PAGINA d’APERTURA Pubblicazioni 7 Calendario Solare invariabile |
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realmente, poi, se vuole, può copiare o no –
RIFORMA
SCOLASTICA ATTESTATI
INTEGRALI
(mai più esami né concorsi)
Autore
Bruno
Giuseppe Fioravanti |
-Tutti ci lamentiamo per i mali causati
dall’egoismo umano, e tutti abbiamo due potentissimi mezzi per combatterli e
ridurli al minimo; “il compiere i nostri doveri secondo le regole
dell’onestà, del rispetto, della verità e della giustizia, e il
contrastare i malfattori come meglio possiamo”, ma quasi tutti pretendiamo
che siano gli altri a farlo mentre noi facciamo sempre ciò che più ci conviene
o ci soddisfa – e allora !? -
-Come alla fine di ogni viaggio si lascia tutto e ci
restano solo i ricordi piacevoli e/o spiacevoli la cui memoria ci darà gioia o
dispiacere, così al termine della vita lasceremo tutto e porteremo con noi solo
i ricordi di ciò che abbiamo fatto o non fatto di positivo e negativo
in parole, opere e omissioni, e saremo giudicati secondo le
nostre inclinazioni, doti e insegnamenti ricevuti, quindi ci sarà attribuito un
premio, una punizione o una condanna a secondo i meriti e demeriti accumulati.
Considerando, pertanto, che in quel luogo non vi possono essere assolutamente i
nostri trucchi (prescrizioni, sanatorie, condoni e similari) ci conviene
sicuramente agire con rispetto e amore, e come prescritto da religione, leggi e
buone usanze.
Che
ci attende, poi, un’altra vita dopo la morte si deduce anche dal semplice
ragionamento logico, in quanto, se così non fosse, la vita dell’uomo non
avrebbe senso e se essa non avesse dovuto avere alcun senso ci sarebbero state
attribuite solo doti simili a quelle degli animali, né avremmo avuto alcun
profeta e fatto o evento misterioso.
Qualche volta ricordati di queste
cose, specie quando ti senti abbattuto e sfiduciato o troppo sicuro di te.
(L’autore, prima di andare in pensione, ha lavorato
per 47 anni - 41 riconosciuti e pagati 40 -
47 anni con lavori alterni, di cui 35 nello Stato in luoghi e ambienti
diversi, ma ovunque facendo costantemente in pieno il proprio dovere e sempre
nell’interesse dell’utente e del datore di lavoro, pensando che da questi
era pagato per quello, onorandosi di ciò e biasimando apertamente il
comportamento opposto - Inoltre ha sempre cercato e cerca di rendersi utile
anche agli altri come crede e può).
(Regola della gioia - Semina e opera sempre il bene, con amore e
giustizia, e, pur senza vederne i frutti, sarai contento d’averlo fatto).
Pubblicazioni
dello stesso
autore
1)
Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo > Vera Democrazia -
(può nascere solo da: -Sezioni comunali sempre attive -Elezioni
circoscritte a Sezioni e Consigli -Liste con tutti gli aventi diritto -Elezioni
a eliminatoria in tre turni - Voto Pro e/o Contro -Rinnovo annuale di un terzo
di Deputati -Fuori dai Partiti e da ideologie);
2)
Scopriamo-Impariamo La Vera Democrazia
- (formula di vera democrazia neutrale ed equa);
3)
Giustizia -Legge -Magistrati - (ipotesi innovative: attivazione d’ufficio,
gratuità, rapidità, corresponsabilità);
4)
Religioni Unità e Governo Civile - (insegnamento pratico dell’amministrazione
della cosa pubblica e dell’educazione morale e civile);
5)
Scuola e Riforma - Attestati Integrali - (titoli di studio
completi di tutte le materie con voti specifici e cumulativi differenziati -mai
più esami -mai più concorsi);
6)
Il Maxi Errore nel Codice Stradale - (l’attuale codice è costituito con le due
norme fondamentali in contrasto tra loro e ciò determina intasamenti e
favorisce incidenti - molti segnali sono incoerenti);
7)
Calendario Solare Invariabile - (i giorni dell’anno, del mese e della settimana
coincidono sempre, perciò calendari e agende potranno essere perenni);
8)
Sanità e Etica - (diritti del paziente e affini);
9)
Sistema Operativo per Enti e Società - (il solo sistema direzionale gestionale che
può garantire dignità, giustizia e serenità negli ambienti di lavoro e
sociali);
10)
Riflessioni varie - (brevi riflessioni di un anziano in pensione);
11)
Poesie, Strofette e Preghiere;
12)
Il Vero e Puro Amore - (breve storiella sceneggiata).
Puoi trovare il tutto nel sito
web www.uomonuovo.eu
O
P U S C O L O C I
R C O L A R E S
o n o p e r
t u t t i a n c h e
p e r t e Se
vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato/a solo di trattarmi
con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o peggio, ma di passarmi
poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (idealisti, ricercatori di verità e di giustizia),
o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul banco di una importante sala d’aspetto o di una Chiesa),
affinché anche altri abbiano la stessa occasione - Grazie -
M a s s i m a
La serenità e la gioia possiamo trovarle solo dentro noi stessi,
ma dobbiamo cercarle nella semplicità e nell’amore verso tutti e tutto,
e nella giustizia; e pur tendendo a migliorarci e al raggiungimento delle
nostre aspirazioni, dobbiamo saperci contentare di tutto: di come siamo,
di quel che abbiamo e di quel che facciamo, altrimenti
saremo sempre insoddisfatti e inquieti, anche se giovani, belli, liberi,
famosi, con soldi e salute.
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O
P U S C O L O C I R C O
L A R E
S
o n o p e r
t u t t i a n c h e
p e r t e
Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei
pregato/a solo di trattarmi con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o
peggio, ma di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata
alla cosa (idealisti,
cercatori di verità, di giustizia e di logica – ti saranno grati),
o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul tavolo di qualche importante sala d’aspetto),
affinché anche altri abbiano la stessa occasione.
Grazie -
RIFORMA
SCOLASTICA
ATTESTATI
INTEGRALI
(mai più esami né concorsi)
Autore
Bruno
Giuseppe Fioravanti
A tutti
coloro (studenti, genitori, datori di lavoro e utenti) che a causa
dell’attuale sistema scolastico, carente e approssimativo in molti sensi
(corsi di studio, valutazioni e strutturazione dei titoli di studio), sono
rimasti delusi, ingannati o defraudati, dedico questo lavoro con la certezza che
il sistema qui prospettato, se adottato, eliminerebbe la maggior parte dei
problemi ora tanto nebulosi e negativi.
La nostra istruzione scolastica con la sua impostazione e i suoi programmi d’insegnamento appare troppo avulsa dalla realtà sociale, pertanto, al fine di migliorarne la situazione generale e renderla più funzionale e coerente allo scopo cui deve presiedere, si propongono alcuni cambiamenti; essa deve rappresentare il vivaio sociale e la palestra preparatoria alla vita e al lavoro, dove ogni ragazzo dovrebbe trovare tutte quelle opportunità e sollecitazioni, correlate col vivere e con le varie attività sociali, così che ognuno possa farvi tutte le esperienze opportune e necessarie per scoprire le proprie doti e inclinazioni, in modo da saper scegliere per il futuro il settore e l’attività a lui più congeniali.
La Scuola dovrà quindi insegnare
principalmente la formazione professionale, l’educazione materiale e morale e
l’amministrazione pratica della cosa pubblica; questa ovviamente tramite la
gestione diretta dell’Istituto, sotto il patrocinio dei rispettivi organi
superiori.
Infine,
cosa importante e fondamentale, con questo progetto, la valutazione di fine anno
e gli Attestati di studio, conterranno tutte le informazioni necessarie e utili
sia per il prosieguo degli studi che per i datori di lavoro per cui non saranno
più necessari né esami né concorsi; certo all’università gli esami sono
inevitabili, però il potere dei Professori commissari è stato azzerato quasi
completamente.
Pace
e bene –
La Scuola Italiana, per essere aderente ai tempi correnti in ogni senso, ha bisogno di essere riformata sotto molti aspetti e particolarmente nei seguenti settori:
1. preparazione del giovane alla vita e al lavoro;
2. valutazione degli allievi e strutturazione dei titoli di studio;
3. funzionamento generale dell’istituzione.
L’iter dell’istruzione scolastica, oltre il biennio della scuola materna, dovrebbe essere strutturato in 3 livelli e all’interno di ciascuno di essi altrettanti corsi o cicli scolastici come di seguito descritto.
Il 1° Livello, finalizzato alla cultura elementare e generale, sarà strutturato in 3 cicli:
-1° - ciclo quadriennale - per l’istruzione Elementare, obbligatorio ;
-2° - ciclo quadriennale - “ Media, “ ;
-3° - ciclo triennale - per l’istruzione Media Superiore, questo necessario per l’ammissione al 3° livello di studi relativo ai cicli universitari.
Il 2° - Livello, finalizzato all’avviamento al lavoro, sarà strutturato in 3 corsi o cicli e vi si potrà accedere dopo aver ultimato il 2° ciclo quadriennale di base o dopo aver compiuto il 13° anno d’età:
-1° - corso annuale - per l’apprendimento di lavori semplici (obbligatorio per tutti quelli che, negli studi, non andranno oltre);
-2° - ciclo biennale - per la formazione di operai specializzati in lavori di media difficoltà;
-3° - ciclo triennale - per la formazione di operai specializzati in lavori complessi.
(In questo livello potranno essere collocati dei corsi provinciali biennali per la formazione di capi operai o maestri d’arte, cui potranno accedere solo operai specializzati del 2° e 3° ciclo e soltanto dopo almeno cinque anni di esperienza in campo lavorativo e con note di qualifica, ivi compresa la condotta, superiori al 89%; nei detti corsi si dovranno studiare, tra l’altro, anche elementi basilari di sociologia, psicologia).
Il 3° Livello, finalizzato alla formazione di professionisti, ricercatori e docenti, Diplomati e Laureati, sarà strutturato in 3 cicli:
1° - ciclo biennale - per il conseguimento di Diplomi o Lauree brevi;
2° - ciclo quadriennale - per il conseguimento delle Lauree medie;
3° - ciclo biennale post Laurea Media - per conseguire le Lauree
Superiori finalizzate alla ricerca e all’insegnamento universitario.
Nel dettaglio, tutti i giovani sono tenuti a seguire un certo iter scolastico sia pure con limitazioni e/o facilitazioni, ma tutti devono frequentare la scuola fino al termine del 2° ciclo del 1° Livello più almeno un corso del 2° livello e più precisamente come segue:
-gli alunni che al termine del 2° ciclo del 1° livello avranno riportano una votazione generale al di sotto dei 60 centesimi dovranno frequentare almeno un corso annuale di avviamento a uno dei lavori più semplici;
-gli alunni che avranno conseguita una votazione tra i 60 e i 69 centesimi e tutti coloro che lo desiderano potranno iscriversi ai cicli di specializzazione biennale o triennale per arti e mestieri;
-gli alunni che avranno conseguita una votazione superiore ai 69 centesimi potranno iscriversi al 3° ciclo della scuola del 1° livello, ciclo finalizzato al prosieguo degli studi al 3° livello o livello Universitario; anche qui continuerà, comunque, la selezione nel senso che a tutti coloro che annualmente non riporteranno una media superiore a 59 centesimi sarà consigliato di indirizzarsi verso uno degli anzidetti cicli di formazione per operai specializzati.
In fine, al termine del 3° ciclo del 1° Livello, anche per i promossi ci sarà un’ulteriore selezione, in quanto tutti potranno iscriversi al 1°ciclo biennale del 3° Livello per conseguire un Diploma o una Laurea breve, ma per iscriversi al 2° ciclo universitario quadriennale finalizzato al conseguimento delle Lauree medie o comuni si dovrà aver conseguita una votazione superiore ai 69 centesimi; al termine di questo ciclo poi potranno iscriversi al biennio per il conseguimento delle Lauree Superiori solo coloro che avranno conseguita una votazione superiore agli 84 centesimi.
Avanzamento per merito – tutti gli studenti che al termine dei vari corsi o cicli di studio abilitanti al lavoro o alla professione avranno riportato una valutazione superiore agli 89 centesimi avranno la facoltà di poter accedere a corsi superiori loro più confacenti.
Nella scuola dell’obbligo, tra l’altro, dal 3° anno del 1° ciclo a tutto il 2° ciclo elementare, si dovranno insegnare e studiare tutte le materie conosciute (anche se più approfonditamente quelle relative alla vita pratica), in modo che i ragazzi allorquando, compiuto il 13° anno d’età e giunti al punto di dover fare una scelta importante per l’indirizzo futuro, potranno farla con la maggiore consapevolezza possibile.
I corsi o cicli di avviamento al lavoro chiaramente riguarderanno tutti i settori lavorativi e saranno perciò moltissimi, da quelli più semplici, i cui attestati potranno essere conseguiti con corsi teorico-pratici di un anno, a quelli di specializzazioni più complesse per i quali occorreranno 2 o 3 anni.
I corsi di cui sopra, a seconda della complessità, potranno essere svolti nelle aule e nei laboratori scolastici, oppure la teoria nelle aule e la pratica presso ditte esterne convenzionate col Ministero della pubblica istruzione, ma gli studenti dovranno essere sempre seguiti da professori e istruttori scolastici.
Ogni ragazzo potrà frequentare uno o più corsi di avviamento, ma compiuto il 17° anno d’età dovrebbe impegnarsi in un lavoro.
Per tutti i titoli di abilitazione al lavoro o alla professione, nel secondo periodo del corso si dovrà alternare la teoria con la pratica, perché i datori di lavoro, dovendo fin dall’inizio retribuire normalmente i nuovi assunti, hanno anche diritto a fruire sin dal primo mese di lavoro di una produzione adeguata.
I programmi scolastici, dovrebbero essere aggiornati con appropriata frequenza onde renderli aderenti ai tempi; dovranno essere anche conformati, a seconda della complessità di ciascuna materia, agli anni e cicli di studio e i relativi libri di testo dovranno essere strutturati e suddivisi in tante lezioni quante sono quelle che mediamente possono essere svolte entro i 4 quinti dell’anno scolastico.
Valutazione
dello studente
La valutazione dello studente, ora totalmente
inappropriata, dovrà essere reale ed aderente il più possibile all’allievo
rivelandone la vera preparazione e il vero carattere.
Nelle interrogazioni si attribuiranno i voti
in ventesimi e non in decimi, ma negli attestati di fine anno ciascun
insegnante, senza scrutini collegiali, riporterà il proprio voto, determinato
dalla media dei voti attribuiti nell’intero anno scolastico,
in centesimi; voto che poi una commissione di Sezione cumulerà a quello
dell’anno precedente, come si illustrerà di seguito.
Gli scrutini alla vecchia maniera saranno
fatti esclusivamente per redigere la relazione riguardate la condotta e il
carattere dell’allievo, e anche in questo ogni insegnante presenterà il proprio voto e sarà
attribuito il voto risultante dalla loro media.
Ad evitare, poi, possibili ripetute parzialità
annuali o screzi tra professori e allievi, lo stesso docente non dovrà poter
insegnare agli stessi alunni per due anni di seguito.
Gli alunni delle scuole private e parificate invece al termine di ogni anno scolastico dovranno sostenere, con intere Commissioni Statali di Scuole e classi parallele, esami scritti, grafici, pratici e orali su tutte le materie; l’interrogazione dovrà durare circa 20 minuti per materia e il voto da riportare negli attestati sarà formato per il 50% dai voti attribuiti dai Commissari e per il 50% da quelli attribuiti nell’intero anno scolastico dai rispettivi insegnanti.
Nella scuola pubblica non vi dovranno più essere respinti, salvo che tale decisione sia concordata tra insegnanti, genitori, psicologi e ragazzo, perché molti studenti anziché trarre beneficio dalla ripetenza ne restano segnati negativamente per tutta la vita e a volte anche con gravissime conseguenze.
I Consigli di Sezione, che si terranno mensilmente, si occuperanno, come detto, principalmente della condotta e della maturazione culturale e professionale dei ragazzi prospettando loro osservazioni e consigli al fine di aiutarli a realizzarsi nel modo a ciascuno più confacente; essi potranno consigliare o suggerire agli studenti di impegnarsi di più in qualche materia magari anche frequentando corsi di sostegno, ma nessuno dovrà essere più obbligato, se non lo condivide, a ripetere l’anno; sarà poi la vita e il lavoro a fare la naturale e normale differenza tra gli individui, a partire dalla stessa scuola che permetterà, come già prospettato, solo ai più meritevoli e qualificati l’accesso agli studi più elevati.
Coloro
che desiderano ripetere volontariamente una classe potranno farlo solo dietro
nulla osta del relativo Consiglio di Sezione e non potranno ripetere per più di
un anno per ogni ciclo o corso di studio.
Nelle scuole di Stato di 1° e 2° livello non vi dovranno essere più esami di fine anno, cosa alquanto negativa e diseducante, perché dagli esami colui che vale 90 centesimi potrebbe uscirne con 60 e viceversa, inoltre è proprio negli esami che si realizzano più facilmente gli intrighi tesi a falsificare la preparazione e il valore degli individui.
Chiaramente, nel 3° livello (Università), gli esami non potranno essere aboliti, però, saranno esplicati in pubblico e nel modo più neutro e imparziale possibile, come segue:
a) i commissari non dovranno poter conoscere in anticipo i nominativi degli esaminandi, né questi quelli dei commissari;
b) si predisporranno in buste numerate (minimo 50), gruppi di 10 domande ciascuna, di 5 difficoltà diverse - 2 facili, 2 media difficoltà, 2 difficili, 2 medio-facili e 2 medio-difficili - domande desunte da moltissimi quesiti spazianti su tutta la materia;
c) il candidato, che può farsi assistere anche da 2 testimoni, porrà il suo documento d’identità dentro una busta la chiuderà e la consegnerà al Segretario assistente, il quale rilascerà un numero che segnerà anche sulla busta, busta che aprirà, solo dopo aver ricevuto i fogli con i voti assegnati e aver calcolato il voto complessivo, per inserire questo nel registro generale;
d) il candidato estrarrà da un bussolotto un numero, prenderà la corrispondente busta dei quesiti, la aprirà e disporrà di 2/3 minuti per leggere i vari temi (la 1^ volta potrà anche rinunciare), quindi illustrerà a piacere i vari punti e se ritiene, avvertendo i commissari, potrà ritornare su qualcuno per meglio precisarlo (per ogni quesito non sviluppato sarà attribuito zero);
e) la valutazione, agli esami sarà espressa in ventesimi, il voto minimo per essere promossi sarà 12, e negli attestati finali, il voto complessivo, sarà espresso in centesimi;
f) la commissione esaminatrice, formata da tre docenti paritari, assisterà e valuterà, ognuno per conto proprio, ciascun punto che l’esaminando tratterà - i docenti potranno chiedere soltanto: “può spiegarsi meglio?” o “può farmi un esempio?”, un’unica volta per quesito e senza insistere - In fine ciascun docente consegnerà la copia dei voti attribuiti per ciascuna domanda, al Segretario presente, il quale calcolerà il voto medio di ciascun docente e quello medio riportato rendendolo subito pubblico. Se, però, il voto di un docente si discostasse dalla media degli altri per oltre due decimi, questo voto sarà ritenuto nullo;
Strutturazione
dei titoli
di studio
I titoli di studio dovranno essere
ristrutturati in maniera fondamentale; essi dovranno rivelare la vera valenza
dell’allievo sotto 3 punti di vista e precisamente: quello teorico-cultuale;
quello pratico lavorativo e quello caratteriale o di temperamento.
Un attestato con unico voto cumulativo, senza
riportare alcuna materia studiata né altra informazione, non dice assolutamente
nulla in quanto, avendo bisogno di individuare del personale da assumere, per
qualunque indirizzo di impiego, sono sempre indispensabili e necessari concorsi
su concorsi i quali poi non rivelano mai la vera preparazione e valenza del
concorrente, e tanto meno il suo carattere, oltre a prestarsi ai favoritismi.
Pertanto, a colmare tale inaudita lacuna, in qualunque Attestato Finale
annuale, Diploma e Laurea saranno riportate tutte le materie studiate negli
ultimi 2 anni, con i relativi voti conseguiti e questi dovranno essere formati
per il 75% dalla media dei voti riportati nell’anno cui si riferisce e per il
25% dai voti riportati nell’anno precedente, ciò sia per singola materia, sia
come voto complessivo generale, così che la valutazione rispecchi il reale
valore e andamento scolastico dello studente negli ultimi 2 anni; in tal modo
nessun ragazzo, puntando su favoritismi, fortuna, od altro, potrà più esimersi
dallo studiare con la dovuta costanza e serietà.
Dovranno, inoltre, essere riportate nel titolo
di studio il numero delle assenze distintamente fatte negli ultimi 2 anni, così
come i voti di condotta, e questi supportati anche da una breve, ma precisa
relazione in merito al carattere e al comportamento dello studente; relazione
redatta collegialmente anche con la partecipazione degli psicologi scolastici.
Gli
Attestati di studio, strutturati e realizzati in base alla predetta formula
di valutazione dello studente, sono più validi di qualsiasi tipo d’esame o
concorso e contribuisce certamente, sotto ogni aspetto, anche alla positiva
formazione culturale, morale e caratteriale degli allievi.
Con
Lauree, Diplomi e Attestati siffatti vengono soppiantati, quindi, anche i
concorsi, perché gli aspiranti, una volta presentati i documenti richiesti,
avranno solo da controllare l’esattezza del punteggio attribuito. Infatti, i
vari datori di lavoro, con degli Attestati siffatti, potranno capire e
individuare all’istante e con sicurezza matematica, se il richiedente
lavoro o impiego fa al caso proprio o meno.
Organi
di Disciplina
alunni
Una
delle prime e più importanti cose che dovranno essere insegnate nella scuola è
il modo di vivere e di comportarsi.
Ora nell’uomo sembra che l’egoismo e la
sopraffazione siano innati perché essi emergono fin dalla più tenera età,
perciò, fin dai primi anni di vita, si dovrà infondere nei bambini il senso
del rispetto, della giustizia e della solidarietà, e comunque, nella scuola,
certamente fin dal primo giorno. Spesso, invece, è proprio il contrario, in
quanto il bambino che chiede ragione per i soprusi di un compagno, anziché ottenere ascolto e
giustizia, viene quasi ignorato dai responsabili e deriso dai compagni, perciò
egli e gli altri tenderanno a sviluppare tutti quei comportamenti negativi, e
non dignità, onestà, giustizia e solidarietà.
Nelle scuole, onde incentivare il buon comportamento
e avversare quello negativo, si dovrebbe attivare ogni espediente, anche con
segni evidenti (nastri) a distinzione di buoni e cattivi, eliminando così lo
scandalo d’oggi che, in nome dell’insulsa riservatezza e non
discriminazione, tende a non fare alcuna differenza tra buoni e cattivi, tra
bene e male, salvo lamentarsi, poi, degli effetti nefasti generati.
La condotta e la disciplina degli allievi dovranno, quindi, essere seguite e curate scrupolosamente e le eventuali mancanze censite e represse sul nascere, così come dovranno essere attribuiti encomi e premi ai più meritevoli; ciò a freno o a sprone e incentivo al buon comportamento perché il compito principale della scuola dovrà essere quello di formare dei bravi e onesti cittadini .
Gli
organi di disciplina alunni in un Istituto saranno due; 1° il
Consiglio di Sezione – 2° Collegio di Disciplina alunni formato
dall’assemblea di tutti i Consigli di classi parallele.
Il
Consiglio di Sezione sarà formato dalle tre relative componenti - alunni -genitori e
docenti e sarà presieduto da 3 Docenti di Sezione con diritto di voto (alunni e
genitori interessati o imputati, dopo essere stati sentiti, saranno allontanati
dall’assemblea), si terrà la discussione e le penalità che potranno essere
inflitte sono:
a)
richiamo scritto esposto in bacheca;
b)
mostrina del silenzio per 2 giorni;
c)
mostrina del silenzio con divieto di gioco per 3 giorni;
d)
denuncia al Collegio di Disciplina alunni;
e)
denuncia alla Magistratura -
L’assemblea
dei Consigli di classi parallele sarà formata da tutti i membri dei relativi
Consigli, sarà presieduta dai 3 Presidenti con diritto di voto (alunni e
genitori interessati o imputati, dopo essere stati sentiti, saranno allontanati
dall’assemblea), si terrà la discussione e le penalità che potranno essere
inflitte sono:
1.
richiamo scritto esposto nella bacheca alunni;
2.
mostrina del silenzio con divieto di giocare per 6 giorni;
3.
esclusione dall’elettorato passivo e/o attivo;
4.
cambiamento di Sezione;
5.
espulsione dall’Istituto;denuncia alla Magistratura.
Organi
scolastici territoriali
Per un buon funzionamento scolastico gli organi a
livello territoriale dovranno essere strutturati in 5 livelli: -Istituto
-Distretto -Provincia -Regione e Stato, e ogni Organo di livello inferiore sarà
rappresentato nel rispettivo Organo superiore da 12 membri - 3 delegati per
ognuna delle 4 componenti e ogni anno sarà rinnovato 1 membro per componente;
per il resto si farà analogamente a quanto previsto per l’organo di Istituto.
Gli organi superiori al 1° livello saranno formati
da 4 a 8 organi inferiori ciascuno o da 6 a 12, a seconda della maggiore
opportunità sotto diversi punti di vista: logistico, intensità abitativa ed
altri.
Direzione
generale dell’Istituto
La Scuola dovrà assumere anche l’importante funzione di educare i giovani all’amministrazione della cosa pubblica tramite la realizzazione di veri Consigli di Gestione degli stessi Istituti Scolastici i quali dovrebbero interessarsi, col patrocino del Comune e del Distretto scolastico Provinciale, alla gestione di qualsiasi cosa riguardi l’Istituto, anche se con particolare attenzione alle strutture e all’andamento didattico disciplinare degli alunni; tali Consigli dovranno essere composti dai delegati delle 4 categorie (alunni, genitori, docenti e non docenti) con l’eventuale consulenza di membri degli organi patrocinanti, per le strutture, programmi e organici.
Nelle varie Classi parallele ciascuna componente
(alunni, genitori e docenti), eleggerà i 3 propri Delegati al Consiglio
d’Istituto.
La formula di gestione dovrà essere basata sui
seguenti principi fondamentali:
1.
strutturazione e gestione della Direzione e dei vari Settori in modo
veramente democratico, stabile e sempre nuovo;
2.
attribuzione di incarichi di durata triennale sfasati o a scalare;
3.
divisione dei Delegati in 3 gruppi per categoria o componente e ogni anno
ne sarà rinnovata la terza parte di ognuna;
4.
in qualsiasi posto e Settore (Ministero) vi saranno sempre 3 Delegati
alla pari, intercambiabili e di annualità diversa;
5.
la Presidenza sarà ricoperta contestualmente da 3 Presidenti, senza
diritto di voto, alla pari e intercambiabili (2 Docenti e 1 genitore) - ogni
anno ne sarà rinnovato uno e sarà eletto internamente al Consiglio tra i
membri uscenti della rispettiva categoria;
6.
i Direttori amministrativi, sempre 3 con incarico triennale a scalare
nominati dall’organo Provinciale, faranno parte, come consulenti d’ufficio,
del Consiglio d’Istituto senza diritto di voto;
7.
il potere decisionale sarà facoltà esclusiva dell’Assemblea
Consigliare e le decisioni saranno prese a maggioranza di 2/3 dei presenti;
8.
Leggi, ordine e disciplina dovranno essere rispettati da tutti Presidenti
e Amministratori compresi e senza alcun condono.
Organi
di Istituto
Gli organi di gestione d’Istituto dovranno essere
strutturati in 3 gradi, come segue:
1° - Consigli di Sezione;
2° - Consigli di Classi o Sezioni parallele;
3° - Consiglio Generale d’Istituto;
-Organo Giudiziario d’Istituto, a parte.
Più dettagliatamente:
-i Consigli del primo grado saranno annuali e
formati da tutte e 3 le categorie componenti la Sezione al completo
(genitori, alunni e docenti e questi fungeranno anche da Presidenti e
Segretari), provvederanno ad eleggere i rappresentanti dei genitori e degli
alunni (3 per categoria) ai Consigli del 2° livello e si interesseranno
all’andamento generale della Sezione - nella Sezione, inoltre, ci sarà anche
la figura del capoclasse che sarà costituita da 3 studenti alla pari con nomina
trimestrale a scalare e mensilmente ne sarà rinnovato 1 tramite elezione - tale
carica non potrà essere ricoperta dal medesimo studente per più di 1 mandato
nello stesso anno, e ne saranno esclusi i 3 delegati al consiglio di classe;
-i Consigli del secondo grado (classi
parallele) saranno composti da 3 genitori e 3 alunni delegati per Sezione e da
tutti gli insegnanti della rispettiva classe e questi fungeranno, a turno, anche
da Presidenti e Segretari; a inizio d’anno alunni e genitori e docenti di
ciascuna classe (1^ - 2^ - 3^ - 4^) eleggeranno distintamente i propri membri
delegati (3 genitori, 3 alunni e 3 docenti ciascuna) al Consiglio d’Istituto
(in questo Consiglio gli incarichi saranno di durata annuale);
-il Consiglio Generale d’Istituto sarà
invece formato da 3 Delegati per componente (3 genitori, 3 alunni e 3 docenti)
per classi parallele più 3, 6 o 9 non docenti a seconda che questi, in
organico, siano entro il numero di 20, da 21 a 45 o più di 45 + i 3 Presidenti.
I
Direttori Amministrativi vi faranno parte di diritto, come consulenti, senza diritto di voto.
I membri del Consiglio d’Istituto, esclusi gli
alunni, avranno un incarico triennale, ma possono decadere anzi tempo per
perdita di diritto (termine studi, trasferimento od altro) nel qual caso saranno
sostituiti in qualsiasi momento attingendo alle rispettive graduatorie.
Consiglio
Generale di
Istituto
1.
Assemblea dei Consiglieri, la quale oltre ai compiti Consiliari e decisionali
curerà e/o seguirà anche i seguenti Settori operativi o Ministeri:
a-
Economato e bilancio;
b-
Alunni, con particolare riguardo alla disciplina;
c-
Didattica e dotazioni tecniche;
d-
Organico generale e Personale;
e-
Lavori (edificio e attrezzature), a partire dal semplice ordine e pulizia
interna ed esterna dell’Istituto, che dovranno essere curati a turno dagli
stessi alunni, cosa che servirà certo anche ad abituare i giovani a tenere in
ordine luoghi e cose pubbliche e a non danneggiare alcunché;
f-
Collegio degli Ispettori o probiviri che svolgerà funzioni di controllo in
ogni settore autonomamente per molti aspetti e anche su incarico dell’Organo
Giudiziario d’Istituto - col mandato di questo, per eventuali particolari
controlli, potrà avvalersi pure di esperti esterni (max 3 per circostanza) le
cui spese ovviamente saranno fatte in economia;
2.
Collegio Presidenziale sarà formato da 3 membri con incarico
triennale a scalare - svolgerà funzioni esecutive, di presidenza,
rappresentanza e firma - sarà al di sopra delle parti e senza diritto di voto -
sarà composto da 2 docenti e 1 genitore, e potranno accedervi (1 ogni anno)
previo elezione Consigliare tra gli uscenti dal Consiglio d’Istituto;
3.
Collegio Amministrativo d’Istituto, con responsabilità in ogni campo, sarà
formato da 3 membri incaricati dall’ente provinciale (Provveditorato agli
Studi) con incarico triennale a scalare (ogni anno ne sarà rinnovato uno), con
diritto-dovere di partecipazione all’assemblea Consigliare in qualità di
consulenti senza diritto di voto, ma con funzioni esecutive e di firma - firma
che in casi eccezionali, previo relazione scritta, potrebbe essere anche negata
e costituire veto - l’oggetto del contendere sarà quindi subito
trasmesso all’autorità superiore competente per la dovuta soluzione.
(Le
Commissioni di collaudo materiale e lavori varieranno ad ogni operazione e tra i
commissari, l’oggetto o terze persone non dovranno mai esservi conflitti di
interesse neanche indiretto).
La tradizionale figura del Preside
sarà abolita e sostituita dai Collegi Amministrativo e Presidenziale che
lavorano in corresponsabilità.
Qualora
fosse indispensabile prendere una decisione immediata, ciò dovrà essere fatto
congiuntamente dai membri presenti più importanti (almeno 3), i quali se ne
assumeranno le dovute responsabilità.
I membri preposti ai singoli organi e settori,
compresa anche la Presidenza, saranno sempre 3 alla pari e intercambiabili;
ognuno dovrà appartenere a un gruppo annuale e possibilmente a una componente
diversa e si distingueranno, relativamente all’anno, in membro di 1^, 2^ e 3^
classe, con incarichi formali rispettivamente di Coordinatore, Segretario
e Aiuto; ogni anno decadrà il più anziano (coordinatore) e ne subentrerà
uno nuovo (l’aiuto); nei vari Settori operativi, se non fossero rieletti i
rispettivi incaricati dell’anno precedente, potrebbero cambiare anche gli
altri 2 membri restanti.
La Categoria non docente
nel Consiglio d’Istituto, per gli incarichi nei Settori e relative votazioni,
sarà accorpata a quella dei docenti
La componente alunni
nei Consigli avrà un incarico annuale, sarà esclusa da tutti gli incarichi di
Settore e per queste votazioni sarà accorpata alla componente genitori.
L’attività della componente alunni nei Consigli di
Classe e di Istituto sarà con voto limitato e cioè: -fino all’11°
anno d’età non avranno diritto di voto -dal 12° al 14° il loro voto varrà
un terzo -dal 15° al 17° (nelle scuole del 3° ciclo Elementare o del 2°
Livello scolastico) varrà 2 terzi -dal 18° anno, ma solo nel 3° Livello
scolastico (Università), il voto varrà per intero e gli studenti potranno
ricoprire anche cariche nei Settori (esclusi Presidenza e Giudiziario).
La firma sugli atti ufficiali importanti dovrà essere
apposta congiuntamente da 4 membri (2 Presidenti e 2 Amministratori).
Per il principio democratico d’alternanza, i
Delegati con incarico triennale decaduti, esclusi i membri dell’organo
Giudiziario, non potranno essere rieletti prima che siano trascorsi almeno 3
anni dalla loro uscita dall’apparato e quelli con incarico annuale dovranno
saltare un anno.
Si è stabilito di conferire incarichi triennali; di
mettere 3 membri in ogni Organo e Settore con pari poteri e di annualità
diverse; di eleggere e sostituire annualmente 1/3 di tutti i vari incaricati,
perché solo con tale sistema si può assicurare una Direzione democratica,
perenne e sempre nuova, riducendo al minimo anche ogni tipo di rischio, di
errori e di abusi.
Organo
Giudiziario d’Istituto
L’organo
giudiziario d’Istituto sarà formato da 9 membri (3 per componente), questi
saranno eletti similmente e contestualmente al Presidente e ne sarà rinnovato 1
per componente ogni anno - l’organo disporrà come supporto e ausilio degli
ispettori o probiviri e sarà presieduto dai 3 membri più anziani, con diritto
di voto - le penalità che potrà infliggere sono:
1.
ammenda pecuniaria;
2.
esclusione dall’elettorato passivo e/o attivo;
3.
sospensione temporanea dall’incarico;
4.
denuncia al competente organo Disciplinare del Livello Superiore (Comune,
Distretto scolastico Provinciale, ecc.);
5.
denuncia alla Magistratura.-
Per
considerare e giudicare una vertenza, i membri che hanno qualche conflitto
d’interesse con l’oggetto in discussione o di parentela (fino al 4° grado),
con l’eventuale persona in causa, dovranno essere esclusi dall’Organo
giudiziario e sostituiti con membro assolutamente al di fuori di ogni dubbio.
Se
in una vertenza vi fossero implicati membri appartenenti alla Presidenza, al
settore Giudiziario o a quello degli Ispettori, il caso sarà demandato
all’organo Giudiziario del competente livello Superiore (Comune, Distretto
scolastico Provinciale, ecc.).
Elezioni
degli organi
Collegiali
Le elezioni saranno tenute annualmente, per Sezione,
Classi e Categorie (alunni - genitori - docenti - non docenti), senza liste di
candidati prestabilite, ma col semplice elenco di tutti gli aventi diritto
(persone tra i 30 e i 70 anni d’età esenti da penalità interne ed esterne);
tale limite minimo d’età ovviamente non vale per gli alunni, ma questi se
sono fuori corso di un anno saranno esclusi dall’elettorato passivo.
Le votazioni si svolgeranno ad eliminatoria previo
3 turni di votazioni; al 1° turno saranno ammessi, in qualità di
elettori passivi, tutti gli aventi diritto; al 2° turno il triplo del
numero dei membri da eleggere e al 3° turno soltanto il doppio.
Si potranno esprimere un numero di voti, pro
e contro i candidati che si desidera o non si desidera siano eletti, pari
al numero dei membri da eleggere.
Ogni Categoria eleggerà i propri rappresentanti e
gli stessi delegati eleggeranno poi internamente tra loro, di livello in livello
i propri delegati ai Consigli Intermedi, d’Istituto e Superiori, oltre a
tenere votazioni anche per aggiudicarsi i seggi dei Settori operativi - per
queste votazioni (attribuzione dei seggi) le 4 componenti saranno accorpate a 2
a 2 - genitori e alunni / docenti e non docenti - anche
le elezioni interne tra i vari delegati saranno tenute ad eliminatoria e in 3
turni.
Le votazioni per eleggere i Delegati dei vari livelli
si svolgeranno come segue (si considera principalmente quelle degli alunni e dei
genitori):
-a inizio dell’anno scolastico, nella 2^ settimana
di scuola si terranno le elezioni di Sezione per eleggere 3 alunni e 3 genitori
come delegati ai Consigli di Classi parallele;
-nella 4^ settimana i rappresentanti delle Classi
parallele eleggeranno tra loro, per componente, i delegati di Classe al
Consiglio di Istituto (nello stesso periodo saranno svolte anche le elezioni
relative alle componenti docenti e non docenti);
-nella 6^ settimana si terranno 2 elezioni tra i
delegati eletti al Consiglio d’Istituto: una a componenti singole per
eleggere i delegati al livello superiore (Distretto) e una a componenti
accorpate, come anzi detto, per formare le rispettive graduatorie in base
alle quali si aggiudicheranno i seggi dei vari Settori nel Consiglio
d’Istituto.
Il voto elettorale potrà essere espresso esclusivamente
di persona (in Consiglio il voto, avrà pari valore per tutti (genitori,
docenti e non d.), indipendentemente dal numero dei figli che uno ha nella
stessa Scuola, Classe o Sezione).
I membri che per essere eletti desiderano farsi
propaganda, potranno farlo in un apposito opuscolo scolastico, tramite un
trafiletto di poche righe contenente le proprie dichiarazioni d’intenti e
l’eventuale curriculum, e previo 3 minuti di tempo per presentarsi alla
rispettiva assemblea; per parlare, l’ordine d’intervento tra i richiedenti
sarà stabilito con estrazione a sorte.
Per attivare questa formula
dirigenziale, nel 1° anno relativamente al Consiglio d’Istituto, ogni
componente dovrà eleggere tanti Delegati quanti ne occorrono per il proprio
apparato, come da progetto illustrato, e calcolando da subito anche
l’attivazione degli organi dei livelli superiori, dovranno eleggere anche i
delegati necessari per l’Organo Superiore (membri 3 più 1 o 2 per
componente), onde costituirvi la propria rappresentanza e dare a quello la
possibilità di fare altrettanto (al termine del 1° anno poi i delegati in
eccedenza decadranno); negli anni successivi, invece, ogni categoria o
componente eleggerà solo 1 terzo dei propri delegati per surrogare quelli che
decadono.
Nel Consiglio di Istituto
si effettueranno 2 turni annuali di elezioni, per aggiudicare i vari
seggi e Deleghe:
-il 1° a fine anno per eleggere tra gli uscenti i 4
delegati al Consiglio dell’Organo superiore (1 genitore, 1 alunno, 1 docente e
1 non docente) e 1 Presidente e 3 membri del Collegio Giudiziario (1 genitore -
1 docente e 1 non docente), per il proprio organico – e tra i restanti, a
componenti accorpate come previsto, per attribuire i seggi dei 6 Coordinatori e
dei 6 Segretari, nei 6 Settori;
-il 2° a inizio d’anno (e così sempre) in seno a
ciascuna delle 2 componenti accorpate, come previsto, per fare le rispettive
graduatorie dei nuovi delegati in base alle quali si aggiudicheranno i 6
posti di Aiuto (1 per settore) e si farà in modo che in ogni settore vi
siano sempre rappresentate ambedue le componenti.
Più
precisamente una volta espletato l’insediamento iniziale:
- alla fine del 1° anno, dato che i 3 gruppi
annuali di ciascuna componente non sono ancora distinti, si terranno votazioni
interne al Consiglio con 2 graduatorie (1 per componenti accorpate per
aggiudicare i seggi dei 6 Coordinatori e dei 6 Segretari dei Settori e 1 per
componenti separate, in base a cui si aggiudicheranno i 4 seggi all’Organo
superiore e i 4 seggi (1 Presidente e 3 Giudici) nel proprio Istituto a
sostituzione dei 4 uscenti, gli altri decadono;
-
nelle votazioni di fine 2° anno si farà una consultazione per
componente con 3 graduatorie per componente ( 1 accorpata relativa agli ultimi
arrivati per la scelta dei 6 seggi di Segretario di Settore e relativamente agli
anziani ancora indefiniti per anno, 1 accorpata per aggiudicarsi i 6 seggi di
Coordinatore di settore e 1 libera per componente, in base alla quale avranno da
scegliere le 4 Deleghe all’Organo superiore e i 4 seggi (1 Presidente e 3
Giudici) nel proprio Istituto e gli altri decadono;
-nelle elezioni di fine 3° anno e successivi, invece, essendo i 3 gruppi annuali di ciascuna componente esattamente distinti, si faranno 6 graduatorie: 2 per componenti accorpate in base alle quali il 1° gruppo sceglie i posti di Segretario, il 2° gruppo quelli di Coordinatore, per ciascun Settore, e 4 per componenti \separate in base alle quali gli uscenti si aggiudicheranno le 4 Deleghe all’Organo superiore e per i 4 seggi interni (1 Presidente e di 3 Giudici), gli altri decadono.
Assemblee
Consiliari
Le
assemblee ordinarie del Consiglio Direttivo dovranno essere tenute mensilmente per
esaminare l’andamento generale, i bisogni dell’istituzione e prendere le
opportune decisioni in merito.
Le riunioni ordinarie dei Consigli potrebbero essere
stabilite una volta per tutte nello stesso Statuto fissando, come predetto,
anche parte dell’ordine del giorno; -data delle Elezioni e relativa propaganda
-insediamento dei nuovi membri delegati -programmazione attività generale e
bilancio preventivo -approvazione del bilancio consuntivo e attività svolte e
quant’altro.
La programmazione generale dovrà essere discussa e stabilita dall’assemblea plenaria dei delegati, nella prima e seconda seduta, tenute appena insediati i nuovi membri, salvo successive integrazioni.
L'ordine del giorno dovrà essere stabilito dall’assemblea Consiliare, entro ogni seduta, per quella successiva.
Gli
argomenti da trattare all’o.d.g. possono essere proposti da qualsiasi Delegato
il quale avrà 5 minuti di tempo per dichiararne le ragioni, poi saranno
sottoposti a votazione e se riportassero il consenso di minimo il 10% dei
presenti, dovranno essere posti all’o.d.g. del successivo Consiglio che dovrà
essere tenuto non oltre i seguenti 40 giorni.
Nelle riunioni Consiliari, gli argomenti posti in discussione dovranno essere illustrati con pochi minuti (max 12) dal presentatore; poi potranno intervenire nella discussione, per un max di 3 minuti a testa, 3 portavoce delegati per ogni eventuale gruppo di pensiero (favorevoli - altre soluzioni - proteste o contrari al problema), quindi le risoluzioni, per un sondaggio orientativo, saranno messe ai voti in modo riservato e sarà reso noto solo il risultato.
Le votazioni vere e proprie, invece, saranno fatte 2 o 3 giorni dopo la discussione e senza ulteriore dibattito; ciò per consentire una riflessione con relativa decisione il più ponderata possibile e nel caso in cui il risultato stentasse a raggiungere la maggioranza prevista, la votazione potrebbe essere ripetuta fino a tre volte.
Le risoluzioni degli argomenti posti in discussione, per essere approvate, dovranno avere la maggioranza dei quattro quinti dei voti utili e le decisioni saranno elaborate o rese esecutive 8 giorni dopo l’approvazione, salvo ricorsi.
Solo in casi eccezionali, qualora fosse indispensabile
pervenire a una decisione e non si riuscisse a raggiungere il quorum dei quattro
quinti, la maggioranza potrebbe essere abbassata fino ai due terzi (mai al di
sotto) e la seduta con relative votazioni potrebbe essere protratta ad oltranza,
fino al raggiungimento del quorum.
In
qualsiasi votazione i voti validi a stabilire la percentuale saranno solo quelli
favorevoli, contrari e di protesta, escludendo i voti
errati e gli astenuti.
Nei Consigli la votazione dovrà avvenire in modo riservato, o elettronicamente o tramite l'urna con dei cartoncini intestati al consigliere con i voti di favorevole, contrario, astenuto e protesta; sarà registrato come ha votato ciascun Consigliere e a chiusura di seduta la votazione sarà resa pubblica.
Avverso le delibere potrà essere presentato ricorso entro sette giorni dalla pubblicazione all'albo; però esso dovrà essere firmato almeno dal 51% dei Delegati o degli iscritti; in tal caso, il problema dovrà essere demandato all’organo Superiore il quale dovrà discuterlo entro i successivi 50 giorni e la sua risoluzione sarà poi inoppugnabile.
Alle riunioni Consiliari per essere valide dovranno
presenziare almeno l’80% dei Delegati; eventuali assenze dovranno essere
giustificate e dopo 2 assenze ingiustificate o ritenute tali dal Consiglio,
l’interessato sarà dichiarato decaduto e sostituito automaticamente
attingendo alla rispettiva graduatoria.
Per la dovuta trasparenza tutti i componenti
dell’Istituto avranno diritto a visionare i registri e ad assistere alla
assemblee consiliari, ma in queste senza diritto di parola.
I membri delegati, relativamente al sesso, non
dovranno mai differenziarsi per oltre un terzo, salvo indisponibilità di altri.
Incompatibilità tra cariche:
nessun Consigliere incaricato presso organi o settori potrà ricoprire altri
incarichi, mentre i Delegati senza seggio potranno assumere incarichi temporanei
non fondamentali escludendo quelli di Probiviri, Presidenti e Ispettori.
Osservazioni
e note
La frequenza scolastica del bambino dovrà essere anticipata di un anno (al 5° anno) e dovrà essere preceduta da 2 anni di scuola materna con orario scolastico progressivamente allungato come da seguente prospetto:
-nel 1° anno delle scuole elementari 4 giornaliere;
-nel 2° idem 5 “ ;
-dal 3° “ l’orario di permanenza nell’istituzione scolastica dovrà essere di 6 ore e aumentare poi gradualmente fino a giungere alle 7-8 ore e oltre (tempo pieno), ma in tale arco di tempo si svolgeranno oltre alle consuete lezioni, la consumazione di un pasto, lo svago con gioco e ginnastica per almeno 90 minuti e altrettanti di studio, così che il ragazzo possa condurvi, sempre assistito dagli insegnanti, una vita normale e piena d’interessi, e tornare a casa senza alcun pensiero per impegni di studio.
Fin dal 1° anno della scuola elementare nelle classi dovranno esserci più insegnanti con rappresentanza di ambedue i sessi e sentiti pediatri e psicologi, forse si potrebbe iniziare anche da qui lo studio della 1^ lingua straniera internazionale (che dovrà essere stabilita dall’ONU) e di una 2^ Lingua Straniera scelta tra quelle più diffuse.
Nella scuola di base il numero di alunni per Sezione, per potersi avere un buon controllo e profitto, dovrebbe oscillare tra i 14 e i 21.
Le scuole, per chi lo desidera, dovranno restare aperte e funzionanti tutto l’anno, dalle ore 07,30 alle 19,30 ivi compresi i mesi estivi e giorni festivi anche se, didatticamente parlando, dovranno funzionare per 6 giorni settimanali su sette e per circa 10 mesi su 12. Durante i periodi di ferie vi si cureranno le attività parascolastiche e di supporto con la presenza di almeno i 3 quarti degli addetti, mentre l’anno scolastico, inteso come lezioni didattiche normali, inizierà in tutte le scuole dello Stato il 1° settembre e terminerà il 30 giugno.
Le istituzioni scolastiche dovranno funzionare in parte anche come collegi e convitti, perciò con la mensa e tutto il resto, e nell’ambito delle stesse dovranno trovarvi alloggio da 3/5 custodi-bidelli, da 3/5 assistenti-infermieri, i 3 Amministratori, più tutti i ragazzi abbandonati, figli di n.n. e di famiglie disastrate, oltre agli studenti che per ragioni di distanza tra casa e Scuola non possono andare avanti e indietro giornalmente.
In ogni grosso centro abitato e nelle province si dovranno istituire scuole particolarmente attrezzate per i vari tipi di svantaggiati e disabili, i quali non troverebbero alcun giovamento nel frequentare le scuole comuni o normali.
Si dovrebbero istituire anche scuole per i più dotati (media generale superiore all’89%), tenendo presente anche il problema di singoli elementi con doti eccezionali in discipline particolari; casi che dovrebbero essere considerati e risolti singolarmente con parere concordato tra insegnanti, genitori, psicologi e ragazzo.
(Per i principi di democrazia e autodeterminazione, agli studenti la cui famiglia non raggiunge un certo reddito mensile (circa € 2.000), potrebbe essere accordata anche la facoltà di iscriversi a Istituti non statali e assegnare loro una certa somma da devolvere all’Istituto, convenzionato con lo Stato, scelto e frequentato dal ragazzo; ciò potrebbe innescare anche una sana concorrenza che, se contenuta, non guasta certo).
I giovani avviati al lavoro, se dopo aver fatto uno o più corsi di avviamento non riuscissero a trovare un posto di lavoro, compiuto il 18° anno d’età, potranno ricevere dallo Stato il 50% del sussidio di disoccupazione, a condizione che si tengano a disposizione di tutti gli enti pubblici, per 4 ore al giorno e per 5 giorni settimanali, per lavori utili e facili o frequentino altri corsi d’arte e mestieri; chiaramente essi saranno tenuti a mantenere anche una buona condotta e se qualcuno facesse opera di boicottaggio per evitare di lavorare, oltre ad essere da subito privato del sussidio sarà anche perseguito legalmente.
L’impegno allo studio e al buon comportamento dovrà essere sempre incentivato in diversi modi (encomi, attestati, medaglie e premi vari), inoltre tutti gli studenti che avranno terminato il 3° corso scolastico di base con buon profitto e compiuto il 17° anno d’età, con famiglia a basso reddito (circa 2.000 € al mense), avranno diritto ad una borsa di studio mensile corrispondente al 50% del sussidio di disoccupazione e a tutte quelle agevolazioni atte a dar loro la possibilità di proseguire e portare a termine gli studi.
Nelle scuole ogni insegnante dovrà poter disporre di un’aula debitamente attrezzata per la propria materia, così che la stessa possa essere insegnata al meglio.
Il laureato per poter svolgere la professione di insegnante, in qualsiasi ordine e livello di scuola, oltre ad essere in possesso del relativo titolo (Laurea breve per l’elementare – Laurea Media per la scuola Media e media Superiore – Laurea Superiore per l’Università), dovrà anche integrarlo con ulteriori esami in pedagogia, psicologia, sociologia; inoltre, dovrà aver compiuto 40 anni d’età, dovrà essere psichicamente e sessualmente normale e tra docente e discente dovrà intercorrere una differenza d’età di almeno 30 anni.
Relativamente alla libertà d’insegnamento, essa dovrà riguardare solo il modo di comunicare e non anche i contenuti perché questi dovranno sviluppare i programmi stabiliti dallo Stato e tutti i docenti dovranno mettere in buona luce i valori su cui, per la Nazione, si basa il buon viver sociale (ordine, verità, disciplina, rispetto, giustizia, solidarietà, onestà, impegno, coerenza, democrazia, opposizione al male, testimonianza e normalità), o almeno dovranno parlare e comportarsi nel modo più normale e neutrale possibile per non influenzare in negativo gli allievi; diversamente essi saranno destituiti dall’insegnamento.
Relativamente alla continuità didattica, cosa ovviamente comoda, per i docenti, ma negativa per la formazione culturale e psicologica dei discenti, si dovrà progettare e stabilire la rotazione degli insegnanti tra le varie sezioni e classi della stessa Scuola e ogni 3 anni essi dovrebbero cambiare anche Istituto, così da uniformarsi anche l’istruzione scolastica tra gli studenti dello stesso indirizzo di studio in tutte le sezioni e classi dei vari Istituti, dei Distretti e nell’intera Nazione.
Si dovrà anche introdurre in ogni settore il principio di alternanza o mobilità, per cui i posti di lavoro e le cattedre dovranno essere organizzati in modo che in ognuno di essi vi siano impegnate 3 persone paritarie e intercambiabili con nomina triennale rispetto alla sede e ogni anno uno di essi sarà sostituito e non dovrà poter tornare nello stesso posto prima che siano trascorsi almeno 15 anni. Tutto ciò tende ad arricchire e a moralizzare sia la persona che l’ambiente di lavoro e a rendere innocui o meno deleteri i lavoratori negativi, mentre favorisce l’opera degli insegnanti positivi che avrebbero così modo di contattare molti allievi ed elevarne la personalità.
Al termine di ogni anno alunni e non
compileranno una scheda di valutazione per ciascun docente e non; tali schede
saranno poi considerate da una Commissione parallela all’Organo giudiziario la
quale assegnerà Valutazioni diversificate per i vari aspetti (condotta,
preparazione, impegno, risultati ottenuti) e queste saranno determinanti ai fini
della professione e di gratificazioni.
Gli operatori scolastici, similmente a tutti gli altri lavoratori e impiegati dello Stato ed equiparati, dovranno essere impegnati internamente all’istituzione per otto ore effettive al giorno più 30 minuti di pausa pranzo e per 5 giorni settimanali, salvo coloro che, per giusta causa, hanno diritto a lavorare per metà orario (casalinghe/i, anziani, svantaggiati, studenti ed equiparati) e nessuno dovrà poter svolgere altro lavoro retribuito in nessuna forma.
Tutto il personale scolastico, similmente agli altri impiegati, dovrà fruire annualmente di 5 settimane o 25 giorni lavorativi (30 chi lavora 6 giorni settimanali) di ferie così ripartite:
-3 settimane (15 o 18 giorni) tra il 20 giugno e 10 settembre;
-1 settimana (5 o 6 giorni) tra il 20 Dicembre e il 10 Marzo;
-1 “ (5 o 6 giorni) nell’arco dell’anno, per motivi familiari.
La presente impostazione scolastica, oltre ad essere più coerente e adeguata ai tempi attuali, per impegno e funzionalità, porterà i giovani ad una maturazione sociale, lavorativa e professionale anche con alcuni anni di anticipo, cosa affatto trascurabile che torna certamente a vantaggio sia loro che della stessa società.
^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^
I n d i c e
1 Titolo e nota
2 Dedica Premessa
3 Istituzione scolastica Strutturazione corsi d’istruzione
5 Valutazione dello studente
6 Respinti
7 Esami
8 Strutturazione dei Titoli di studio
9 Organi di Disciplina alunni
10 Organi scolastici territoriali Direzione generale dell’Istituto
11 Organi di Istituto
12 Consiglio generale di Istituto
14 Organo giudiziario d’Istituto
15 Elezioni Organi Collegiali
18 Assemblee Consiliari
20 Osservazioni e note
24 Indice e Note finali
Note
finali
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la divulgazione a scopo culturale, anche in altre lingue, a condizione che la
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il
02.11.2011
– su 24 pagine.