un codice di comportamento cui tutti dovranno attenersi,
rispettarlo e farlo rispettare. Le regole di solito tendono a ridurre la libertà
individuale nell’interesse della collettività, stabilendo anche controlli e
sanzioni affinché tutti le rispettino.
La
Giustizia, per affermarsi, non necessitando dello sviluppo delle Scienze, ma
solo della logica basata sui principi di verità, neutralità, coerenza,
rispetto e amore, così avrebbe potuto e dovuto essere il settore di vita
sociale più avanzato e maturo, invece appare quello più retrogrado; ciò
dipende certamente dal fatto che molte persone, nonostante la Legge sancita,
preferiscono vivere nella libertà egoistica, pensando che più si è egoisti e
più si sta meglio e che ad avere la peggio saranno sempre gli altri; (come
se loro vivessero in un altro pianeta).
La
Legge-Giustizia, per avere efficacia, dovrà essere sempre immediata e gratuita,
e applicata d'Ufficio per tutti quei reati e infrazioni di cui i rappresentanti
dell’ordine vengono a conoscenza, e ciò anche se la parte lesa non
denunciasse o si opponesse, perché questa spesso lo fa per mancanza di denaro,
paura, minacce, vergogna, e simili; quindi, il malfattore non essendo
individuato né punito, continuerebbe ad agire indisturbato e a perpetrare reati
sempre più gravi e frequenti.
Si
dovrà pertanto indagare d’ufficio, con cura, anche sulle contusioni e morti
dichiarate incidenti o suicidi, onde accertare e appurare se ci fossero
responsabilità di terzi, che andrebbero comunque puniti.
Lo Stato, quindi, dovrà provvedere ad operare
massicciamente affinché tutto possa essere disciplinato e tenuto capillarmente
sotto controllo d’Ufficio, tramite le forze di polizia e dell’ordine,
facendo in modo che tutti siano incentivati, spinti e anzi tenuti a rispettare e
a far rispettare la Giustizia logica che dovrà essere sancita tramite nuove
Leggi, a partire dall’obbligo della testimonianza veritiera anche da parte
dell’indagato e dell’imputato, i quali dovranno essere tenuti a dire la verità su tutto ciò
che loro si contesta; poi se, a giudizio definito, risultassero spergiuri,
saranno condannati anche per falsa testimonianza, depistaggio e quant’altro.
I
Magistrati sono preposti a garanzia della giustizia e saranno impiegati, in
numero adeguato, principalmente nei seguenti settori:
a)
con le
Forze dell’Ordine, Polizia, Finanza, ecc. come collaboratori e consulenti;
b)
negli
Consigli e Uffici degli Enti locali, quali consulenti, controllori, notai e
affini;
c)
nelle
Preture e Tribunali di Giustizia, dove svolgono il loro primario e più
importante lavoro;
d)
nel Consiglio Superiore della Magistratura, massimo organo di Giustizia e
controllo.
Livello
locale titolo
dell’organo
tipo o grado
-Comune
Commissione
Giudiziaria
giudizio di pace
-Distretto
Corte di
Giustizia
1° grado
-Provincia
Corte di
Giustizia d’Appello
2° grado
-Regione
Corte di
Giustizia di Cassazione
3° grado
-Stato
Corte di Giustizia di Stato (casi particolari) -
-internazionalmente
-Stato
Corte di
Giustizia di
1° grado
-Confed.ni
di Stato Corte di Giust.
Fed.le “
2°
grado
-Governo
Mondiale Corte di Giust.
Mond.le “
3°
grado
In
questi ultimi tre organi, per i casi in cui fosse necessario andare al 2° o al
3° grado, restando nello stesso livello, saranno rinnovate totalmente le corti
giudicanti e le istruttorie ripartiranno da zero.
Le
vertenze o cause
trattate da qualunque Organo o Corte giudicante, relative al giudizio finale su
cose o persone, per essere definitive, dovranno riportare il giudizio condiviso
di almeno l’80% dei giudicanti, ma se dopo la 5^ votazione il caso pur non
raggiungendo l’80%, presentasse il 25% di colpevolisti, la causa dovrà essere
demandata all’organo Superiore e solo il giudizio di 3°grado, con tale
risultato, avrà la facoltà di assolvere, per insufficienza di prove; il
giudizio emesso dal tribunale di 3° grado sarà comunque esecutivo e
inappellabile.
Per
le vertenze di poca entità discusse prima in sede di Sezione e/o al Comune, il
3° grado sarà rappresentato dalla corte Distrettuale.
La
Commissione Giudiziaria del Comune
sarà costituita dai tre funzionari di Stato del Comune (Segretario, Magistrato
e Ufficiale Sanitario), o da un’apposita unità giudiziaria composta da: magistrato, ispettore
e vice ispettore e tratterà ricorsi e vertenze che non comportino pene
superiori a 2.500 euro.
I
magistrati, sentite le parti in causa, eventuali testimoni, referenti Popolari
membri dei Comitati di Pace pertinenti (eventualmente, 3 della sezione
dell’imputato, 3 della sezione della parte lesa e 3 della sezione ove fosse
avvenuto il fatto), giudicheranno l’accaduto per direttissima.
Al
fine di semplificare le cause, per le testimonianze per cui non è
indispensabile il confronto diretto, si riterranno valide e sufficienti le
dichiarazioni rese e sottoscritte in sede di istruttoria.
Le
corti di 1°, 2° e 3° grado dovranno essere formate da un gruppo giudiziario
composto da tre unità operative indipendenti (9 membri) e ogni unità dovrà
essere formata da 3 membri (1 Magistrato coordinatore, 1 ispettore di polizia e
1 vice ispettore): una unità fungerà da coordinatrice neutrale, una da accusa e una da difesa; tutte saranno autonome e con incarico di
indagare e istruire la vertenza onde appurare la verità.
Ultimata
l’istruttoria, ascoltate le parti, gli eventuali testimoni, e l’avvocato di
parte, che dovrà anche giurare di operare, in primo luogo, per la verità e la
Giustizia, si svolgerà il dibattito finale e la giuria al completo composta dai
9 componenti la Corte, gli eventuali testimoni fondamentali e l’avvocato di
parte, emetterà il verdetto di cui, in parte, sarà anche responsabile.
I
giurati, oltre alla colpevolezza o innocenza dell’imputato, dovranno
attribuire all’eventuale condannato anche una percentuale di colpevolezza, in
base alla quale sarà poi calcolata, dai 3 magistrati, la pena da comminare e i
voti dei giurati saranno segreti, ma in caso d’errore, i componenti la
giuria e testimoni, responsabili della condanna, saranno tenuti a rispondere
tutti insieme del 5% della pena quantificata in denaro, e l’avvocato di parte
in misura tripla. (Per la segretezza del voto vedere a pag. 24).
Nessun
innocente dovrà essere mai più condannato. Per condannare una persona si dovranno acquisire prove, testimonianze
o confessioni inconfutabili; un indagato non potrà essere condannato neanche a
seguito di sua confessione non convalidata da prove o testimonianze
assolutamente incontrovertibili, perciò si indagherà a tutto campo e su tutte
le parti, in questione, onde appurare il preciso responsabile.
Se
una persona venisse condannata ingiustamente, la pena subita dovrà essere
quantificata in moneta e ricompensata col decuplo della somma stimata, e
parimenti essere riabilitato con grande risonanza.
Le
Vertenze per questioni Civili o Penali dovranno essere espletate per
direttissima e al più presto; pertanto si farà in modo che i gradi di
giudizio, quando necessari, per le controversie semplici siano svolti tutti e
tre nell’arco di tempo che va da 3 giorni a 6 settimane, dal giorno in cui
l’autorità giudiziaria è venuta a conoscenza del fatto; per quelle
complicate nell’arco di tempo che va da 3 settimane a 6 mesi e per quelle
internazionali e intricatissime nel tempo che va da 6 mesi a 2 anni.
In
ogni sede giudiziaria dovranno essere attivate tante corti di giustizia quante
ne saranno necessarie per smaltire tutte le vertenze e i processi con gli
eventuali tre gradi di giudizio, nei tempi anzi detti.
Attuazione
della pena -
A giudizio definitivo, di ciascun grado, la pena irrogata va subito applicata e
il ricorso da parte dell’interessato non sospende la sua applicazione.
Ricorso
contro i giudizi - Le
parti interessate possono ricorrere al grado superiore di giustizia solo in caso
di nuove affidabili prove o testimonianze; se però il nuovo giudizio verso
l’interessato fosse uguale al precedente o meno favorevole, la pena o il
beneficio saranno rispettivamente aumentata o ridotto del 15% rispetto al primo
giudizio, oltre a quanto stabilito dal nuovo giudizio.
(Una
vertenza o processo può essere fatta/o sia per essere scagionato da una colpa,
sia per avere una riduzione di pena, sia per avere una maggiore somma, come
rimborso, per danni subiti).
Il
Consiglio Superiore della Magistratura o massimo organo Giudiziario di Stato,
garante della Legge e della Costituzione, sarà formato dai più illustri e
venerabili Magistrati e dipenderà solo dalle Leggi di Stato.
Il
numero di Magistrati delegati al C.S.d.M. saranno tanti quanti ne sono necessari
affinché tutto funzioni nel modo più pratico e celere possibile, ma non meno
di 27, più 3 Presidenti e questi con diritto di voto.
Il
C.S.d.M., tra l’altro, avrà le seguenti competenze e funzioni:
-corte Suprema di Giustizia di Stato, per fatti, cose
o personaggi i cui reati non rientrano tra quelli comuni, giudicabili dalle
corti ordinarie, per i quali rappresenterà la Corte di 1^ grado;
-rapporti Legali internazionali;
-presentare al Parlamento eventuali proposte o
petizioni per abolire o istituire Leggi;
-controllo delle varie Corti di Giustizia;
-nomina dei magistrati da accreditare presso gli Enti
locali e affini (3 Magistrati con funzioni di consulenza e firma per le relative
Leggi da adottare e promulgare);
-avallo delle Leggi dello Stato, con 2 firme
dei suoi Presidenti unite a quelle di 2 Presidenti della Repubblica e di 2
Ministri del settore pertinente, a garanzia che esse non sono in contrasto né
con la costituzione, né con quelle esistenti, né con quelle degli Organi
Superiori o di Stati confinanti e né con la Giustizia Logica (diritti umani,
sociali e rispetto della natura); nel caso però in cui il Parlamento emanasse
leggi restrittive sui poteri del C.S.d.M., queste diverrebbero operanti senza le
predette 2 firme; tali Leggi però dovranno aver riportato in Parlamento il
consenso di almeno il 90% dei Deputati ed essere firmate chiaramente dai 3
Ministri della Giustizia e dai 3 Presidenti della Repubblica i quali dovranno
aver depositata la firma presso il C.S.d.M. all’inizio del loro mandato.
L’istituzione
e la sede del C.S.d.M. dovranno costituire e rappresentare una specie di Tempio
di Stato in cui ad essere venerata è la Giustizia neutra, rappresentata dai
suoi 3 Presidenti; tale sede dovrà essere imponente e maestosa con ampio parco
o giardino (tipo una cittadella), totalmente autonoma, con guardie proprie
indipendenti dallo Stato e con residenze annesse per tutti i Consiglieri e
relative guardie.
Il
Ministero della Giustizia dovrà essere ubicato in sede diversa da quella del
C.S.d.M. o comunque sistemato in modo totalmente separato e indipendente.
La
Magistratura dovrà essere rispettata anche in tutte le sedi locali e qualsiasi
indagato convocato (nessuno escluso), dovrà presentarsi in tali sedi senza gran
seguito; potrà essere accompagnato al massimo da 2 avvocati e da 2 familiari.
I
Magistrati delle Corti di Giustizia non dovranno avere meno di 40 anni d’età,
dipenderanno direttamente dal C.S.d.M. e dovranno mantenere una condotta
irreprensibile come fossero “Sacerdoti di Stato”, in quanto garanti della
Legge; essi godranno pertanto di un alone di rispetto e protezione particolare
che si concretizzerà, tra l’altro, con la maggiorazione di un quarto e fino
al raddoppio della pena, per chi dovesse attentare alla loro sicurezza o dignità
per motivi professionali; ugualmente sarà anche per i Deputati e per le forze
dell’Ordine pubblico.
La carriera dei Magistrati dovrà svolgersi
gradualmente partendo dagli Organi Giudiziari Minori (Enti locali, forze di
polizia, dell’ordine e affini) e passando alle corti di giustizia superiori
tramite concorsi per esami, meriti e titoli; potranno entrare a far parte del
C.S.d.M. solo i Magistrati d’età superiore a 55 anni e tutti i ruoli (1^, 2^
e 3^ classe) saranno aggiudicati tramite elezioni annuali interne e quelli di
Presidenti non potranno essere ricoperti da membri con meno di 60 anni d’età.
Leggi relative alla Prescrizione, Immunità,
Grazia, Amnistia, Sanatorie, Condizionale, Indulto, Condoni e simili,
servono solo a favorire i malfattori e incentivare abusi, soprusi e violenze
d’ogni sorta; casi eccezionali, come la “Grazia”, dovrà essere competenza
solo del Parlamento di Stato. Si parla tanto di Giustizia e non si aboliscono ma
si mantengono Leggi che furono fatte proprio per impedire l’applicazione
della Giustizia su nobili, ricchi, potenti e favoriti.
Nella
Legge sembra esserci pure una grave lacuna circa il “reato di minacce e/o
persecuzione” in quanto, finché esso non viene provato, in qualche modo,
lo Stato pare non prendere provvedimenti, e quando si ha la prova, spesso questa
è tragica, per cui non è più tempo. Ciò detto penso che, ad ogni seria
denuncia, anche senza prove, lo Stato dovrebbe prendere gli opportuni
provvedimenti e indagare, se poi risultasse una pura falsità del denunciante
questi andrebbe punito severamente.
Si
dovranno fare leggi molto più aspre e restrittive, per tutti gli abusi e
soprusi, plagio compreso, al fine di ridurre di molto i reati premeditati e
programmati (alcune leggi attuali sono di una indulgenza sconcertante).
La Legge potrà essere blanda solo nei confronti dei ladruncoli bisognosi.
Lo Stato dovrà fare in modo di punire sempre
e comunque, senza eccezione e senza limiti di tempo e luogo, tutti i malfattori,
e per combattere e stroncare le associazioni a delinquere si dovranno fare Leggi
di corresponsabilità parentali per complicità, favoreggiamento e depistaggio;
infatti, a volte, sono addirittura questi stessi a nasconderli e a sostituirli
nelle attività criminose.
Lo Stato perseguirà, pertanto, conviventi e
parenti di 1° e 2° grado dei malviventi accertati, sospetti di complicità,
compresi quelli acquisiti, con la privazione dei diritti civili, la destituzione
da impieghi pubblici e il sequestro dei beni acquisiti in modo dubbio agli
stessi e ai parenti fino al 4° grado, ivi compresi anche eredi e beneficiari
esterni; riguardo ai latitanti ipotizzabile anche gli arresti domiciliari dei
parenti di 1° grado.
Per
ridurre al minimo il numero e la gravità dei reati serve disciplina, controllo,
prevenzione, repressione, immediatezza dei processi e pene severe da scontare
integralmente - Si pensi agli abusi in edilizia, perpetrati quasi tutti per
omissioni comunali nel provvedere le aree apposite, mancanza di controlli e
leggerezza, a limite che dopo gli abusi, anziché punire come dovuto, si
concedono sempre sanatorie.
Si dovranno condannare anche tutti quelli che
si oppongono alla forza pubblica per non far catturare una persona e quelli che
inveiscono, in modo grave, con parole o scritto, contro i giudici per condanne
inflitte.
Su
tutti i latitanti condannati per gravi reati, oltre a quanto detto e
l’esproprio di tutti i beni, dovrà essere posta una consistente taglia e, nei
confronti dei responsabili d’omicidio, senza condizioni (vivo o morto).
A
chi favorisce la cattura di un pericoloso latitante, lo Stato, oltre a un
consistente premio, dovrà assicurare anche riservatezza e protezione.
Le
pene da attribuire per i misfatti commessi in complicità di altri
dovrebbero essere triplicate, rispetto a quelle previste per reati commessi da
singola persona, e per quelli commessi da organizzazioni a delinquere
decuplicate sia per i mandanti che per gli esecutori.
La criminalità organizzata, per la società,
rappresenta la gramigna umana, e pertanto lo Stato combatterà e
perseguirà gli affiliati, con ogni mezzo (ergastolo a vita senza indulgenze
e senza condoni), così da renderli perfettamente, perennemente e indubbiamente
innocui.
Ugualmente dovranno essere resi perennemente innocui,
con la dovuta maggior sorveglianza e restrizioni, gli irascibili, gli instabili
e gli irresponsabili perché questi sono più pericolosi di tanti altri, e
quindi nessuna indulgenza per infermità mentale, ma il contrario!
La
pena di morte dovrà essere abolita, ma i colpevoli d’omicidio premeditato o
volontario dovranno essere condannati all’ergastolo a vita e senza più
uscirne.
I
colpevoli di gravi reati, violenze e truffe, non dovranno più abitare né
frequentare il Comune ove risiedono le loro vittime o relativi parenti fino
al 2° grado, e in caso di incontri casuali niente sguardi né ammiccamenti; se
denunciati, perciò, saranno sanzionati duramente.
La
pena, per reati minori, dovrà tendere a punire e rieducare il colpevole,
impegnandolo in un adeguato lavoro retribuito.
La
dignità del reo
dovrà essere rispettata nel fisico e nello spirito, pertanto, in caso di
reclusione, avrà diritto di essere trattato dignitosamente e di trascorrere il
tempo diviso tra lavoro, istruzione, cura del corpo e dello spirito.
Relativamente
ai reati commessi da minorenni, essi dovranno essere giudicati
normalmente e per quanto concerne la pena sarà ripartita tra l’esercente la
patria potestà e minorenne, secondo il prospetto illustrato nel capitolo
“Sezione” (pag.29).
Inoltre, a scopo educativo e deterrente, una
certa corresponsabilità reciproca (specie morale) per eventuali reati, dovrebbe
sempre restare tra parenti diretti e acquisiti fino al 4° grado, ed anche tra
amici; saranno poi i giudici a stabilirne grado e sanzioni.
Nel caso in cui i
responsabili di un minorenne o di persona minorata facessero atto di
disconoscenza nei suoi confronti, essi non saranno più tenuti a risponderne e
ciò comporterà l’interessamento del tribunale e dei relativi organi sociali
che dovranno prendersene cura.
I
diritti di inviolabilità personale e domiciliare, quando le forze di
polizia o dell’ordine hanno ragioni fondatissime per credere che si stia
perpetrando un reato, o che si occulti qualcosa, o che possa essere fatto
sparire un corpo di reato, sempre col dovuto rispetto, potranno essere
ignorati.
Prima
di irrogare una grossa pena ad uno straniero, per reati non logici, come
omicidio, violenza, furto, vandalismo e simili, i magistrati dovranno informarsi
sulle leggi che regolano il problema nel paese da cui l’imputato proviene e
tenerne conto, sia pure parzialmente, sia nel dichiararne la colpevolezza, che
nell’attribuirgli la pena.
Per reati i cui danni possono
essere risarciti o ripristinati, la polizia farà scattare immediatamente il
ripristino o l’indennizzo e tratterà il reo o contravventore secondo le
disposizioni di legge.
Relativamente
alle mancanze o infrazioni risolvibili col pagamento di ammende, la somma da
pagare non dovrà essere quantificata in moneta, ma in ore, mesi e anni di
lavoro, pertanto sulla notifica di
pagamento dovranno esserci riportate le ore o i giorni da pagare, poi il
trasgressore, fatti i conteggi rispetto al proprio reddito, pagherà la somma
spettante, entro il giorno stabilito,
allegando la certificazione che attesta il proprio reddito;
in caso di ritardo nel pagamento scatterà la mora automatica pari all’1% per
ogni giorno di ritardo e dopo 100 giorni, in caso d’insolvenza, sarà attuato
il pignoramento di un capitale pari al triplo della somma dovuta.
Tuttavia
chi lo richiede potrà pagare col proprio diretto lavoro personale ed esso dovrà
essere svolto presso strutture pubbliche; coloro che, invece, non hanno alcun
reddito saranno obbligati a pagare con il proprio lavoro personale.
I
reati tentati e mancati
dovranno essere puniti in base al danno che l’autore si prefiggeva di
causare, o che avrebbe potuto determinare, e non in base al danno
effettivamente arrecato, ciò può essere attuato per quanto riguarda il
pagamento dei danni, ma non per la pena.
Per
danni o reati non sanciti nella legge i giudici applicheranno pene e condanne
simili a quelle previste per danni o reati affini e nulla dovrà restare
impunito.
Due
dei peggiori mali della società sono la corruzione e l’omertà; essi devono
essere prevenuti e osteggiati, educando la persona fin da bambino ai veri valori
di verità, serietà e di onestà.
L’onesto
solitamente viene ritenuto incapace e stimato sciocco, mentre il disonesto è
ritenuto svelto e viene rispettato se non addirittura onorato; la cosa, dal
punto di vista educativo, per la gioventù, è estremamente nociva e quindi si
dovrà fare di tutto per cambiare tale modo di pensare.
Nell’uomo
sembra che l’egoismo e la sopraffazione siano innati perché essi emergono fin
dalla più tenera età, perciò, fin dai primi anni di vita, si dovrà infondere
nei bambini i valori del rispetto, della verità, della giustizia e della
solidarietà, e comunque certamente a partire dal primo giorno di scuola,
ambiente ove, a volte, il bambino che chiede all’educatore giustizia per
i soprusi di
qualche compagno, anziché ottenerla viene ignorato, e quindi deriso dai
compagni; in tal modo si sviluppa ancor più il senso della prepotenza e del
farsi giustizia da sé e non avremo mai uomini dignitosi e onesti disposti a
testimoniare o a difendere la legalità e l’oppresso.
Lo
stesso dicasi in relazione al servizio militare, che dovrebbe essere il periodo,
per eccellenza, in cui il giovane matura, invece nell’ambiente, a volte, si
commettono soprusi e violenze varie, al punto che qualcuno vi trova perfino la
morte.
Pertanto
tutti gli ambienti, nessuno escluso, dovranno essere trasparenti e costantemente
sorvegliati dalle autorità a ciò preposte e dalla Sezione sociale in cui
essi si trovano.
Nelle
scuole e nelle comunità, specie quelle giovanili, onde incentivare il buon
comportamento e avversare quello cattivo, si dovrà escogitare di tutto, anche i
ciondoli a distinzione di buoni e cattivi, eliminando così lo scandalo d’oggi
che, in nome dell’insulsa riservatezza e della non discriminazione, tende a
non fare alcuna differenza tra buoni e cattivi, tra bene e male, salvo
lamentarsi poi degli effetti nefasti generati; anzi esse sembrano fatte più per
favorire chi non si impegna nei propri doveri che chi si impegna, più i
disonesti che gli onesti!
Lo
Stato, per scoprire la verità e forzare le persone a dirla, a denunciare e a
testimoniare, laddove fosse certo che qualcuno ha visto o sa, ma rifiuta di
rendere dichiarazione, denuncia o testimonianza, dovrebbe punirli con la massima
pena prevista per reticenza, complicità e favoreggiamento; inoltre, per
favorire denuncie e testimonianze, a chi le effettua, assicurerà riservatezza e
protezione anche col raddoppiare e fino a decuplicare la pena a chi osasse
minacciarli o attentare alla sicurezza loro o dei loro cari fino al 3° grado,
compresi quelli acquisiti.
Nei
reati in cui sono coinvolti maggiorenni e minorenni, ai maggiorenni e/o maggiori
responsabili, oltre alla propria pena, dovrà essere aggiunta, anche metà
dell’eventuale pena irrogata ai minorenni, senza, però, detrarla a questi né
ai responsabili.
In
sintesi il sistema tende a rendere ognuno custode e controllore del suo prossimo
e di quanto lo circonda, difensore della giustizia, accusatore del reo e del
male, e chi non lo facesse, se scoperto, sarebbe perseguito come favoreggiatore
e complice diretto o indiretto del male; così stabilendo, tutti sarebbero
spinti, interessati e incentivati ad operare a favore del bene e contro il male.
Se il
male dilaga la colpa è certo anche degli onesti, perché i malfattori, per
meglio riuscire nei loro intenti delittuosi, si coalizzano in gruppi, mentre i
buoni anziché coalizzarsi, per meglio opporsi apertamente al male, si lamentano
soltanto, e magari anche di nascosto, senza pensare che così facendo si rendono
favoreggiatori indiretti dei malfattori. In sostanza lamentarsi,
accademicamente, senza fare, in pratica, nulla di concreto in parole od opere,
per arginare e contrastare i malfattori, significa esserne mutamente complici:
“chi non è contro di me è con me - chi non è contro il malfattore, è a
suo favore”.
A
tale scopo come incentivo è anche opportuno istituire la giornata commemorativa
di tutti coloro (noti e ignoti), che con coraggio e abnegazione si sono battuti
in qualsiasi modo a difesa della giustizia e della dignità umana, pagando, a
volte, perfino col sacrificio supremo, e attribuire loro in ogni Comune una Stèle-monumento
a ricordo.
Tra
l’altro è anche necessario procedere alla moralizzazione generale
dell’uomo, perché in quasi tutti noi è insito il germe dell’egoismo, più
o meno aperto o nascosto, che ci fa desiderare di prendere o di fruire beni
altrui o sociali senza averne diritto e ci stimola a non fare e a non dare ciò
che invece è doveroso.
E’
necessario perciò operare anche negli ambienti di lavoro pubblico (ove molti
lavoratori pretendono i diritti ed eludono i doveri), attuando la valutazione
del lavoratore in merito a: condotta, orario, assenze, impegno e prestazioni, e
introducendo anche la compilazione del diario orario di lavoro personale
in cui registrare il lavoro svolto mezz’ora per mezz’ora e attribuendo quindi mensilmente un premio o una
sanzione che dovrebbero aggirarsi + o – intorno al 20% della retribuzione.
Tra
l’altro, negli ambienti di lavoro, è anche opportuno attuare l’avvicendamento annuale di un terzo delle
maestranze, tramite trasferimento obbligato a turno e non permettendo poi ai
medesimi di tornare nello stesso posto prima che siano trascorsi almeno 15 anni
da che l’hanno lasciato. Ovviamente, affinché le attività o la produzione
non abbiano a soffrirne, tutte le maestranze dovranno saper svolgere almeno tre
mansioni diverse, nell’ambito dello stesso settore.
L’avvicendamento
di un lavoratore su tre, ogni anno, oltre ad eliminare tanti risvolti negativi
dati dalla lunga permanenza in una stessa sede (incompatibilità ambientale),
arricchisce professionalmente sia la persona che gli ambienti e determina anche
una maggiore circospezione e rispetto, cose che rendono sicuramente pure meno
probabili eventuali accordi tesi al malaffare. (E’ risaputo che per operare
il bene basta farlo, mentre per fare socialmente il male occorre, quasi sempre,
la complicità tra due o più persone).
Negli ultimi decenni in nome della
riservatezza, della non discriminazione e del rispetto, usati a sproposito,
anziché incentivare il bene si è finito per facilitare il male, pertanto per
favorire l’onestà e la verità tutto dovrà essere trasparente, anzi,
quando si tratta di fatti o cose che possono costituire inganno, truffa o
pericolo per il prossimo o per la collettività, dovrà essere un obbligo
riferirle e parlarne.
La tanto denigrata diceria
è, a ragione, il primo deterrente e freno contro il malcostume per cui è un
bene che ci sia, e chi non vuol far parlar male di sé non deve fare altro che
comportarsi bene, perché tutti hanno il diritto, e in certi casi, a
salvaguardia del bene comune, il dovere di parlare e di riferire ciò che
hanno visto e/o udito.
Chiunque,
però, riferisce o rende pubbliche delle notizie o dei fatti su persone o enti,
a richiesta dei tutori della Legge o dei diretti interessati, è obbligato a
dirne anche la fonte da cui le ha apprese, senza che per questo gli interessati
debbano ricorrere alla magistratura, nel qual caso il divulgatore,
indipendentemente dal fatto che la notizia sia vera o falsa, sarà accusato e
condannato solo per essersi rifiutato di rivelare la fonte delle notizie.
Il
segreto professionale, per le notizie sparse ai quatto venti, è illogico e
perciò illegale; non può essere assolutamente paragonato a quello del medico
personale o del confessore, in quanto ognuno potrebbe inventare e dire cose per
influenzare il prossimo a proprio piacimento.
In
nome della Giustizia, della verità, e della trasparenza anche il segreto
d’Ufficio dovrà essere abolito, salvo quando la cosa può nuocere alla
buona riuscita di indagini, operazioni di polizia, o ad altra eccezionale buona
causa.
Comunque le informazioni sociali da diffondere
pubblicamente non dovranno più essere date da semplici operatori del settore,
ma potranno essere date esclusivamente da persone preposte a fare da porta voce,
e i fatti e/o le situazioni dovranno essere riportati nel modo più veritiero e
neutro possibile.
P
A R T E Q U A R T A
Note e normative varie
L'uomo
dovrà cercare di produrre ciò di cui necessita, tramite il lavoro e
l'inventiva, consumando meno risorse naturali possibile e dovrà cercare di
riciclare tutti i suoi rifiuti e di incenerire quelli non riciclabili, senza
alterare l’ambiente e ciò che non può essere riciclato o incenerito non dovrà
neanche essere prodotto, specie se inquinante o pericoloso; non si può
avvelenare il proprio cibo o minare la propria casa.
Nessuna persona valida dovrà vivere come parassita,
ma tutti dovranno impegnare il loro tempo in attività tendenti direttamente o
indirettamente a produrre benessere materiale o intellettuale altrimenti altri
sarebbero costretti a lavorare per loro e comunque il tempo non dovrà mai
essere utilizzato in lavori o passatempi negativi.
Si
parla sempre di libertà pensando alla propria, ma non a quella altrui;
ci si lamenta dei mali che affliggono i popoli, però non si pensa né si dice
mai che la schiavitù generata oggi dai rapporti commerciali è molto più
estesa e peggiore di quella del passato.
Oggi
sulla terra e perfino in seno agli stessi Stati ci sono alcuni che in un'ora di
lavoro guadagnano ciò che altri ne impiegano decine, centinaia o migliaia,
per non parlare poi delle manovre in borsa, col mercato azionario, cosa che
dovrebbe essere certo abolita.
Nelle
Nazioni più ricche si stanno moltiplicando le malattie da sovralimentazione e
si distruggono derrate alimentari per sostenerne i prezzi, mentre si convive con
miliardi di persone che soffrono e muoiono di fame, senza fare nulla per
aiutarli, ma anzi continuando a sfruttarli.
Per
una più equa distribuzione del reddito, tra l’altro, sarà vietato a tutti
(lavoratori e pensionati) di fare, oltre al normale, altro lavoro o dello
straordinario; 3-4 persone che fanno lo straordinario rubano un posto di lavoro
causando tutto quel che ne consegue, perciò oltre il lavoro regolare sarà
consentito fare solo del volontariato, ma senza alcun tipo di compenso.
La
regola naturale “lavorare tutti, lavorare meno in relazione alle
circostanze” per l’uomo industrializzato sembra non esistere.
La
facoltà di poter accrescere a dismisura i propri averi o il proprio reddito
genera la maggior parte dei contrasti e dei mali sociali; essa perciò dovrà
essere opportunamente limitata.
La gente di idee liberiste ed egoistiche
invece sostiene che essa genera solo benessere; certo, ma quello individuale,
famigliare e di gruppi, a discapito dei consumatori e soprattutto dei
disoccupati e dei lavoratori di basso livello.
La
libertà incondizionata, che consente di avere un reddito o un capitale
molto superiore al fabbisogno personale e famigliare, determina l’automatico
arricchimento di pochi a discapito di molti e allarga sempre più la disparità
fra persone, ceti e Nazioni diverse, generando ogni tipo di contrasto e
malessere sociale; se non fosse stata vietata la poligamia, forse la legge
umana più giusta che esiste, gli uomini più potenti si approprierebbero
anche di un gran numero di donne, alla stregua di certe specie animali,
sfruttandole a piacimento e causando anche in questo settore gli stessi
squilibri e contrasti generati oggi dalla proprietà e dal reddito. Si
osservino, invece, gli animali monogami che usano vivere socialmente e senza
spiccato senso del territorio; essi sono, di solito, gli animali più pacifici e
tranquilli di tutti.
I
guadagni personali troppo elevati causano, tra l’altro, la distorsione dei valori e spingono alla produzione di
beni inutili e nocivi a discapito di quelli indispensabili e necessari,
determinando così un vizioso ed esagerato costo dei secondi, cosa che poi va
sempre a scapito dei più bisognosi.
Il
presente sistema
inizialmente prevede che nessuna persona debba avere un reddito netto superiore
a circa 200 mila euro annui, o un capitale superiore a 6 milioni di euro; detti
limiti dovranno poi essere riconsiderati ogni anno e abbassati fino al punto da
permettere che i meno abbienti possano avere la possibilità di condurre una
vita decorosa e dignitosa. In pratica, per la proprietà privata e di società,
si dovrà adottare il principio anti-poligamia, così che ognuno possa avere la
propria casa e la propria attività indipendente o in cooperativa.
Il
reddito dato dalla moneta per inerzia, o da un capitale perché qualche altro lo
gestisce per conto del proprietario, è un altro stratagemma ideato per far
crescere automaticamente il capitale di chi possiede molto a discapito di chi
possiede poco o niente e genera da un lato parassitismo e dall’altro miseria e
schiavitù.
Il
reddito non viene prodotto dall'inerzia o dal capitale, che esiste in natura e appartiene a tutti, ma è
generato soltanto dal lavoro (manuale e intellettuale), di conseguenza coloro
che hanno accumulato grandi capitali lo hanno fatto certamente alle spalle dei
lavoratori e dei consumatori, anche se, apparentemente, in modo legale.
Il
denaro di per sé non dà alcun reddito, pertanto per tenere del denaro depositato in banca si dovrebbe pagare una quota
per il servizio di custodia, per cui ammesso e non concesso che esso possa dare
un reddito, questo dovrà essere trattenuto dalla banca a titolo di rimborso
spese di custodia.
Il
denaro preso in prestito dalle banche dovrebbe, pertanto, costare solo in
relazione alle spese di gestione e non anche all’interesse da dare al
proprietario; in tal modo il prezzo del denaro sarebbe molto più contenuto
(1/2%) e non causerebbe tanti guai.
I
redditi per diritti di brevetto o d'autore dovranno dare un utile limitato nel tempo e quantificato al massimo al
triplo delle spese sostenute per realizzare il prodotto; l’uomo ha per
natura il diritto di vedere, sentire e imitare e/o riprodurre; chi non vuole
essere visto, udito o imitato, ha soltanto il diritto di nascondersi al chiuso e
di non essere spiato. (Cristo disse: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”
– Matteo 10,8).
La libera e continua lievitazione dei prezzi,
proprietà illimitate, gli interessi sul denaro in deposito, il reddito per
affitto di capitale e per diritti d’autore o di brevetto, sono tutte cose che
determinano l’automatico arricchimento di pochi a discapito di molti, oltre a
determinare produzioni di cose inutili, parassitismo, sperpero, miserie e
guerre.
I
beni naturali (terra, sottosuolo, acqua, aria, cielo, ecc.), prima di
appartenere ai privati o a società, appartengono a tutti, pertanto il privato
dovrà poterne disporre solo limitatamente alle necessità proprie e famigliari,
previa autorizzazione e pagamento di tassa (affitto) allo Stato, a condizione
poi di non ledere interessi altrui o comuni; uso che potrà anche essere
revocato per pubblici bisogni (e ciò deve intendersi anche per singoli
cittadini).
Il
privato avrà pieno diritto di proprietà solo sugli immobili realizzati
dall’uomo e sulla circostante zona di rispetto; beni che, tuttavia, per
imprescindibili necessità sociali, potranno anche essere espropriati.
Il
valore dei terreni, inoltre, dovrebbe corrispondere all’incirca al loro
reddito netto dell’ultimo decennio; attualmente il prezzo dei terreni, in
prossimità dei luoghi urbani, è ingiustificatamente esorbitante e ciò va a
influire negativamente sul prezzo delle abitazioni o di quanto vi si realizzi.
Per
evitare qualsiasi speculazione ed abuso, in merito, i Comuni dovranno
espropriare i terreni necessari ai bisogni sociali, al prezzo anzidetto,
realizzarvi le infrastrutture adeguate agli usi previsti e rivenderli ai privati
al prezzo di realizzo.
La qualità della vita negli agglomerati
urbani, per
molti aspetti, è misera e non dignitosa a causa del sovraffollamento; ciò
spesso determina anche parte del cattivo comportamento umano, similmente agli
animali in gabbia; si dovranno, pertanto, favorire abitazioni fatte più a
misura d’uomo (villette a schiera o singole di circa mq 180/200, su una
superficie di terreno di mq 250/500 e totalmente indipendenti, in modo che ogni
nucleo famigliare abbia anche una piccola area di terreno privato da utilizzare
come sano e fortificante passatempo).
(Sappiamo
perché in passato costruivano i centri abitati sui dirupi o cime dei colli e
con strade strette, ma non si capisce perché oggi si costruiscano città in
verticale alte e profonde; forse perché sarebbe troppo semplice ed economico
costruirle in orizzontale e troppo comodo e bello abitarvi!).
Industrializzazione
e benessere pare abbiano fatto impazzire l'uomo, in quanto non cerca più il vero bene umano,
ma solo il piacere sfrenato, e l’apparire superiore al prossimo, necessitando
così sempre di maggior denaro che cerca di ottenere lavorando, producendo e
consumando più che può, e forse, per creare maggior giro di moneta, è giunto
perfino a distruggere la natura, se non addirittura a fare guerre. Sembra non si
debba neanche pensare che l’uomo, consumando meno e lavorando meno, potrebbe
stare anche meglio.
(Con
l’attuale filosofia egoistica, se uno scoprisse che pensando, qualche minuto
al giorno, a una cosa ”x”
si potrebbe vivere bene solo respirando aria naturale, senza bisogno d’altro,
subito farebbero sparire e la persona e l’idea-scoperta, affinché tutto resti
così com’è).
Se
producessimo più beni fondamentali
e meno cose inutili e nocive; se consumassimo in modo più ponderato e sobrio,
se lavorassimo tutti e ognuno di meno, avremo più tempo disponibile da dedicare
alla cura personale del corpo e dello spirito e quindi avremo anche più salute,
serenità e felicità; ciò però non sosterrebbe il gioco agli egoisti i quali traggono
i loro profitti soprattutto dal circolo vizioso, massiccio e veloce tra
produzione, vendita e consumo ed è per questo che stanno sempre lì a
sollecitare, con ogni espediente, il popolo a consumare di più, per produrre di
più, per vendere di più e così all’infinito, come se consumismo fosse
sinonimo di libertà e serenità e non di schiavitù.
In
natura, quasi tutte le cose, per un giusto equilibrio, hanno un andamento sinusoidale rispetto ad una
linea mediana: massimo-minimo, svelto-lento, alto-basso, destra-sinistra, ecc.,
diversamente le cose si allontanerebbero a dismisura dal punto previsto e
finirebbero per auto distruggersi o nel pieno caos; non si capisce perché
l'uomo non debba adeguarsi a tale regola.
La
mobilità dei prezzi determina uno squilibrio generale, essi invece dovrebbero semplicemente oscillare come
un pendolo tra più e meno di non oltre il 2/3%; anzi con la
programmazione, oggi possibile, per le cose prodotte industrialmente, si
potrebbe giungere ad un equilibrio di produzione e relativo prezzo quasi
perfettamente stabile, invece, senza una pianificazione generale della
produzione, il privato non è mai disposto a mantenerla o a ridurla e, col
miraggio d’ingrandirsi, pretende sempre di produrre di più, causando anche
tutti gli squilibri indotti dalla super produzione.
Tra
l’altro, anche la
lievitazione dei prezzi è un sistema ideato per fare
aumentare automaticamente i guadagni dei produttori e dei commercianti a
discapito di coloro che devono acquistare tutto; il valore delle merci pertanto
dovrà essere determinato da apposite Commissioni in base alle spese necessarie
per ottenerle e per portarle al consumatore, dando a tutti un equo guadagno; una
volta stabilito il prezzo, questo dovrà restare sempre fisso, perché la
variazione del prezzo di una merce causa un effetto a catena sui prezzi delle
altre merci determinando il continuo caos generale dei prezzi e delle
retribuzioni.
Si
dovrà porre limiti di produttività e bilancio alle imprese, circa il genere di merce, la quantità di produzione, la
circoscrizione operativa (sestieri, comuni, distretti, province, o più), così
da impedire, di fatto, il crearsi di monopòli in qualunque settore e
livello, restando anche ad altri la possibilità di istituire, in
parallelo, delle
stesse attività sì da generarsi una benefica concorrenza.
Le
licenze di produzione e d’esercizio dovranno, pertanto, contenere tutto; personale impegnato, movimento merce, mezzi
di trasporto, calendario, orario di lavoro, divieto di prestare lavoro
straordinario (solo eccezionalmente), in modo tale che le varie attività non
creino problemi sociali, ma li risolvano.
Nessuno
dovrà esercitare delle attività senza essere autorizzato, vendere o acquistare merce senza certificato
d'origine o a prezzi stracciati; la cosa favorisce i malfattori e crea difficoltà
a produttori e commercianti regolari, pertanto, in tal caso, il venditore va
considerato fuorilegge e l’acquirente favoreggiatore o complice, perciò
ambedue dovranno essere fortemente sanzionati.
Nel
limite del possibile non si dovrà produrre in una zona per vendere in
un’altra,
ma si dovrà favorire, in ogni maniera, l’insediamento e lo sviluppo
industriale laddove la gente già risiede, perché è lì che avviene anche il
consumo e ciò, oltre ad evitare le inutili spese di trasporto, eviterebbe anche
la migrazione umana con tutti i disagi e gli squilibri indotti; semmai
l’insediamento umano e produttivo si dovrebbe favorire, per quanto necessario
e possibile, in luoghi maggiormente idonei e meno densamente popolati, in modo
da evitare tanti altri problemi indotti.
La
merce, inoltre, per andare dal produttore al consumatore, dovrà fare il minimo
dei passaggi di mano; dovrà essere prodotta il più vicino possibile al luogo
ove sarà consumata e dovrà essere lavorata e rifinita in prossimità del posto
di produzione, in modo che trasferendo soltanto il prodotto finito e non anche
le sue scorie, il costo del trasporto (spesa totalmente negativa) vada ad
incidere in minima parte sul prezzo finale.
Onde
favorire, poi, il lavoro laddove risiede la popolazione ed incentivare la
produzione laddove la merce sarà consumata, sui beni che possono essere
prodotti facilmente ovunque, dovrà essere istituita la tassa sulla distanza
tra il luogo di produzione e quello di consumo, tanto da rendere, oltre una
certa distanza, il prezzo di vendita non più remunerativo; tale distanza
chiaramente dovrà permettere comunque una certa concorrenza e variare a seconda
del tipo di merce, ma non è concepibile produrre in un luogo cose che si
possono produrre ovunque e portarle poi a vendere a 100, 1.000 km e oltre di
distanza e giungendo perfino ad incrociare, in tal senso, merci uguali.
Ogni
merce dovrà essere accompagnata dal suo certificato d'origine, contenente tutti i dati di pubblico
interesse; tale certificato dovrà essere depositato dal produttore presso il
competente Ufficio Distrettuale che dovrà convalidarne la veridicità e fare i
periodici e saltuari controlli.
Nelle
società per azioni nessuno dovrà possedere più del dieci per cento delle
azioni e, comunque sia, nel Consiglio d'Amministrazione i voti dei vari soci
dovranno avere tutti lo stesso peso, a prescindere dal valore della/e quota/e di
ciascuno di loro; solo lo Stato potrà possedere capitali senza limiti, perché
esso rappresenta il popolo stesso.
Qualsiasi
attività, tolte quelle proprie dello Stato, potrà e dovrebbe essere svolta,
possibilmente, da tre tipi d’imprenditori: lo Stato, i Privati, e le
Cooperative di addetti, così da favorire una salutare concorrenza tendente a un
equo prezzo e a giuste condizioni generali.
Alcune
attività attualmente proibite,
attorno alle quali proprio perché vietate si istaurano circoli di loschi
traffici che causano danni diretti e indiretti più di quanti ne causerebbero se
fossero ammesse con delle precise condizioni, dovranno essere tollerate e tenute
sotto strettissimi controlli.
La
pubblicità
di qualsiasi tipo e merce dovrà essere vietata e ridotta a semplice e veritiera
informazione non finalizzata affatto al consumismo; essa dovrà essere fatta
tramite apposite riviste informative specializzate vendute a prezzo di costo, e
non per Televisione Cartelloni o altri modi, invece si è giunti perfino a
istituire Scuole di tecnica della seduzione per indurre la gente anche al
consumismo fine a se stesso e deleterio.
La
pubblicazione di statistiche,
a scopo pubblicitario, relative agli orientamenti di qualunque tipo (politici,
costumi, consumi, ecc.), dovrà essere fatta solo dallo Stato, perché i privati
tendono a falsare artificiosamente i risultati per influenzare il popolo a scopi
d’interesse.
Lo
Stato, inoltre, per il bene sociale, dovrà riservare a sé almeno i 2 terzi dei
settori d’informazioni di massa con i quali si potrebbe influenzare, orientare
e manipolare facilmente l’opinione pubblica; ciò non certo per manovrarla, ma
anzi per salvaguardarla da privati senza scrupoli e proprio per questo motivo
l’attività informativa dovrebbe essere preclusa al semplice privato e
permessa solo alle cooperative di maestranze, formate da almeno 12 soci.
L’informazione di Stato,
poi, per la pluralità ideologica, sarà gestita da tre Direzioni diverse e
senza alcuna relazione tra loro e naturalmente anche questo settore soggiacerà
al principio democratico, di mobilità annuale di 1 terzo delle maestranze, come
previsto per tutti gli enti statali e assimilati, per cui l’informazione dello
Stato sarà certamente più libera e veritiera di qualsiasi altra.
La
stessa cosa dovrà essere fatta per qualsiasi altro mezzo
con cui potrebbe essere influenzato, in qualche modo, il pensiero o il
comportamento umano.
Per
l’attribuzione di posti di pubblico impiego, per la progressione di carriera e
per il passaggio da un livello o da un settore all’altro dovranno essere
espletati dei concorsi con relative graduatorie per titoli, esami e meriti e
senza limiti restrittivi per la troppa anzianità.
Le tasse, visto che
tutto il capitale e il reddito proviene dal lavoro, saranno pagate col reddito
del capitale, e dalle persone che guadagnano forti somme; somme che non dovranno
superare i 200 mila € l’anno. Inoltre graveranno sui consumi delle cose
nocive, superflue e sul tenore di vita, escludendo i bassi
ceti e beni di consumo indispensabili.
Disposizione
antitruffa
– Relativamente ai contratti d’acquisto o vendita di capitali mobili o
immobili di considerevole valore (oltre 5 mila euro), se nei sei mesi
successivi al contratto risultasse che il valore della cosa si discosta di
oltre il 10 per cento da quello effettuato, il richiedente il conguaglio avrà
diritto alla refusione dell’intera quota (10% o più); ugualmente sarà fatto
nei tre anni successivi, se il valore si scostasse di oltre il 20%; sia
la stima che il recupero del denaro sarà fatto su richiesta di uno dei
contraenti e la controparte sarà obbligata a rifondere la somma (il tribunale
competente provvederà sia alla stima del valore che all’eventuale recupero
della quota di denaro stabilita).
Il
movimento di una cospicua somma di denaro dovrà essere sempre trasparente e
nessuno dovrà poter accrescere il proprio capitale, in modo abnorme, strano, di
nascosto e senza neanche pagare le tasse.
L’emigrazione,
per motivi di persecuzioni politiche, religiose, culturali e simili dovrà
essere ammessa e facilitata, ma quella delle masse, per bisogni o desideri di
maggior benessere, dovrà essere scoraggiata perché, oltre a creare grossi
problemi nel nuovo paese, lo sradicamento dai luoghi di nascita, per tante
persone, è cosa alquanto nociva sia in senso materiale che morale; in alcuni
causa uno sconvolgimento generale con perdita dei valori, della dignità e
dell’identità, compromettendone anche condotta, serenità e salute.
I
popoli, pertanto, andranno aiutati laddove si trovano apportandovi cultura,
lavoro, sviluppo, medicina e quant’altro, a condizione, però, che gli stessi
aderiscano alle Leggi e convenzioni, relative al rispetto della persona e della
natura, stabilite dall’ONUM; diversamente, invece,
saranno sottoposti a sanzioni generali e sarà anche vietato loro di recarsi nei
paesi dell’Unione per cure e prevenzioni.
Si
vieterà allo straniero di stabilirsi in un sito senza una normale abitazione e
lavoro, e così all’imprenditore di assumere manodopera straniera senza le
dovute credenziali; si scoraggerà anche l’emigrazione impedendo allo
straniero, per i primi 9 anni, la parità col cittadino del paese ospitante,
negandogli la cittadinanza con tutto quanto comporta (licenze, impieghi
pubblici, voto elettorale, mutui ecc.).
L’immigrato,
poi, comunque sia, dovrà integrarsi e adattarsi alle
Leggi e ai costumi del paese ospitante, diversamente, egli anziché essere un
ospite rappresenterebbe un invasore, inoltre, per alcuni tipi di reati sarà previsto,
anche l’espulsione o rimpatrio coatto.
Lo
straniero, infine, per avere la cittadinanza equiparata, con tutto quanto
comporta, oltre ad essere stato domiciliato per 9 anni nello Stato e aver
lavorato e mantenuta una buona condotta, dovrà anche superare un esame
culturale concernente il suo inserimento nello stesso Paese.
Ogni
persona il
cui reddito personale e famigliare non supera un dato reddito annuo, una
volta nella vita, dopo aver compiuti i 25 anni d’età, avrà diritto ad un
considerevole prestito, in percentuale inversamente proporzionale al reddito
proprio e della famiglia di provenienza, ad interesse zero e restituibile in
15/20 anni, per l’acquisto o la costruzione della prima abitazione; la stessa
cosa sarà fatta anche nei confronti di chi, nelle stesse condizioni, intendesse
avviare un’attività imprenditoriale in proprio o in cooperativa.
In
caso di danni subiti per calamità naturali, gli aiuti dovranno essere elargiti pro capite e non pro capitale danneggiato; e
per non più di un’abitazione media e per non oltre una attività commerciale
o imprenditoriale di media grandezza famigliare.
L'elargizione
di danaro pubblico, senza serie condizioni e controlli, comunque, non dovrà mai
essere concessa e nessuna cosa dovrà essere data in modo totalmente gratuito;
semmai agli ultra bisognosi le cose vanno fornite direttamente o tramite buoni
di consumo eludendo, così di fatto, ogni possibilità di rivendita o scambio.
Tutte
le persone aventi un reddito insufficiente a poter condurre una vita decorosa,
avranno diritto a ricevere dallo Stato un “assegno di sostentamento”;
assegno che, da solo, possa dare alla persona la possibilità di vivere
dignitosamente.
In
una società civilmente avanzata dovranno essere gratuite la Giustizia, l’Istruzione e le cure mediche e
assistenziali classificate indispensabili e necessarie, e dovranno essere
assicurati anche lavoro, vitto, vestiario e abitazione; contestualmente, però,
dovrà essere vietata e perseguita, nel Paese, qualsiasi forma di lavoro
irregolare, mendicità e accattonaggio.
Ogni
Comune, Distretto e Provincia dovrà avere Asili, Scuole, Case di cura o riposo
e Ostelli attrezzati,
per provvedere adeguatamente ai bambini, ai giovani, ai malati e agli anziani,
abbandonati o soli, aiutandoli così a condurre una vita decorosa e dignitosa.
I
Comuni dovranno essere preposti a riscuotere alcune tasse e le somme riscosse, tolte le spese di funzionamento
e manutenzione, fatte in economia, dovranno essere poi convogliate allo Stato,
il quale provvederà, oltre che al mantenimento di tutto l’apparato
amministrativo statale centralizzato, ad una equa ridistribuzione delle somme
tra i vari enti territoriali, così da favorire e determinare uno sviluppo
armonico generale in tutto il territorio nazionale nonché ad inviarne una parte
all’ONUM che, a sua volta, farà altrettanto a livello mondiale.
Come si è notato il sistema non ha alcun bisogno dei
raggruppamenti socio politici sindacali e tutte le attività culturali, come
detto, saranno promosse, col volontariato, nell’ambito delle Sezioni le quali
si doteranno anche di pulmini, autobus, televisioni con maxischermi e
quant’altro per vivere una vita collettiva sempre più comunitaria e
piacevole.
Tuttavia per il principio di libertà, sarà consentito
qualsiasi tipo di Associazione privata, purché aperta anche ai non tesserati, i
quali avranno il diritto di poter partecipare, come uditori, anche alle sedute
Consiliari e, previo pagamento di un prezzo equamente maggiorato rispetto agli
iscritti, pure alle varie attività e servizi offerti.
Se
si attuasse la presente formula di governo non vi sarebbero più né guerre, né
diatribe etniche, né atti terroristici, tra Nazioni, Stati, settori o gruppi;
diminuirebbero anche truffe, furti, rapine e sequestri di persone e tanti altri
mali e problemi indotti.
Con
un’amministrazione così aperta, democratica e trasparente, gli Stati
riscuoterebbero piena fiducia e il popolo, coinvolto in modo diretto e tenuto
continuamente al corrente di tutto, si comporterebbe certamente in maniera molto
più onesta, coerente, responsabile e solidale.
Oggi
molte persone vorrebbero comportarsi onestamente, ma, vedendo che quasi tutti
attuano espedienti finalizzati a pagare meno del dovuto e ad ottenere cose non
spettanti, per ridurre i divari rispetto a questi, cercano anche loro di fare lo
stesso; d’altra parte, vorrebbero essere solidali, fare delle offerte, ma,
sapendo che molta parte di esse vengono, poi, fatte sparire, strada facendo, da
lestofanti vari, se ne astengono.
Con
un Governo locale e Mondiale siffatto e con l’attuale sviluppo tecnologico e
delle comunicazioni, oltre che elevare il tenore di vita dei meno abbienti, si
potrebbero realizzare cose straordinarie e strabilianti in ogni campo; invece,
senza l’unione mondiale e un serio piano globale di sviluppo e controllo,
dissipiamo e sperperiamo negativamente le nostre forze perfino in armamenti,
azzuffandoci sempre con maggior ferocia, come dei pazzi, e forse stiamo
pregiudicando lo stesso equilibrio naturale del nostro Pianeta. (Prossimo
nuovo peccato originale?).
Se
si vuole veramente migliorare la qualità della vita e vivere con una certa
serenità, si dovranno infondere i valori fondamentali naturali già codificati
come: onestà, lealtà, impegno, risparmio, coerenza, solidarietà, piaceri
normali e l’importanza di rispettarli; si dovrà, inoltre, favorire un
benessere generale che dia a tutti la possibilità di vivere in modo
adeguatamente dignitoso; diversamente gli affamati e i disperati, non avendo
nulla da perdere, se non umiliazioni e sofferenze, saranno sempre lì pronti a
sbranare chi possiede di più.
La
formula teoricamente funziona perché realizzerebbe un sistema e un tenore di
vita fortemente progredito nel giusto senso (benessere, pace e serenità per
tutti), utilizzando solo parte degli inutili e superflui redditi di pochi
ricchi, a favore di tanti bisognosi e i pochi ricchi ne riceverebbero in cambio
sicurezza e tranquillità; cose che non potrebbero mai comperare a nessun
prezzo.
L’elaborato
intende solo scuotere e sollecitare l’uomo indicando una migliore e più
giusta direzione da intraprendere per sviluppare e risolvere i suoi tanti
problemi sociali, e finché non sarà attuata la formula di governo qui
descritta, o una del tutto simile, i problemi umani non saranno mai risolti, e
sarà probabile grave sventura mondiale.
Il
presente progetto politico-amministrativo difficilmente sarà preso in qualche
considerazione dalle alte Autorità nazionali e mondiali, ma, visto che è nello
spirito della libertà rispettosa, della democrazia vera e della giustizia
solidale, forse potrebbe essere adottato, da qualche piccolo Stato, o anche solo
in parte da qualche Provincia o Regione autonoma le quali potrebbero risolvere
così dei problemi altrimenti irrisolvibili, e chissà che il piccolo seme, così
germogliato, non possa poi diffondersi!
Se
l’uomo non attuerà al più presto
una formula di governo simile a questa prospettata, nel futuro prossimo, si
troverà tra continui disordini e disastri e finirà in una irreparabile
catastrofe globale.
PROPOSTE ATTUATIVE
e suggerimenti
(extra
- aggiunta successiva)
Pensare che
il progetto “Governo Neutro …” illustrato nell’opuscolo, venga
realizzato dall’alto, cioè dagli attuali sistemi politici, anche se diconsi
democratici, credo sia poco probabile, per cui ho pensato anche all’eventualità
di partire dal popolo, lato certo più propenso, tramite una o due semplici
libere organizzazioni sociali, come segue.
1^
- Costituendo a livello di Sezioni, di Comuni o Settori cittadini, sugli ideali
e principi enunciati nel libretto, dei Centri socio Culturali polivalenti
indipendenti che, attuando iniziative di ogni genere per tutte le età, e
tramite convegni e feste interne aperte, perseguano lo scopo di avvicinare e far
conoscere tra loro tutti i rispettivi residenti, così da far nascere e
sviluppare una vera unità sociale solidale.
Tali
Centri dovrebbero essere impostati attivando tutte quelle iniziative relative
alle varie branche culturali e ricreative ritenute più importanti e utili alla
sana formazione psico-fisica, morale e materiale della persona, escludendo
nettamente tutte le attività sportive che mettono in contrasto fisico i
contendenti, e adottando, invece, quelle basate sulla collaborazione,
solidarietà, altruismo (esempio,
palla-volo),
favorendo così la nascita e costituzione di una vera Comunità sociale coesa e
aperta capace di esprimere e presentare alle elezioni di Sezione o Comunali una lista
di candidati veramente indipendenti.
Detti
Centri potrebbero essere nominati “Centro Unitario Culturale - Comune
…… Sezione ……” – motto: “rispetto e altruismo”.
2^
- Costituendo, come sopra, dei Centri socio Contabili indipendenti per
condomini, piccole aziende ed esercenti che non possono permettersi
un’amministrazione propria, i quali, similmente alla 1^, con i mezzi
loro più congeniali, perseguano lo stesso scopo; quello di formare una lista
di candidati indipendenti da presentare alle elezioni di Sezione o Comunali.
Tali
Centri potrebbero essere nominati “Centro Unitario Amministrativo -
.………..…..” – motto: “rispetto e solidarietà”.
Detti Centri, per il principio di conoscenza e
trasparenza, devono essere aperti a tutti con facoltà di partecipare, come
uditori, alle sedute Consiliari e, previo tesseramento, di fruire anche dei
servizi offerti.
Laddove nelle stesse Sezioni, Comuni o Settori
cittadini, esistessero ambedue le Entità, sarebbe auspicabile e opportuno che
esse agissero unitamente, per quanto possibile, ed esprimessero una lista
unitaria di candidati, per le elezioni politico-amministrative, al relativo
organo.
In ambedue gli Enti, i candidati saranno individuati col metodo
illustrato, in questo opuscolo, per eleggere i Delegati di Sezione, ovvero in
modo aperto e concorrenziale per cui le votazioni si svolgeranno come segue:
-liste con elenco di tutti gli aventi i
requisiti;
-votazioni a eliminatoria in tre turni;
-voto – sia pro che contro, tanti quanti
sono i candidati da eleggere o presentare;
-fatta la 1^ votazione, passano
al secondo turno il triplo dei candidati da eleggere o presentare;
-fatta la 2^ votazione passano
al terzo turno il doppio dei candidati da eleggere;
-fatta la 3^ votazione e relativa graduatoria; i
primi (quanti ne occorrono) sceglieranno tra l’incarico nel Direttivo
dell’Ente e la candidatura al Comune o Sezione, i restanti fungeranno da
riserve come sostituti in caso di bisogno.
Dopo
ogni votazione, però, si farà in modo, che in ogni elenco lista di quelli che
passano al livello successivo e, in fine, degli eletti o delegati come
candidati, vi sia sempre almeno un terzo di persone del sesso in minoranza.
Le
Direzioni di ambedue i Centri, poi, dovrebbero essere realizzate e funzionare
secondo la formula e sistema direzionale amministrativo previsto per le Sezioni,
creando così una classe dirigenziale già iniziata a quelle che potrebbero
essere le responsabilità sociali future.
Se
queste Unità indipendenti, nel Paese, riuscissero ad andare al governo in
parecchi Comuni,
si potrebbe creare una situazione tale da facilitare la nascita dal basso del già
descritto “Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo - Vera Democrazia”.
Nello
statuto dei ventilati Centri, tra le altre regole si dovrebbe inserire le
seguenti:
a)
-la Sezione è aperta a tutti come osservatore, purché presentati
da un frequentatore e deposito di un documento d’identità, ma per
fruire dei benefici previsti dai propri servizi necessita essere iscritto come frequentatore
previo piccolo contributo -
b)
-per far parte della Consociazione con tutti i diritti (parola, voto,
elettorato attivo e passivo), necessita essere tesserato come sostenitore,
e tale tessera potrà essere ottenuta solo tramite richiesta scritta e promessa
solenne fatta alla presenza di due testimoni (già sostenitori) che garantiscano
la non faziosità del richiedente, la sua apertura e indipendenza da ogni
ideologia politica o religiosa, e tendenza alla ricerca idealistica e pratica
delle soluzioni migliori ai vari problemi, negli interessi sociali -
c)
–chiarezza e trasparenza in tutte le proprie espressioni raggiungibile
con ogni mezzo (il male si concepisce nella segretezza, nel buio e nel torbido)
-
d)
-giustizia neutrale, equa e logica - laddove è impossibile distinguere
si attuerà il sorteggio (esempio; nelle assemblee per stabilire l’ora
d’intervento verbale per le requisitorie personali) -
e)
-i più forti e potenti non vanno mai favoriti, semmai il contrario -
f)
-i membri dei consigli dopo tre assenze consecutive ritenute
ingiustificate decadranno dall’incarico e saranno surrogati d’ufficio con
chi segue nella rispettiva graduatoria -
g)
-le norme fondamentali e importanti, in ogni caso, vanno stabilite da un
Consiglio il più ampio e qualificato possibile e, in seguito, riconfermate e
aggiornate almeno ogni 5 anni.
Bozza
di profilo per dirigenti e attivisti ritenuti positivi:
a)
età – 40 anni compiuti (anzianità significa conoscenza ed esperienza
pratica di vita) –
b)
situazione finanziaria personale, stabile e tranquilla –
c)
cultura letteraria, medio alta –
d)
facilità di parola e linguaggio appropriato –
e)
coniugato e con figli –
f)
esperienze di lavori e ambienti, più se ne ha meglio è (esse allargano
le vedute) –
g)
condotta pulita, e sentimentalmente seria e onesta –
h)
carattere calmo, rispettoso, coerente, impegnato e sobrio
i)
non faziosità spinte per idee o persone, né aver preso parte a pesanti
azioni dimostrative
j)
non esenti da condanne e pendenze penali o da quelle concernenti
l’inganno e la corruzione, e così esaltati e depressi, non vanno posti tra
gli attivisti ed elettori passivi –
k)
persone con reddito annuale superiore a € 100.000,00 o con capitale
superiore a € 10.000.000,00 non sono indicate come elettori passivi, perché
esse difficilmente possono comprendere la situazione e i bisogni della grande
maggioranza delle persone. –
^ ^ ^
^ ^
^ ^ ^
^ ^
^ ^
I
n d i c e
1
Titolo
2
Espressioni
3
Dedica e Premessa
4
Introduzione
Parte
prima
6
Principi ispiratori del progetto
10 Regole
fondamentali del sistema
11 Carriera
Politica
12 Costituzione
dei vari Organi
Struttura generale del Sistema
13 Numero
approssimativo di persone per organi e livelli
Formazione delle Sezioni Comunali
14
Realizzazione degli Organi Consiliari
15
Numero dei Deputati nei Consigli
dei vari Organi
16 Consultazioni
Elettorali e Democrazia
18 Elezioni
e realizzazione degli Organi Direttivi
21 Basi
elettorali dei vari Organi
Ipotesi di realizzazione graduale del Sistema in 3 anni
22 Funzionamento
Amministrazione ordinaria
31
Disciplina nella Sezione
35 Funzionari
di Stato e loro mansioni
37 Programmazione
generale
Formazione delle Leggi
39 Funzioni
e attributi degli Enti Locali
Le Forze dell’Ordine Pubblico
40 Il
Ministero della Difesa, Ordine e Soccorso
Il Governo mondiale
41 La
Giustizia e la sua Amministrazione
64 Proposte
attuative e suggerimenti
67
Indice
68
Note finali
Note
finali
E’
vietato riprodurre il contenuto del presente libretto, in qualsiasi forma, a
scopo di lucro o brevetto; se ne consente però la divulgazione a scopo
culturale, anche in altre lingue, a condizione che la riproduzione o traduzione
aderisca perfettamente all’originale e ne dichiari la fonte di provenienza.
Roma,
2002.06.27 - E.C. (26.06.03)
Realizzato
in proprio - Fioravanti Bruno Giuseppe -
AI SENSI DEL D.P.R. 445 DEL 28.12.2000 ART. 19/19BIS
DICHIARO CHE LA PRESENTE COPIA/FOTO E’ CONFORME
ALL’ORIGINALE IN MIO POSSESSO.
Stampato il
23.02.2012
- su 68 pagine.