PAGINA d’APERTURA Pubblicazioni 7 Calendario Solare invariabile |
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realmente, poi, se vuole, può copiare o no –
SISTEMA OPERATIVO
PER ENTI E SOCIETÀ
(se si vuole davvero giustizia, serenità e stabilità)
Autore Bruno Giuseppe Fioravanti
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-Tutti ci lamentiamo per i mali causati
dall’egoismo umano, e tutti abbiamo due potentissimi mezzi per combatterli e
ridurli al minimo; “il compiere i nostri doveri secondo le regole
dell’onestà, del rispetto, della verità e della giustizia, e il
contrastare i malfattori come meglio possiamo”, ma quasi tutti pretendiamo
che siano gli altri a farlo mentre noi facciamo sempre ciò che più ci conviene
o ci soddisfa – e allora !? -
-Come alla fine di ogni viaggio si lascia tutto e ci
restano solo i ricordi piacevoli e/o spiacevoli la cui memoria ci darà gioia o
dispiacere, così al termine della vita lasceremo tutto e porteremo con noi solo
i ricordi di ciò che abbiamo fatto o non fatto di positivo e negativo
in parole, opere e omissioni, e saremo giudicati secondo le
nostre inclinazioni, doti e insegnamenti ricevuti, quindi ci sarà attribuito un
premio, una punizione o una condanna a secondo i meriti e demeriti accumulati.
Considerando, pertanto, che in quel luogo non vi possono essere assolutamente i
nostri trucchi (prescrizioni, sanatorie, condoni e similari) ci conviene
sicuramente agire con rispetto e amore, e come prescritto da religione, leggi e
buone usanze.
Che
ci attende, poi, un’altra vita dopo la morte si deduce anche dal semplice
ragionamento logico, in quanto, se così non fosse, la vita dell’uomo non
avrebbe senso e se essa non avesse dovuto avere alcun senso ci sarebbero state
attribuite solo doti simili a quelle degli animali, né avremmo avuto alcun
profeta e fatto o evento misterioso.
Qualche volta ricordati di queste
cose, specie quando ti senti abbattuto e sfiduciato o troppo sicuro di te.
(L’autore, prima di andare in pensione, ha lavorato
per 47 anni - 41 riconosciuti e pagati 40 -
47 anni con lavori alterni, di cui 35 nello Stato in luoghi e ambienti
diversi, ma ovunque facendo costantemente in pieno il proprio dovere e sempre
nell’interesse dell’utente e del datore di lavoro, pensando che da questi
era pagato per quello, onorandosi di ciò e biasimando apertamente il
comportamento opposto - Inoltre ha sempre cercato e cerca di rendersi utile
anche agli altri come crede e può).
Pubblicazioni
dello stesso
autore
1) Governo Neutro Perenne Sempre Nuovo > Vera Democrazia - (può nascere solo da: -Sezioni comunali sempre attive -Elezioni circoscritte a Sezioni e Consigli -Liste con tutti gli aventi diritto -Elezioni a eliminatoria in tre turni - Voto Pro e/o Contro -Rinnovo annuale di un terzo di Deputati -Fuori dai Partiti e da ideologie);
2) Scopriamo-Impariamo La Vera Democrazia - (formula di vera democrazia neutrale ed equa);
3)
Giustizia -Legge -Magistrati - (ipotesi innovative: attivazione d’ufficio,
gratuità, rapidità, corresponsabilità);
4)
Religioni Unità e Governo Civile - (insegnamento pratico dell’amministrazione
della cosa pubblica e dell’educazione morale e civile);
5)
Scuola e Riforma - Attestati Integrali - (titoli di studio
completi di tutte le materie con voti specifici e cumulativi differenziati -mai
più esami -mai più concorsi);
6)
Il Maxi Errore nel Codice Stradale - (l’attuale codice è costituito con le due
norme fondamentali in contrasto tra loro e ciò determina intasamenti e
favorisce incidenti - molti segnali sono incoerenti);
7)
Calendario Solare Invariabile - (i giorni dell’anno, del mese e della settimana
coincidono sempre, perciò calendari e agende potranno essere perenni);
8)
Sanità e Etica - (diritti del paziente e affini);
9)
Sistema Operativo per Enti e Società - (il solo sistema direzionale gestionale che
può garantire dignità, giustizia e serenità negli ambienti di lavoro e
sociali);
10)
Riflessioni varie - (brevi riflessioni di un anziano in pensione);
11)
Poesie, Strofette e Preghiere;
12)
Il Vero e Puro Amore - (breve storiella sceneggiata).
Puoi trovare il tutto nel sito web www.uomonuovo.eu
L I B R E T T O C I R C O L A R E
S o n o p e r t u t t i a n c h e p e r t e
Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei pregato solo di trattarmi con cura e di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata alla cosa (ricercatori di verità e di giustizia), o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul banco di una importante sala d’aspetto o di una Chiesa), affinché anche altri abbiano la stessa occasione - Grazie -
M a s s i m a
La serenità e la gioia possiamo trovarle solo dentro noi stessi, ma dobbiamo cercarle nella semplicità e nell’amore verso tutti e tutto e nella giustizia, e pur tendendo a migliorarci e al raggiungimento delle nostre aspirazioni, dobbiamo saperci contentare di tutto: di come siamo, di quel che abbiamo e di quel che facciamo, altrimenti saremo sempre insoddisfatti e inquieti.
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Si
suggerisce di visionare direttamente su scarica-stampa libretto/copertina,
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vede subito com’è realmente, poi, se vuole, può copiare o no –
O
P U S C O L O C I R C O
L A R E
S
o n o p e r
t u t t i a n c h e
p e r t e
Se vuoi puoi prendermi, leggermi e copiarmi; sei
pregato/a solo di trattarmi con cura e di non seppellirmi in uno scaffale o
peggio, ma di passarmi poi, al più presto, a persona che ritieni interessata
alla cosa (idealisti,
cercatori di verità, di giustizia e di logica – ti saranno grati),
o di lasciarmi in luogo idoneo e appropriato (sul tavolo di qualche importante sala d’aspetto),
affinché anche altri abbiano la stessa occasione.
Grazie -
SISTEMA
OPERATIVO
PER
ENTI E
SOCIETÀ
(se
si vuole davvero giustizia, serenità e stabilità)
Autore
Bruno Giuseppe Fioravanti
A
tutti coloro, operai, impiegati e maestranze di qualsiasi sorta e livello che, a
causa dell’attuale sistema strutturale organizzativo (carente in molti sensi e
favorente sempre a chi sta o è arrivato più in alto, a chi è raccomandato, a
chi è più sfacciato o prepotente, ecc.), sono rimasti defraudati, ingannati,
delusi, od altro, dedico questo lavoro con la certezza che il sistema qui
prospettato, se adottato, eliminerebbe la gran parte degli attuali problemi
negativi, tanto nebulosi, fastidiosi e opprimenti.
Pace
e bene –
(Regola della gioia - Semina e opera sempre il bene, con amore e
giustizia, e, pur senza vederne i frutti, sarai contento d’averlo fatto).
Considerato
che i sistemi Dirigenziali dei vari Enti, Società e Associazioni sono tutti
accentratori, nessuno escluso, e che il potere detenuto ed esercitato da
un’unica persona o da un gruppo ristretto consente una gestione troppo
autoritaria e poco consona alle regole, ai desideri e alle aspettative delle
rispettive basi (soci e lavoratori) e visto, inoltre, che moltissime persone
(forse l‘80/90%), vorrebbero riformare i sistemi Direzionali in modo
democratico, ma nessuno poi avanza ipotesi reali; con questo semplice progetto
si prospetta e propone, una nuova e straordinaria formula amministrativa e
gestionale radicalmente rinnovata con cui è possibile realizzare delle
Direzioni, sia piccole che grandi, sia ad unico livello che a più livelli, in
maniera davvero democratica, perenne e sempre nuova.
La
formula tende a difendere diritti, giustizia e dignità sociale e personale per
cui è basata su principi di democrazia neutra (rispetto, onestà, impegno e
disciplina), senza i quali non si potrà ottenere mai nulla di socialmente
buono, ma sarà sempre un alternarsi di Direzioni con intendi poco conformi e
stabili, il tutto determinato non dai meriti, ma dalla potenza intrigante di
singole persone o di piccoli gruppi.
Principi
fondamentali per Enti, Società e Associazioni
Tutte
le organizzazioni, società o attività dovranno iniziare la loro vita con una
precisa programmazione operativa e/o produzione annuale da attuare e
stabilizzare; operatività cui dovranno tener fede e attenersi scrupolosamente e
non diversificare, sospendere, aumentare o diminuire a piacimento e liberamente
senza i permessi degli organi sociali pertinenti (Comune, Provincia, ecc.), in
quanto un cambiamento rispetto a quanto programmato preventivamente, per la
società o comunità circostante, potrebbe costituire più disguidi e negatività
che vantaggi.
I principi enunciati nell’introduzione per dare e
determinare dei buoni risultati dovranno essere sviluppati e attuati nel modo
seguente:
1)
Consiglio Direttivo e tutti i comparti gestionali dovranno essere
strutturati in modo veramente democratico perpetuo e sempre nuovo;
2)
qualsiasi posto e seggio, ivi compresa la Presidenza, dovrà essere
sempre ricoperto contestualmente da 3 membri alla pari;
3)
gli incarichi o le deleghe dovranno essere di durata triennali;
4)
i Delegati dovranno essere divisi in 3 gruppi a scalare e ogni anno dovrà
essere rinnovato il gruppo che è stato in carica 3 anni;
5)
le elezioni dovranno essere tenute annualmente, senza liste predisposte,
ma con tutti gli aventi diritto e ad eliminatoria;
6)
il potere decisionale dovrà essere prerogativa esclusiva
dell’assemblea Consigliare.
Strutturazione
degli Organi
Dirigenziali
L’organo Direttivo di un Ente o di una Società
dovrà essere strutturato nel modo seguente:
1)
Consiglio Direttivo – potrà essere composto da 12-18-24 membri (anche meno o più, ma in
numero sempre divisibile per 3) - curerà anche i seguenti Settori operativi:
a)
economato (spese e bilancio) -
b)
comitato ispettori o revisori -
c)
altri 2 o più Settori operativi (tanti quanti ne occorrono) -
2)
Collegio Presidenziale - formato da 3 membri - sarà al di sopra delle
parti e svolgerà funzioni di presidenza, esecutive, rappresentanza e firma - nelle
società ad unico livello avranno diritto di voto in quelle a più livelli no,
ma in compenso, in queste, a fine mandato potranno concorrere nuovamente come
candidati delegati al livello superiore;
3)
Collegio Disciplinare dei Probiviri - formato da 3 membri (9 negli Enti numerosi
o a più livelli), sarà al di sopra e al di fuori di ogni Organo e Settore e
svolgerà compiti pacificatori e giudiziari;
4)
Organo Giudiziario dell’Ente (illustrato a parte).
Il Comitato ispettori o revisori
svolgerà funzioni di controllo in ogni settore riferendo tutto al
Collegio Disciplinare il quale, se lo ritenesse necessario avrà facoltà anche
di avvalersi di qualche consulente esterno (max 3 per operazione), anche senza
preventiva autorizzazione del Collegio Presidenziale e dell’Economato, i quali
dovranno poi riconoscerne la spesa; spesa che
ovviamente dovrà essere stata sostenuta in economia.
Per problemi di importanza vitale per la Società,
si riuniranno in assemblea plenaria tutti i Delegati dei vari Settori
(unitamente agli organi dei rispettivi livelli Superiori e Generale se ve ne
fossero), e tutti con diritto di voto decideranno congiuntamente.
I membri preposti ai singoli organi e settori,
compreso anche la Presidenza, saranno sempre 3 alla pari e intercambiabili;
ognuno dovrà appartenere a un gruppo annuale diverso e si distingueranno,
relativamente all’anno, in membro di 1^, 2^ e 3^ classe, con incarichi formali
rispettivamente di Coordinatore, Segretario e Aiuto e ogni
anno decadrà il coordinatore e subentrerà l’Aiuto e nei vari Settori
operativi, se non fossero rieletti i rispettivi incaricati dell’anno
precedente (segretario e aiuto), potrebbero cambiare anche gli altri 2 membri.
I Consiglieri dovranno essere più di quanti ne necessitano
rispetto all’organico dei vari Settori, così da poter sopperire anche ad
altre necessità (supplenze, studio e ricerca, collaudi e quant’altro).
All’organo Presidenziale e a quello Disciplinare
potranno accedere solo i membri uscenti dal Consiglio Direttivo, salvo il 1°
anno (alla formazione).
Il potere decisionale
sarà esclusiva facoltà del Consiglio Direttivo e le decisioni saranno prese a
maggioranza almeno dei tre quarti dei voti utili (eccezionalmente con quella
del 55%).
Qualora
fosse indispensabile prendere una decisione immediata, ciò dovrà essere fatto
congiuntamente dai membri presenti più importanti (almeno 3), i quali se ne
assumeranno le dovute responsabilità.
La firma sugli atti ufficiali che comportano impegno di
denaro dovrà essere apposta congiuntamente da 4 membri (2 Presidenti e 2
Economi); per gli altri atti saranno sufficienti quelle di 2 Presidenti.
Incompatibilità tra cariche:
nessun membro potrà ricoprire più di un incarico stabile e neanche 2 di quelli
temporanei se fossero in conflitto di interesse tra loro.
I membri delegati, relativamente al sesso, non
dovranno mai differenziarsi per oltre un terzo, salvo indisponibilità di altri.
Per principio d’alternanza democratica, i Delegati
decaduti, esclusi i Probiviri, non potranno essere rieletti prima che
siano trascorsi almeno 3 anni dalla loro uscita dai Consigli.
L’ordine e la disciplina dovrà essere rispettato
sempre da tutti, compreso i Presidenti.
Si è stabilito di conferire incarichi triennali; di
mettere 3 membri in ogni Organo e Settore con pari poteri e di annualità
diverse; di eleggere e sostituire annualmente 1/3 di Delegati, perché solo tale
sistema può assicurare una Direzione democratica, perenne e sempre nuova,
riducendo al minimo anche ogni tipo di rischio, di errori e di abusi.
Elezione
di Consigli
e Comitati
Le elezioni saranno svolte senza liste di candidati,
ma col semplice elenco nominativo di tutti i soci aventi diritto tra i 40 e i 75
anni d’età esenti da penalità interne ed esterne (con almeno 3 anni
d’anzianità nell’Ente o Società e vi abbiano svolta una normale attività,
nell’ultimo triennio).
Le consultazioni elettorali saranno fatte ad
eliminatoria, previo 3 turni di votazioni; al 1° turno saranno ammessi, in
qualità di elettori passivi, tutti gli aventi diritto, come anzidetto; al 2°
turno il triplo del numero dei membri da eleggere e al 3° turno
soltanto il doppio.
Si potrà esprimere un numero di voti, pro e
contro, verso i candidati, che si desidera o non si desidera siano
eletti, pari al numero dei membri da eleggere.
I Soci eleggeranno solo i Delegati al proprio
Consiglio e i Delegati terranno, poi, votazioni interne al Consiglio per
aggiudicare i seggi dei vari Settori e le deleghe all’eventuale organo
superiore.
Il voto elettorale potrà essere espresso esclusivamente
di persona e il voto in Consiglio avrà pari valore per tutti i Soci
anche nelle società per azione, indipendentemente da quante ne possiedono.
I Soci che per essere eletti desiderano farsi
propaganda, potranno farlo tramite apposito opuscolo sociale, inserendovi poche
righe contenenti i propri intendi con eventuale curriculum, e previo 3 minuti di
tempo per presentarsi all’assemblea generale dei soci; per parlare, l’ordine
d’intervento, tra i richiedenti, sarà stabilito con estrazione a sorte e
similmente potranno fare i Delegati in seno ai Consigli.
Per attivare questa formula
dirigenziale, supposto che si debba realizzare un organo Dirigenziale con 4
Settori operativi (12 membri), più 6 Consiglieri liberi, più 3 Presidenti e 3
Probiviri, i Soci, nel 1° anno, dovranno eleggere 24 Delegati i quali
parimenti poi, al loro interno, terranno votazioni per formare una graduatoria
in base alla quale si aggiudicheranno i vari seggi, tra quelli disponibili; se
ci fosse il livello superiore dovranno eleggerne almeno 4 di più per costituire
in quel Consiglio la propria rappresentanza e dargli la possibilità di fare
altrettanto.
Negli anni successivi, invece, i Soci eleggeranno
solo 6 membri come Delegati al Direttivo e nel Consiglio si effettueranno 2
turni di votazioni, per aggiudicare i seggi; il 1° a fine anno gestionale e
il 2° all’inizio.
Più
precisamente una volta espletato l’insediamento iniziale:
- alla fine del 1° anno, dato che i 3 gruppi
annuali non sono ancora distinti, si terranno votazioni generali interne al
Consiglio con unica graduatoria, in base alla quale si aggiudicheranno 8 seggi
(1 Coord. e 1 Segret. per 4 Settori), più 1 Presidente e 1 Probiviro, a
sostituzione dei 2 uscenti, e gli ultimi 4 consiglieri decadono (se invece ci
fosse l’organo del livello superiore, 1 membro accederà a quello e 3
decadono);
- a inizio del 2° anno e successivi, si
effettuerà votazione interna comune a tutti i membri del Consiglio per fare la
graduatoria dei nuovi delegati in base alla quale si aggiudicheranno i 4
posti di Aiuto;
-
nelle votazioni di fine 2° anno si farà una comune consultazioni con 2
graduatorie per la scelta delle cariche; una relativa al 1° gruppo, che potrà
scegliersi i 4 seggi di Segretario di Settore e una relativa agli anziani,
ancora indefiniti come gruppo, in base alla quale avranno da scegliere i 4 seggi
di Coordinatore di settore, 1 Presidente e 1 Probiviro e gli ultimi 4
consiglieri decadono (o come anzidetto);
-
nelle elezioni di fine 3° anno e successivi, invece, essendo i 3 gruppi
esattamente distinti, si farà una graduatoria per ciascun gruppo, in base alle
quali il 1° gruppo sceglie i posti di Segretario, il 2° quelli di
Coordinatore, per ciascun Settore e del 3° gruppo, 1 resta come Presidente, 1
come Probiviro e 4 decadono.
Il presente sistema gestionale potrebbe essere
attivato anche per gradi, in tre anni, eleggendo e immettendo nel Consiglio 8
Delegati per primi 3 anni e successivamente solo 6; degli attuali membri
Delegati, ne dovrebbero decadere, 1/3 nel 1° anno, la metà nel 2° e i
restanti nel 3° anno.
Nel
caso che l’Ente o la Società a livello territoriale avesse più nuclei in
luoghi diversi si attuerà l’amministrazione a piramide a gradoni per organi e
livelli (comunale, provinciale, ecc.) e ciascun organo inferiore si rappresenterà
in quello superiore con almeno 3 delegati (9 sarebbero meglio); il resto sarà
fatto similmente a quanto già descritto per l’organo di base.
Assemblee
Le assemblee ordinarie
del Consiglio Direttivo dovranno essere tenute mensilmente.
Le riunioni ordinarie dei Consigli potrebbero essere
stabilite una volta per tutte nello stesso Statuto sociale fissando anche parte
dell’ordine del giorno come: data delle Elezioni e relativa propaganda
-insediamento dei nuovi membri delegati -programmazione, attività generale e
bilancio preventivo -approvazione del bilancio consuntivo e attività svolte,
ecc.-
La
programmazione generale dovrà essere discussa e stabilita dall’assemblea
plenaria dei delegati, nella prima e seconda seduta, tenute appena insediati i
nuovi membri, salvo successive integrazioni.
L'ordine
del giorno dovrà essere stabilito dall’assemblea Consiliare, al termine di
ogni seduta, per quella successiva.
Gli
argomenti da trattare all’o.d.g. potranno essere proposti da qualsiasi
Delegato il quale avrà 5 minuti di tempo per dichiararne le ragioni, poi i temi
saranno posti a votazione e se riportassero il consenso del dieci per cento dei
presenti o più, essi dovranno essere messi all’o.d.g. del successivo
Consiglio che dovrà essere tenuto entro e non oltre i successivi 40 giorni.
Nelle
riunioni Consiliari, gli argomenti posti in discussione dovranno essere
illustrati con pochi minuti (max 12) dal presentatore; poi potranno intervenire
nella discussione, per un max di 3 minuti a testa, 3 portavoce delegati per ogni
eventuale gruppo di pensiero (favorevoli - altre soluzioni - proteste o contrari
al problema), cui potrà ribattere il presentatore per un max di 7 minuti,
quindi le risoluzioni saranno messe ai voti, in modo riservato per un sondaggio
orientativo e sarà reso noto solo il risultato.
Le
votazioni vere e proprie, invece, saranno fatte 2 o 3 giorni dopo la discussione
e senza ulteriore dibattito; ciò per consentire una riflessione con relativa
decisione il più ponderata possibile e nel caso in cui il risultato stentasse a
raggiungere la maggioranza prevista, la votazione potrebbe essere ripetuta fino
a tre volte.
Solo in casi eccezionali, qualora fosse indispensabile
pervenire a una decisione e non si riuscisse a raggiungere il quorum di tre
quarti, la maggioranza potrebbe essere abbassata a due terzi e fino al 55% (mai
al di sotto) e la seduta con relative votazioni potrebbe essere protratta ad
oltranza, fino al raggiungimento del quorum.
In
qualsiasi votazione i voti validi a stabilire la percentuale saranno solo quelli
favorevoli, contrari e di protesta, escludendo i voti
errati e astenuti.
Nei
Consigli la votazione dovrà avvenire in modo riservato, o elettronicamente o
tramite l'urna con dei cartoncini intestati al consigliere con i voti di
favorevole, contrario, astenuto e protesta; sarà registrato come ha votato
ciascun Consigliere e a chiusura di seduta la votazione sarà resa pubblica.
Avverso
le delibere potrà essere presentato ricorso entro sette giorni dalla loro
pubblicazione all'albo, però esso dovrà essere firmato almeno dal 51% dei
Delegati o degli iscritti; in tal caso se esiste il livello sociale superiore la
controversia sarà demandata a quell’organo il quale sarà tenuto a risolverla
entro 50 giorni, altrimenti il problema sarà ridiscusso entro i successivi 30
giorni dallo stesso organo emittente e la nuova risoluzione sarà inoppugnabile.
Le
risoluzioni degli argomenti posti in discussione, per essere approvate, dovranno
avere la maggioranza dei tre quarti dei voti utili (eccezionalmente del 55%) e
le decisioni saranno elaborate o rese esecutive 8 giorni dopo l’approvazione,
salvo ricorsi.
Per la dovuta trasparenza tutti i soci avranno
diritto a visionare i registri e ad assistere alla assemblee consiliari, ma in
queste senza diritto di parola.
Alle riunioni Consiliari per essere valide dovranno
essere presenti almeno il 80% dei Consiglieri; eventuali assenze dovranno essere
giustificate e dopo 2 assenze ingiustificate o ritenute tali dal Consiglio,
l’interessato potrà esssere dichiarato decaduto e sostituito automaticamente
attingendo alla rispettiva graduatoria.
Organi
Disciplinari
Gi enti in oggetto, oltre al Comitato dei revisori di
cui si è gia parlato, avranno due organi di Disciplina; il Collegio
Disciplinare e il Consiglio Giudiziario Sociale.
Il Collegio Disciplinare o dei probiviri,
formato come già descritto, potrà infliggere le seguenti penalità di cui si
dovrà tenere regolare registrazione:
1)
richiamo scritto;
2)
sanzione pecuniaria (fino a 500 €);
3)
denuncia al Consiglio Giudiziario sociale;
4)
denuncia alla Magistratura ordinaria.
L’Organo Giudiziario Sociale sarà formato da:
1)
Collegio dei Presidenti, quali presidenti moderatori;
2)
Collegio Disciplinare, con funzioni di accusa e difesa;
3)
Collegio dei Revisori con funzioni di testimonianza.
Il giudizio finale sarà espresso unitamente da tutte
e tre le componenti e le penalità che potranno essere inflitte sono:
a.
esclusione perenne dagli incarichi e dall’elettorato passivo;
b.
sanzione pecuniaria (fino a 1.000 €);
c.
(nel caso di Enti multi-livelli; denuncia all’Organo Giudiziario del
livello Superiore);
d.
espulsione
dall’ente;
e.
denuncia
alla Magistratura.
Per considerare e
giudicare una vertenza, i membri che hanno qualche conflitto d’interesse con
l’oggetto in discussione o di parentela (fino al 4° grado), con la persona in
causa, dovranno essere esclusi dall’Organo Giudiziario e sostituiti attingendo
alle rispettive graduatorie.
Se l’accusato fosse
tra i Revisori, i Presidenti o il Collegio Giudiziario, la vertenza sarà
demandata all’Organo Giudiziario del livello Superiore (se esiste), altrimenti
si nominerà dei Commissari supplenti tali che lo stesso Organo Giudiziario
sociale possa essere pienamente e totalmente indipendente e credibile.
Note
varie
I
vari lavoratori,
pretendono giustamente tutti i diritti, ma poi molti eludono i propri
doveri, pertanto onde cercare di risolvere al meglio tale gravissimo malcostume
si adotteranno nei confronti di tutto il personale, dirigenti compresi, i
seguenti provvedimenti:
1-
tutti i dipendenti dovrebbero essere impegnati nel posto di lavoro per
otto ore effettive al giorno, più 45 minuti di pausa pranzo, e per 5 giorni
settimanali, ad eccezione degli autorizzati a fare metà orario per motivi
particolari (studenti, casalinghe/i, ecc.), mentre le varie attività saranno
pienamente funzionanti per 6 giorni su sette e quelle relative a lavori continui
sempre, ma solo col personale indispensabile e necessario;
2-
divieto assoluto per tutti di fare un secondo lavoro o dello
straordinario in qualunque forma, cosa che sarà strettamente controllata e gli
eventuali trasgressori duramente sanzionati (al di fuori del proprio lavoro
normale si potrà svolgere solo del volontariato senza alcun tipo di compenso);
3-
si adotterà la compilazione del diario orario di lavoro personale
ove ognuno annoterà ora per ora il lavoro svolto;
4-
la differenza di stipendio
tra lavoratori della stessa categoria e livello (differenza che normalmente non
dovrà mai superare la quarta parte dello stipendio base, compresi i 3 scatti
iniziali - 1 ogni anno del 3%, pari al 9%) non dovrà dipendere dall’anzianità
di servizio, ma solo dalle indennità dovute alle condizioni di lavoro,
all’impegno profuso, ai risultati conseguiti;
5-
ogni anno si attuerà, a turno, l’avvicendamento di un terzo delle
maestranze, dirigenti compresi, non permettendo loro di tornare nel medesimo
posto prima che siano trascorsi almeno 15 anni da che l’hanno lasciato;
ovviamente, affinché attività, maestranze e utenti non abbiano a soffrirne,
tutti i dipendenti dovranno saper svolgere almeno tre mansioni diverse,
nell’ambito dello stesso settore - l’avvicendamento di un lavoratore su tre,
ogni anno, dato l’incrociarsi delle diverse esperienze, arricchisce
professionalmente sia la persona che gli ambienti di lavoro e determina maggiore
rispetto e circospezione tra lavoratori stessi, cosa che rende anche molto meno
probabili situazioni ambientali (rapporti e intese) negative - situazioni di
predominanze oppressive che spesso sono facilitate o determinate dalla lunga
conoscenza e permanenza nella stessa sede e posto di lavoro.
In
ogni settore operativo deve agire un gruppo di lavoro (9 membri), il
quale dovrà essere composto da tre unità autonome e ogni unità dovrà
essere formata da 3 membri appartenenti a 3 livelli diversi (1° un assistente,
2° un aiuto e 3° un maestro responsabile) e in ogni livello vi si permarrà 3
anni (assistente in 1^, 2^ e 3^ - aiuto in 1^, 2^ e 3^ - maestro in 1^, 2^ e
3^). Nel corso operativo ogni membro, in caso necessità, dovrà poter essere
sostituito all’istante da un pari grado.
Il
gruppo dovrà essere in grado di sopperire alle necessità ordinarie e
straordinarie degli utenti del settore; se non bastasse, saranno formate
similmente altre unità operative o altro gruppo di lavoro.
In ogni
gruppo ogni anno cambieranno 3 membri; entra un nuovo assistente, l’assistente
più anziano passa aiuto, l’aiuto più anziano passa maestro il maestro più
anziano (professore capo gruppo), va altrove come responsabile di unità in 1^,
ma senza decurtazione di stipendio; chiaramente detta ascesa potrà avvenire soprattutto
per merito.
Assenze
e Funzionalità
Onde
far sì che negli ambienti lavorativi non si generino difficoltà di
funzionamento a causa delle normali assenze del personale, e considerato che
giornalmente si registra circa il 15/20 % di assenze degli addetti, il quadro
lavorativo dovrà essere strutturato all’incirca come da seguente esempio:
-per
ogni 10 posti di lavoro dovranno esservi 12 addetti (2 di più);
-si
formeranno 10 veri posti di lavoro fissi con le rispettive mansioni da svolgere
e 2 posti virtuali con tutte le mansioni esistenti nell’ambiente lavorativo;
-dei
2 posti virtuali, uno sarà detto “sostituto praticante” e ricoperto da
personale poco esperto, e uno “sostituto giornaliero”, e ricoperto da
elementi esperti in ogni campo;
-il
sostituto praticante andrà a sostituire gli assenti per lungo periodo, da 1 a 5
settimane, sì da fare esperienze in vari settori (per periodi più lunghi sarà
sostituito da altro sostituto praticante temporaneo) - ciò per un anno, dopo
sarà sostituito da altro praticante;
-il
sostituto giornaliero andrà a sostituire gli assenti giornalieri o fino ad un
massimo di 5 giorni, e per un mese, dopo sarà sostituito da altro sostituto
esperto -
In
tal modo i lavoratori, diventeranno tutti intercambiabili e più o meno esperti
in tutte le funzioni, e l’assenza di pochi elementi non pregiudicherà affatto
il funzionamento della struttura stessa. I lavoratori, inoltre, si sentiranno più
importanti, più realizzati, non si annoieranno certo e si svilupperà, tra
loro, anche uno spirito di collaborazione e d’amicizia, anziché
d’antagonismo, e ciò renderà la vita negli ambienti di lavoro molto più
piacevole, con vantaggi anche per la produzione o il servizio che sia.
F
e r i e
Le varie attività, per
tantissimi aspetti sociali, non dovrebbero mai chiudere completamente per
ferie, ma dovrebbero funzionare al minimo con la presenza dei 2 terzi degli
addetti e il personale dovrà fruire annualmente, come tutti i lavoratori, di 5
settimane di ferie o 25 giorni lavorativi (30 per chi lavora 6 giorni la
settimana) così ripartite:
-3
settimane tra il 1° maggio e il 30 ottobre;
-1
settimana tra il 1° Dicembre e il 30 Marzo;
-1 “
(5 o 6 giorni sfusi) nell’arco dell’anno, per motivi vari.
Tutti
i lavoratori sono tenuti ad aver fruito tutti i giorni di ferie entro la fine di
Marzo dell’anno nuovo; le ferie non fruite non potranno essere né recuperate
né compensate in alcun modo, ma anzi saranno sanzionati sia i lavoratori che i
datori di lavoro per non aver ottemperato a tale disposizione.
Potrebbe, inoltre,
essere opportuno adottare anche il semestre sabbatico di ferie ogni 5 anni di
lavoro continuativo e posticipare l’età pensionabile di 5 anni, così che la
persona possa fruire di un certo tempo libero, da dedicare a cose personali
importanti, quand’ancora è in piena forza e salute e soprattutto vivo.
Tutti
i lavoratori dovranno poter fruire di due giorni settimanali liberi; uno quello
festivo per lo spirito ed uno settimanale, flessibile, per le proprie necessità
personali e parentali.
Quanto espresso in merito all’orario di servizio, al diario delle ferie, al divieto di svolgere un secondo lavoro, allo straordinario e alla mobilità, oltre a suscitare maggiore dedizione, interesse e responsabilità verso il lavoro di cui si è titolare, cose importantissime e fondamentali, tende anche a far emergere posti di lavoro per i disoccupati.
Regola
base del
lavoratore
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La regola base del
lavoratore deve essere che, contestualmente alla fruizione e godimento dei
propri diritti (rispetto fisico e morale, retribuzione, assicurazioni e
previdenze varie), egli adempia costantemente, con diligenza, onestà, impegno e
coerenza, i propri doveri, nel miglior modo e nel più breve tempo possibile,
nel giusto interesse dell’utente e del datore di lavoro,
pensando che da questi due è pagato per quello.
Necessita, tuttavia,
precisare che spesso il lavoratore lamenta l’esiguità della retribuzione in
rapporto al prodotto, senza tener presente altri settori e che il buon andamento
sociale (servizi comuni di cui gode lui, famigliari non impegnati in lavori
produttivi ed altri), dipende dalla serietà con cui egli adempie il suo lavoro.
Va sottolineato, quindi, che dato un giusto prezzo al
prodotto uscito dalle mani del lavoratore, rapportato al tempo impiegato e ai
vari parametri, se quel lavoratore produrrà di più il prezzo del prodotto potrà
diminuire, se produrrà di meno il prezzo dovrà aumentare.
Nessun lavoratore,
pertanto, può e dovrà fare il rapporto produzione retribuzione, ciò spetta
solo allo Stato e al datore di lavoro, egli deve impegnarsi al meglio nel
proprio lavoro e, al caso, potrà solo lamentare le difficoltà delle
prestazioni e l’inadeguatezza della retribuzione per condurre una vita
dignitosa come la maggior parte delle persone.
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1 Titolo
e nota
2 Dedica
3 Introduzione
4 Principi
fondamentali per Enti, Società e Associazioni
Strutturazione degli organi dirigenziali
6 Elezione
di Consigli e Comitati
8 Assemblee
10 Organi Disciplinari
11 Note varie
12 Gruppi di Lavoro
13 Assenze e Funzionalità
14 Ferie
15 Regola base del lavoratore
16 Indice e Note finali
Note finali
E’ vietato riprodurre il contenuto del presente
libretto, in qualsiasi forma, a scopo di lucro o brevetto; se ne consente però
la divulgazione a scopo culturale, anche in altre lingue, a condizione che la
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Roma, 15.02.04 - E. C.
Realizzato in proprio - Fioravanti Bruno Giuseppe -
AI SENSI DEL D.P.R. 445 DEL
28.12.2000 ART. 19/19BIS
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ALL’ORIGINALE IN MIO POSSESSO.
Stampato
il
02.05.2012
– su 16 pagine.